“Il Sistri è marcio”. L’associazione delle imprese informatiche chiede di fare pulizia

Sullo ” scandalo Sistri”, il sistema di tracciabilità dei rifiuti realizzato dalla Selex, società del gruppo Finmeccanica, e finito al centro di un’inchiesta  che nei giorni scorsi ha portato nuovi arresti interviene anche l’Assintel, l’associazione delle imprese del settore informatica e comunicazioni, che chiede il blocco immediato del Sistri perché “il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti è marcio”. L’associazione chiede inoltre di “fare pulizia e ripartire con il piede giusto”. Continua a leggere

Sistri, che confusione: gli autotrasportatori devono pagare entro il 30 novembre?

“Nella Gazzetta ufficiale numero 196 del 23 agosto 2012 è stato pubblicato il decreto ministeriale 25 maggio 2012  che ha per oggetto modifiche e integrazioni  alla disciplina del Sistri, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Un decreto che  può costituire un elemento di forte confusione  per tutti gli operatori e le imprese coinvolte con la gestione dei rifiuti, primi fra tutti i  trasportatori di questi per conto di terzi, a cui una legge dello Stato ha già detto che il  sistema è sospeso fino al compimento delle verifiche necessarie a testarne il funzionamento:  il decreto è infatti contrario a norma di legge nella parte in cui impone alle  imprese di pagare un contributo per la scadenza del 30 novembre 2012, quando la legge 134/2012 approvata dal Parlamento stabilisce che detto contributo è sospeso”. Continua a leggere

“Ecco il Setri, il progetto che può davvero frenare la mafia del trasporto rifiuti”

Destinatari, il ministro dell’Ambiente, della tutela del Territorio e del Mare, Corrado Clini, e il ministro  dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera. Firmatari, il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, e il presidente di Assintel, Giorgio Rapari. Oggetto, l’invito a esaminare un progetto per una totale revisione del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, progetto che le due associazioni, forti della loro esperienza ultraventennale nel settore della produzione di software gestionale per i rifiuti e in quello dei trasporti e della logistica, hanno commissionato a una squadra di propri tecnici e che ora mettono a disposizione dei ministeri. Con l’obiettivo di scrivere finalmente, una volta per tutte, la parola fine a una vicenda nata con le migliori intenzioni (combattere le ecomafie) ma finita nel peggiore dei modi, con la realizzazione di scatole nere costate una montagna di denaro e mai entrate in funzione, nonostante il loro “utilizzo” sia stato fatto regolarmente pagare a migliaia di imprese di autotrasporto. Continua a leggere