Il Governo ha appena evitato una figuraccia (con la proposta, fortunatamente “andata in fumo” d’introdurre il divieto di fumare in macchina, sulla quale Confcommercio ha invocato il coinvolgimento del ministero dei Trasporti al fine di evitare l’emanazione di una norma che avrebbe coperto di ridicolo non solo il proponente ma anche i dicasteri che hanno la stretta competenza sul Codice della strada) ed ecco all’orizzonte profilarsene un’altra. Il tema questa volta è il Sistri, sistema che consente di tracciare il trasporto dei rifiuti. Un progetto, ideato dal ministro Pecoraro Scanio e portato avanti dalla collega Stefania Prestigiacomo, nelle intenzioni ottimo, ma naufragato in un mare di problemi di funzionamento, come testimoniano il giudizio espresso nelle relazioni del procuratore antimafia (“il sistema è inutile come ipotizzato”); le valutazioni negative del consulente dell’attuale ministro dell’Ambiente, Edo Ronchi, gia’ ex ministro; ma soprattutto gli operatori che hanno constatato con mano il disastroso flop nella giornata del Click day, organizzata per testare il funzionamento del sistema. Continua a leggere
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Sistri, dopo i danni ecco l’ennesima beffa. Uggè: “Governo incapace e arrogante”
“Ancora una volta il governo “del fare” ha scelto di non decidere a favore delle imprese e della sicurezza dei cittadini. Conftrasporto si e’ piu’ volte dichiarata a favore di un sistema che consenta di assicurare la tracciabilita’ del trasporto dei rifiuti e lo ribadisce con forza. Il sistema deve pero’ essere applicato a tutti ( vettori esteri compresi); di semplice applicazione (per questo Conftrasporto e Assitel hanno avanzato una proposta); non essere penalizzante e ricadere solo sull’attivita’ di trasporto. Queste condizioni non ci pare siano presenti nel testo del Governo che, anzi decide di non attendere neppure il passaggio parlamentare”. Continua a leggere
Scandalo Sistri, 90 autotrasportatori citano in tribunale il ministero dell’Ambiente
Continua ad aumentare il numero di imprese di autotrasporto che hanno deciso di agire legalmente per ottenere il risarcimento per il mancato funzionamento del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti mai entrato in funzione. Nelle scorse settimane il solo studio legale Callipari di Verona, al quale Fai Conftrasporto aveva dato mandato di avviare la procedura per la messa in mora del ministro dell’Ambiente per il mancato funzionamento del Sistri, ha proceduto a notificare e a iscrivere a ruolo presso gli uffici giudiziari di Roma (a seconda del valore della causa, Tribunale e Giudice di Pace), oltre 90 citazioni promosse da altrettante aziende di autotrasporto. Continua a leggere
Autotrasporto, sbloccati i fondi. D’Angelis: “Impegno su sicurezza e concorrenza”
Il Governo ha sbloccato le risorse per il settore dell’autotrasporto. Lo ha reso noto il sottosegretario ai Trasporti, Erasmo D’Angelis, intervenuto all’assemblea di Anita. “Sulle risorse ora ci sono certezze”, ha detto il sottosegretario. Nell’elenco dei fondi sbloccati, D’Angelis ha citato 24 milioni per il decreto investimenti, 134 milioni per i pedaggi, 91 milioni per premi Inail e 135 milioni di rimborsi spese. Erasmo D’Angelis ha puntato l’accento anche sull’impegno per la sicurezza sulle strade, la riduzione della burocrazia, la formazione, i premi alle aziende che rispettano regole così come la lotta alla deregulation, alla concorrenza sleale dall’Est e all’illegalità. Continua a leggere
Il Governo invece di far ripartire l’economia l’affossa con il Sistri
Sconcertante. Così i responsabili di Rete Imprese Italia hanno definito la decisione del ministro per l’Ambiente Corrado Clini di riavviare il Sistri, il sistema integrato di controllo della tracciabilità dei rifiuti voluto dallo stesso ministero dell’Ambiente e finito al centro di un’inchiesta della Guardia di Finanza che nei giorni scorsi ha visto scattare 22 provvedimenti di custodia cautelare per altrettante persone sospettate d’essere coinvolte in una serie di irregolarità negli appalti per la realizzazione del sistema e indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzazione di fatture false, corruzione, truffa aggravata, riciclaggio, favoreggiamento e occultamento di scritture contabili. L’indagine ha anche portato al sequestro di oltre 10 milioni di euro. Sette sono stati bloccati alla Selex, la società a cui è stata affidata la realizzazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti. Continua a leggere
Prestigiacomo: “Sul Sistri ministero estraneo, chiesi io di togliere il segreto”
“Sono contenta che la conclusione dell’indagine sul Sistri non abbia fatto emergere a carico del ministero dell’Ambiente alcun atto sospetto”. Lo afferma l’ex ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. “Non ho, ovviamente, letto l’ordinanza del Gip, ma mi sembra, stando alle notizie di stampa, che in questa vicenda il ministero sia parte offesa e dovrebbe semmai costituirsi parte civile”. Per il resto, osserva l’ex ministro dell’Ambiente, “leggendo la lista degli indagati, si tratta di persone totalmente estranee al ministero. Mi pare che l’inchiesta si sia imbattuta in fatti estranei al Sistri, rapporti tra società private che spesso nulla avevano a che fare con il sistema di tracciabilità dei rifiuti”. L’ex ministro Prestigiacomo torna anche sul segreto di Stato. Continua a leggere
Stravolto il progetto iniziale, Pecoraro Scanio racconta la mutazione del Sistri
“Il nobile intento iniziale con cui partì il Sistri era quello di monitorare i rifiuti pericolosi. Poi ha subito una mutazione transgenica, e quello che doveva essere un cane da guardia è diventato un ippopotamo”. Lo dice, in un’intervista all’Ansa, l’ex ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che ripercorre la storia del Sistri, finito al centro dell’attenzione per l’inchiesta che ha portato ad arresti e sequestri (clicca qui), passando anche dallo scottante tema del segreto di Stato. “Il segreto di Stato”, ha spiegato Pecoraro Scanio, “fu chiesto all’inizio dalle autorità per ragioni di sicurezza perché il Sistema era utile a contrastare la criminalità organizzata, e serviva la massima cautela”. Per questo, afferma l’ex ministro, “ho ritenuto che non potessi non aderire alla richiesta che mi arrivava dai carabinieri del Noe”. Continua a leggere
Selex Sema da gennaio potrà riprendere a lavorare al progetto Sistri?
Nel prossimo mese di gennaio la Selex-Sema, società del gruppo Finmeccanica, potrebbe tornare al lavoro sul progetto Sistri, il sistema informatico sulla tracciabilità dei rifiuti, sospeso nel giugno scorso dal Governo in attesa di verificare gli aspetti di congruità economica, funzionale e di operatività del sistema. Verifiche richieste dopo che migliaia di black box, le scatole nere da installare sui camion di migliaia di imprese di autotrasporto, erano risultate assolutamente inutilizzabili, come segnalato ripetutamente anche a Stradafacendo da moltissimi imprenditori che erano stati comunque costretti a pagare e installare il sistema. Continua a leggere
Ma il Governo ha almeno letto le proposte dei trasportatori sullo scandalo Sistri?
“Le associazioni (ovvero i privati) sono costrette a progettare (a proprie spese) nuove soluzioni per porre rimedio a problemi che lo Stato non solo non ha saputo risolvere, ma per i quali ha sprecato, senza ottenere alcun risultato, decine di milioni di euro. È quanto accaduto per lo scandalo (come chiamarlo diversamente) del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, che il ministro Stefania Prestigiacomo ha affidato a una società che non l’ha mai fatto funzionare, e che ora altre realtà “private”, stanno cercando di far funzionare offrendo al Governo una soluzione realmente funzionante. Ma il Governo sta almeno esaminando queste proposte (mi riferisco al progetto Setri, elaborato da Assitel e Conftrasporto, presentato ai ministeri competenti prima dell’estate) o non gli ha dato neppure un’occhiata, unendo al danno la beffa (per decine di migliaia di imprese di autotrasporto)? Continua a leggere
Sistri, che confusione: gli autotrasportatori devono pagare entro il 30 novembre?
“Nella Gazzetta ufficiale numero 196 del 23 agosto 2012 è stato pubblicato il decreto ministeriale 25 maggio 2012 che ha per oggetto modifiche e integrazioni alla disciplina del Sistri, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Un decreto che può costituire un elemento di forte confusione per tutti gli operatori e le imprese coinvolte con la gestione dei rifiuti, primi fra tutti i trasportatori di questi per conto di terzi, a cui una legge dello Stato ha già detto che il sistema è sospeso fino al compimento delle verifiche necessarie a testarne il funzionamento: il decreto è infatti contrario a norma di legge nella parte in cui impone alle imprese di pagare un contributo per la scadenza del 30 novembre 2012, quando la legge 134/2012 approvata dal Parlamento stabilisce che detto contributo è sospeso”. Continua a leggere
“I responsabili del disastro Sistri hanno un nome e cognome. E noi ve li diciamo”
Non siamo particolarmente teneri con l’attuale esecutivo guidato dal professor Mario Monti, ma se una colpa non gli può essere attribuita quella riguarda il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, “intuizione geniale” di Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio nel Governo Prodi II, ulteriormente peggiorata, nella sua attuazione, da Stefania Prestigiacomo, succedutagli nell’incarico con l’ultimo Governo Berlusconi. Tutti hanno riconosciuto il fallimento del Sistri, testimoniato dalle prove tecniche, attuate con il “click day”, che hanno impietosamente messo a nudo l’inutilità del sistema. Continua a leggere
Disastro Sistri, già 300 imprese di autotrasporto si sono rivolte all’avvocato
Sono già quasi trecento le imprese di autotrasporto che si sono rivolte al legale della Fai Conftrasporto, l’avvocato Natale Callipari, dell’omonimo studio, per aprire un’azione legale e ottenere il recupero del danno subito per il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti costato decine di milioni di euro ma mai entrato in funzione. Continua a leggere
“Ecco il Setri, il progetto che può davvero frenare la mafia del trasporto rifiuti”
Destinatari, il ministro dell’Ambiente, della tutela del Territorio e del Mare, Corrado Clini, e il ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera. Firmatari, il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, e il presidente di Assintel, Giorgio Rapari. Oggetto, l’invito a esaminare un progetto per una totale revisione del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, progetto che le due associazioni, forti della loro esperienza ultraventennale nel settore della produzione di software gestionale per i rifiuti e in quello dei trasporti e della logistica, hanno commissionato a una squadra di propri tecnici e che ora mettono a disposizione dei ministeri. Con l’obiettivo di scrivere finalmente, una volta per tutte, la parola fine a una vicenda nata con le migliori intenzioni (combattere le ecomafie) ma finita nel peggiore dei modi, con la realizzazione di scatole nere costate una montagna di denaro e mai entrate in funzione, nonostante il loro “utilizzo” sia stato fatto regolarmente pagare a migliaia di imprese di autotrasporto. Continua a leggere
Nessun rimborso per il Sistri prima che il governo abbia compiuto tutte le verifiche
Le imprese che nel 2010 e 2011 hanno versato il contributo annuo per il funzionamento del Sistri, il mai partito sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, per sperare di riavere i soldi versati dovranno attendere gli esiti delle nuove “verifiche amministrative e funzionali” e le conseguenti scelte sul futuro dello stesso Sistri. Lo afferma Il Sole 24 Ore Radiocor che riporta un chiarimento del sottosegretario all’Ambiente, Tullio Fanelli, intervenuto nelle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera dove viene esaminato il decreto legge sviluppo che prevede all’articolo 52 un’ulteriore proroga dell’entrata in vigore del sistema, insieme ai controlli. Continua a leggere
L’azienda che ha realizzato il Sistri chiede la cassa integrazione per tutti i dipendenti
Selex Service Management, controllata da Selex Elsag (Finmeccanica), società particolarmente conosciuta nel mondo dell’autotrasporto per aver realizzato il sistema Sistri e le famose black box, ha deciso di richiedere una procedura di cassa integrazione ordinaria a causa proprio del rinvio al 30 giugno 2013 dell’entrata in operatività del sistema integrato per la sicurezza e la tracciabilità dei rifiuti) attuato dal recente Decreto legge sviluppo. Continua a leggere