Tagliare il traguardo di una competizione e vedersi mettere le manette ai polsi invece che una medaglia al collo, oppure essere battuti da un gatto: è accaduto anche questo in una gara di motociclismo. Per la precisione al termine di un’edizione di una delle corse motociclistiche più famose, affascinanti e soprattutto impegnative (in alcune edizioni semplicemente massacrante) la “Valli Bergamasche”, due parole diventate leggenda per moltissimi appassionati di moto in tutto il mondo. Protagonisti un pilota che per poterla disputare (e probabilmente avere qualche chance in più di vincerla) non aveva esitato a “prendere in prestito, dimenticando di chiedere il permesso” una moto più “performante” della sua, con il risultato di trovare ad attenderlo, al traguardo i carabinieri. e un rivale superstiziosissimo che sul percorso non era riuscito a evitare d’investire un gatto nero e che, poche curve dopo, per la prima volta nella sua lunga carriera, si era ritrovato la moto che non voleva più saperne di rimettersi in moto, con l’impianto elettrico misteriosamente bruciato. Due degli episodi più curiosi sulla Valli Bergamasche svelati dal nuovo sito (clicca qui per leggere) dedicato a questa corsa appena messo on line per raccontarne il passato, ma anche il futuro. Già perché un gruppo si super appassionati, fra responsabili e soci della Scuderia Norelli di Bergamo, hanno deciso di far rivivere la leggenda della corsa (ideata nel secondo dopoguerra e diventata nel giro di pochi anni un appuntamento sportivo di carattere internazionale, con centinaia di iscritti provenienti da diversi Paesi e decine di migliaia di spettatori lungo i percorsi di gara e le prove speciali, facendo di Bergamo la capitale mondiale del fuoristrada) attraverso la “Valli Bergamasche Revival Internazionale 2022″, competizione “aperta” a piloti (in molti casi protagonisti di edizioni passate) provenienti da tutto il mondo che abbiano un’età compresa fra i 40 e i 75 anni. E che, ovviamente, abbiano ancora intatta la passione, oltre alla forma fisica, per cimentarsi su sentieri e mulattiere della provincia di Bergamo dove in passato decine di migliaia di spettatori si sono dati appuntamento, fin dalle prime luci dell’alba, per assicurarsi lo “spettacolo in prima fila”. Una montagna di persone attesa anche il 18 e 19 giugno quando il rumore di moto che hanno fatto sognare intere generazioni (dalle Ancillotti alle Aprilia, per proseguire con Gilera, Guzzi, Hercules, Jawa, Ktm, Maico, Mi-Val, Morini, Mz, Puch, Swm, Sachs, Zündapp) tornerà a suonare partendo da Città Alta, straordinario borgo medievale che non ospiterà solo l’evento sportivo ma anche appuntamenti “di contorno” importantissimi: come una grande mostra delle due ruote che hanno fatto la storia dell’enduro; o come un grande convegno ideato per far viaggiare sempre più il turismo nelle valli bergamasche in sella alle moto, con particolare attenzione al settore dell’agriturismo. Tema che verrà “servito” al tavolo del convegno insieme a quelli della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale facendo della “due giorni della Valli Bergamasche” un appuntamento imperdibile non solo per i piloti al via (con un numero massimo previsto di 360 e con 120 prenotazioni che sono già piovute nei primi giorni di apertura delle iscrizioni, da tutta Italia e da tutta Europa, a conferma del fascino irresistibile della corsa), ma anche per migliaia di persone incuriosite di scoprire quale, importantissimo, ruolo le due ruote potranno ricoprire in futuro per il rilancio del turismo in particolar modo sulle montagne, ma anche per la tutela del territorio delle valli, con proprio i motociclisti pronti, per esempio, a controllare e, quindim tutelare aree difficilmente raggiungibili con altri mezzi. Migliaia di persone alle quali gli organizzatori della Scuderia Norelli, primi fra tutti Massimo Sironi ed Enzo Paris, i due “piloti ufficiali” alla guida della macchina organizzativa, hanno deciso dare appuntamento per il 18 e 19 giugno. Facendo partire, nel frattempo, anche il nuovo sito (sul quale si trovano il regolamento della corsa e il modulo d’scrizione da compilare e inviare prima c he venga tagliato il traguardo del “tutto esaurito”….) per realizzare il quale è stata chiamata a dare mano forte perfino una “pilotessa”: Agnese Rossato, ragazzina terribile che in pista non ha nessun problema a correre sul filo dei 250 chilometri orari e che ha dimostrato di sapere il fatto suo anche “in sella” ai comandi del computer per realizzare il sito che ogni appassionato di motociclismo potrà contribuire ad arricchire inviando propri materiali (testi e foto o video) all’indirizzo e mail