Sistri addio. Il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti salito alla ribalta delle cronache come uno dei più grandi “fallimenti” italiani, costato montagne di denaro e mai diventato funzionante, uno degli emblemi di quanto di peggio può realizzare il Belpaese, è finalmente “morto” per lasciare spazio al nuovo Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, gestito direttamente dal ministero dell’Ambiente. Continua a leggere
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Scandalo Sistri, ora chi pagherà per smontare le scatole nere e per rimborsare 9 anni di “furti”?
Per nove anni le imprese di autotrasporto sono state obbligate dal Governo a montare sui propri camion il Sistri e a sostenerne annualmente i costi come se il l sistema di tracciabilità dei rifiuti funzionasse, mentre ciò non è mai accaduto. Ora che tutti si sono accorti che quel sistema è stato solo un costosissimo fallimento chi pagherà i costi sostenuti e quelli necessari ora per smontare le scatole nere? A porsi (e soprattutto a rivolgere al Governo) la domanda è il presidente di Conftrasporto Paolo Uggè, da anni il principale “avversario” di chi ha invece voluto ostinatamente tenere in vita (per ragioni che forse un giorno la magistratura chiarirà?) quello che era chiaramente apparso essere un “cadavere tecnologico”. Continua a leggere
“Il Sistri funziona? Moretti rilegga le dichiarazioni dei ministro e dei magistrati”
“È bene che anche l’amministratore delegato di Finmeccanica conosca bene i fatti che hanno portato le imprese di autotrasporto a opporsi a un sistema, il Sistri, non funzionante, obsoleto, non in grado di combattere il sistema delle ecomafie e non applicabile ai vettori europei. Èd è bene anche che il dottor Mauro Moretti annoti un particolare di non poco conto: ad affermare che il Sistri è stato un fallimento non sono certo stati solo i rappresentanti del mondo dell’autotrasporto: lo hanno fatto, tra gli altri, l’attuale ministro all’Ambiente Gianluca Galletti; il procuratore antimafia Catello Maresca, che lo ha affermato di fronte alla Commissione parlamentare d’inchiesta; i giudici di diversi tribunali che si sono pronunciati sui ricorsi dai operatori del trasporto. Continua a leggere
Multe da decine di migliaia di euro in arrivo per l’autotrasporto? È colpa del Sistri
Multe per decine o addirittura centinaia di migliaia di euro in arrivo per le aziende di autotrasporto italiane? A lanciare l’allarme, attraverso una lettera aperta a tutta pagina pubblicata su Il Giornale di oggi, mercoledi 21 gennaio, sono due associazioni di categoria, Fai Conftrasporto e Anita, che frugando tra le righe del decreto Milleproroghe hanno scovato l’ennesima beffa legata al Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti che in sette anni si è guadagnato probabilmente il diritto a entrare nel guinness degli scandali italiani. Per una ragione ormai notissima a migliaia di imprese: che in sette anni il progetto, costato centinaia di milioni di euro e finito anche al centro di un’inchiesta giudiziaria, non è mai stato in grado di funzionare. Continua a leggere
Autotrasportatori cornuti e mazziati. Ecco l’ennesima beffa dello scandalo Sistri
Non esiste solo la crisi del settimo anno. Ora c’è anche la beffa del settimo anno. Che non riguarda, come nel primo caso, soprattutto le coppie e i matrimoni, ma migliaia di lavoratori, in particolare del settore dell’autotrasporto. A confermarlo sono i responsabili di Rete imprese Italia, realtà nata per rappresentare unitariamente le cinque principali organizzazioni datoriali delle micro, piccole e medie imprese (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) e dell’impresa diffusa, che in un comunicato denunciano l’ennesima beffa dello scandalo Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti mai entrato in funzione, nonostante le centinaia di milioni di euro investite nel progetto. Continua a leggere
Scandalo Sistri, se ne riparlerà a fine 2015. E ora si attendono le sanzioni
Chi sperava che la storia infinita dello scandalo Sistri, progetto per il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, costato una montagna di denaro, praticamente mai entrato in funzione e finito al centro di un’inchiesta giudiziaria, potesse essere vicina all’epilogo può mettersi il cuore in pace. Dopo anni di attese, di tempo e denaro buttati al vento da migliaia di imprese per tentar (inutilmente) di far funzionare chiavette e scatole nere probabilmente mal progettate e peggio realizzate, il ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti, ha infatti comunicato che occorrerà attendere ancora più di un anno per poter scrivere la nuova storia del Sistri. Continua a leggere
“Caso Sistri, il Governo non può lasciare a casa 100 lavoratori di Finmeccanica”
Il Governo deve convocare al più presto un incontro con il ministro dell’Ambiente, il ministro dello Sviluppo economico e il gruppo Finmeccanica al fine di trovare una soluzione certa e definitiva per la realizzazione del Sistri, il sistema di tracciabilità elettronica del ciclo dei rifiuti. Ad avanzare la richiesta è Fabrizio Potetti, coordinatore per la Fiom-Cgil del gruppo Finmeccanica, che a proposito del “caso Sistri”, finito al centro di un’inchiesta giudiziaria, ha denunciato come “il contenzioso in atto tra il Governo e il gruppo Finmeccanica rischi concretamente di abbattersi sui lavoratori”. Continua a leggere
Sistri da manicomio: l’affidamento è tolto ma la Selex ottiene una proroga per il 2015
Il Sistri, il sistema di tracciabilità di rifiuti pericolosi divenuto ormai famoso per aver scalato la classifica delle grandi vergogne d’Italia, non sarà più affidato alla Selex , la società del gruppo Finmeccanica che dopo averlo progettato quattro anni fa non è mai stata praticamente in grado di farlo funzionare. La buona notizia, attesissima dal mondo dell’autotrasporto, obbligato in tutto questo tempo a pagare, a costi elevatissimi, un servizio mai erogato, è giunta nelle ultime ore accompagnata però da un’altra notizia tutt’altro che positiva: l’affidamento cesserà sì, ma dal 31 dicembre 2015, come previsto dall’emendamento al decreto competitività approvato dalle commissioni Industria e Ambiente al Senato. Continua a leggere
Sistri da cancellare e rifare da zero? Parte il sondaggio sul portale di Conftrasporto
Sistri, ovvero SIamo STanchi RIpartiamo da zero. È questo lo slogan scelto da Fai Conftrasporto per sferrare l’ attacco decisivo al sistema di monitoraggio dei rifiuti pericolosi che, denuncia l’associazione in un messaggio a tutta pagina affidato al quotidiano Il Giornale in edicola giovedì 24 luglio, “è una vergogna tutta italiana che dura da 4 anni, costato centinaia di milioni di euro a migliaia di imprese, mai entrato in funzione e al centro di indagini giudiziarie”. Un attacco che più frontale non si potrebbe, quello dell’associazione l’associazione che più di ogni altra si è battuta per denunciare questa incredibile vicenda, sferrato dopo che lo stesso ministero dell’Ambiente ha confermato le violazioni e illegittimità nell’affidamento dell’appalto per la progettazione e realizzazione del Sistri a Selex. Continua a leggere
Il Sistri non funziona, il ministero dovrà pagare i danni a un autotrasportatore
Con sentenza depositata il 18.10.2013, il giudice di pace di Roma, nella persona del dottor Domenico Pace, ha condannato il ministero dell’Ambiente a risarcire un’azienda di trasporto della provincia di Bergamo dei danni economici sopportati dalla medesima per essere stata costretta a sopportare i costi imposti dall’iscrizione obbligatoria al sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti, meglio noto come Sistri. Il giudice ha ordinato, altresì, al ministero la refusione delle spese di lite. Continua a leggere
Sistri, il sistema per togliere lavoro agli italiani e darlo agli stranieri
Fra pochi giorni, con l’entrata in vigore del Sistri, il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti destinato a entrare di diritto nella lista dei progetti peggio riusciti dell’intera storia del nostro Paese, ci sarà il vero “click day” e le segnalazioni che giungono dai nostri associati sono sempre quelle: impossibile concludere un’operazione per la parte trasporto (la più rilevante) anche perché spesso è impossibile accedere al sistema. Continua a leggere