“Le scatole nere del Sistri? Valgono 35 euro, ma il ministero le paga 500”

“Le black-box, le scatole nere che Selex Service management, società del gruppo Finmeccanica, aveva scelto di utilizzare per il Sistri (il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti  per i quali migliaia di imprese di autotrasporto hanno pagato oltre 70 milioni di euro senza che il servizio sia mai entrato in funzione) altro non sono che dei normali transponder che indicano la posizione e la percorrenza di un mezzo.  Continua a leggere

Scandalo Sistri, su Repubblica i retroscena di un affare da 500 milioni di euro

“Doveva diventare l’arma definitiva per sconfiggere le eco-mafie, ma dietro al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti si nasconde una voragine di sperperi pubblici a vantaggio della holding di Stato, incaricata, attraverso la controllata Selex, di progettare e mettere a regime il sistema. Tutto sancito da un contratto siglato in gran segreto con il ministero dell’Ambiente”. Comincia così l’articolo inchiesta pubblicato dal quotidiano La Repubblica che svela tutti i retroscena dello scandalo Sistri,  scoperchiando “un business da quasi 500 milioni di euro ai danni di 400mila aziende italiane”.  Continua a leggere

La pista ciclabile più corta del mondo è “lunga” solo 15 metri

Chi ama la bicicletta lo sa bene: non è per niente semplice spostarsi all’interno delle città. La convivenza con auto, pullman e moto non è facile. Certo, ci sarebbero le piste ciclabili ma in molte città del nostro Paese sono decisamente poco sviluppate. Ma c’è anche chi sta peggio di noi. In Inghilterra, in una piccola cittadina vicino Birmingham (Bournville) hanno battuto un record. Qui è nata la pista ciclabile più corta del mondo. Continua a leggere

Giachino: cancelliamo le imprese
di trasporto che non hanno camion

“Faremo pulizia ed entro la fine dell’anno, in collaborazione con le Province, cancelleremo dall’albo dell’autotrasporto le società che non hanno neanche un veicolo”. Ad affermarlo, sulle pagine del quotidiano La Repubblica di venerdì 15ottobre, è Bartolomeo Giachino, sottosegretario ai Trasporti, intervistato nell’ambito di un’ampia inchiesta nella quale si mettono il risalto “il subappalto del subappalto e il ribasso selvaggio dei prezzi, due tra i connotati più forti del far-west nell’autotrasporto, e l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’autotrasporto che si è mimetizzata meglio che in altri settori”. Continua a leggere

Uggè: “Tir assassini? I giornali pensino a non uccidere la verità”

Certamente l’intenzione era quella di fare informazione su quanto avviene nel mondo dei “tir” ma forse la visione di qualche film ha contribuito a far rappresentare l’intera categoria come un insieme di delinquenti che inducono, attraverso il ricatto, soggetti deboli a delinquere. Non è così! Il tentativo di rappresentare una categoria di imprenditori che, nella gran parte, agisce nel rispetto delle regole, come un’associazione a delinquere, dove malavita e sopraffazione trova terreno fertile, non è aderente alla realtà. Affermiamo subito che quanto contenuto nell’articolo apparso su Repubblica oggi, venerdì 15 ottobre, a firma Luigi Carletti, riporta episodi avvenuti, su alcuni dei quali stanno indagando sia la magistratura sia lo stesso ministero, ma si rifanno a episodi verificatisi mesi or sono. Da qui una prima constatazione: o i controlli per far rispettare le leggi non si attuano nel modo adeguato, o i casi sono oggettivamente pochi. Continua a leggere

La Repubblica: “In autostrada
un incidente su tre è con un tir”

Nel 2008 sono stati 26.491 i camion coinvolti in 13.836 incidenti con 274 morti e 10.483 feriti. Sulle autostrade la percentuale di incidenti con mezzi pesanti è del 37 per cento e il tamponamento è l’impatto più frequente (60 per cento), causato prevalentemente da un colpo di sonno, dalla distrazione, dall’alta velocità, dalla distanza di sicurezza inadeguata.   Continua a leggere

Droga, truffe, schiavi: ecco la vita sui Tir raccontata da La Repubblica

“Trucchi, droghe, zero soste. Quei camionisti-schiavi come bombe sulle strade”. E, ancora, “Uno su tre guida senza turni. E 50mila aziende sono fantasma. Il 37 per cento dei sinistri in autostrada coinvolge i Tir. E in sei episodi su dieci si tratta di tamponamenti. Tanti chilometri, niente riposo. E chi si ribella è fuori. Il ribasso selvaggio è uno dei connotati del settore. Crescono gli illeciti e l’evasione. E si ricicla denaro”. Sono questi il titolo e i sommari dell’inchiesta italiana apparsa nell’edizione di venerdì 15 ottobre del quotidiano “La Repubblica” a pagina 32 e firmata da Luigi Carletti. Continua a leggere

L’accusa: il maxi-ingorgo cinese
è provocato da camion abusivi

Anche Stradafacendo si è occupato nei giorni scorsi dell’enorme ingorgo (clicca qui per leggere l’articolo), che ha raggiunto i 100 chilometri di coda, in Cina. Una situazione decisamente critica che  sembra possa essere causata dal traffico illegale di camion carichi di carbone. Attualmente il serpentone di Tir e camion sull’autostrada 110 che collega Pechino al Tibet procede alla velocità di un chilometro all’ora. Continua a leggere

Guidare parlando al telefonino moltiplica per 4 il rischio incidenti

“Prendere in mano un cellulare in auto porta a percorrere 90 metri senza guardare la strada”.  L’allarme è stato lanciato sulle colonne del quotidiano “La Repubblica” dal presidente della Fondazione Ania, Sandro Salvati secondo il quale “questo succede in condizioni ottimali, cioè compiendo un gesto in soli  tre secondi e mantenendo la velocità nei limiti consentiti dalla legge. Parlando poi al telefono”,  aggiunge Salvati, “si aumenta addirittura di quattro volte il rischio di incidenti”. Continua a leggere

I dispositivi antiparticolato
non sono i filtri antiparticolato

In relazione all’articolo riportato dal quotidiano La Repubblica, intitolato “Ora i filtri antiparticolato finiscono in procura: sono dannosi” e ripreso da Stradafacendo, i responsabili della Dukic day dream srl  fanno sapere che “la ditta Dukic day dream srl non produce filtri antiparticolato (Fap) ma, ha brevettato a livello europeo e produce da sette anni, dispositivi antiparticolato che nulla hanno a che fare con i filtri Fap”. In un comunicato inviato in redazione, i responsabili dell’azienda sottolineano inoltre che “a differenza dei filtri Fap (che lavorano a valle filtrando i gas di scarico) i dispositivi antiparticolato prodotti dalla Dukic day dream srl, lavorano a monte (prima del sistema di alimentazione del motore) migliorando la combustione finale, ottimizzando il rendimento e riducendo sensibilmente le emissioni inquinanti (PM10, HC, CO, CO2, NOX )”