Illesi o feriti dopo uno scontro, dipende dalla sicurezza dell’auto. Ecco le migliori

In auto è meglio non andare a sbattere, ma se dovesse capitare meglio farlo al volante di un’auto sicura. Una massima che sarebbe stata perfetta in una delle chiacchierate a tarda ora in compagnia di Renzo Arbore e di Quelli della notte, ma che funziona benissimo anche nella realtà, su strade e autostrade. Già, perché  avere un’auto capace di proteggere l’abitacolo e i suoi passeggeri nel miglior modo possibile in caso d’incidente può evitare conseguenze spesso in grado di rovinare una o più vite. Un fattore da tener ben presente al momento dell’acquisto di un’auto, e un “valore” divenuto sempre più importante per le case automobilistiche che negli ultimi decenni hanno investito sempre più nella ricerca per mettere in strada veicoli capaci di affrontare anche le emergenze più gravi. Continua a leggere



Rc moto sulle montagne russe: in Trentino costa 300 euro, in Campania quattro volte tanto

Assicurare la propria moto in Valle d’Aosta costa oggi il 27,4 per cento  in meno rispetto al dicembre 2016, ma per i cali a doppia cifra dei costi assicurativi possono gioire anche i centauri umbri (-17,32 per cento) e quelli piemontesi (-13,85 per cento). E, ancora, fra i motociclisti che possono stappare un bollicine (con la promessa di non mettersi poi però in sella…) ci sono anche quelli del Trentino, la regione in cui in assoluto costa di meno assicurare un veicolo a due ruote, con un premio medio di 304,62 euro), del precede il Piemonte (312,37 euro) e del Friuli Venezia Giulia (314,58 euro). Continua a leggere



I trasportatori aspettano il Governo alla resa dei conti. Che purtroppo troppo spesso non tornano

Ci sono decisioni che non si vorrebbe mai prendere ma che si è costretti ad adottare. È accaduto di doverlo fare a Unatras, associazione che raggruppa oltre alle federazioni aderenti a Conftrasporto anche le rappresentanze dell’artigianato che compongono Rete Imprese Italia,  obbligata ancora una volta, purtroppo, ad assumere iniziative di denuncia nei confronti di chi non perde occasione per sconfessare dati sui quali ogni anno si costruisce un’intesa con il settore. I dati sono quelli delle risorse per le spese non documentabili  per le imprese artigiane. Un fatto appariva incontestabile: i destinatari della misura sono diminuiti. Bastava guardare i numeri forniti dal  Comitato centrale dell’Albo dell’autotrasporto per comprendere come le imprese  monoveicolari si fossero ridotte. Continua a leggere