“Accise sul gasolio, nessun regalo al trasporto ma un risparmio per tutti”

“L’emendamento proposto dal Governo che mantiene in essere la compensazione sulle accise per il gasolio è in linea con gli impegni assunti dal ministro ed è stato considerato in modo positivo, anche se si ritiene molto approssimativo il commento apparso su alcuni organi di stampa che presentano la decisione proposta sul costo del gasolio come un grazioso regalo fatto all’autotrasporto”. Con queste parole i componenti del Comitato esecutivo di Conftrasporto, riunitisi a Milano per una valutazione approfondita sulla legge di stabilità per la parte relativa all’autotrasporto, hanno commentato la proposta del Governo di stanziare oltre un miliardo di euro per i prossimi 4 anni per il ripristino totale delle agevolazioni sulle accise per gli autotrasportatori, senza concedere più il credito d’imposta relativo all’agevolazione sul gasolio ai veicoli pesanti e i bus euro zero, ovvero quelli maggiormente inquinanti. Continua a leggere



L’autotrasporto si dà appuntamento a Brescia per capire se può ripartire unito

Riduzione dei rimborsi delle accise, costi minimi, tagli delle risorse, lotta al cabotaggio abusivo, il fenomeno dell’esterovestizione: tutti temi caldi dell’autotrasporto che saranno trattati domenica 16 novembre nel corso dell’assembra generale degli autotrasportatori organizzata dalla Fai di Brescia. Un appuntamento importantissimo, nel quale verranno festeggiati i 30 anni di presidenza di Antonio Petrogalli, il presidente uscente di Fai Brescia che assumerà l’incarico di past president. Continua a leggere



Chi e perché vuole rischiare di far aumentare incidenti e vittime sulle strade?

I morti sulle strade sono diminuiti. Perché farli aumentare? A rivolgere questa domanda (al Governo, alle rappresentanze sociali, all’opinione pubblica…) sono i rappresentanti di Conftrasporto, Casartigiani e Confartigianato trasporto che sull’edizione del quotidiano Il Giornale di mercoledì 12 novembre hanno deciso di pubblicare un’intera pagina per sottolineare i risultati, più che positivi, realizzati in materia di sicurezza su strade e autostrade con l’entrata in vigore della legge sui costi minimi per la sicurezza dei trasporti e, soprattutto, per denunciare come l’aver ridotto sensibilmente il numero di incidenti, feriti e morti possa essere ora vanificato dall’incapacità del governo di tutelare  la sicurezza di milioni di  utenti della strada, pur con  norme compatibili con la giurisprudenza comunitaria. Alcuni dati? Continua a leggere



No regole, no parti: nell’autotrasporto e nella logistica lavora solo chi non sgarra

No regole, no parti. Potrebbe essere questo lo slogan (che fa il verso a un famoso spot pubblicitario) per una campagna che racconti quale strada deve imboccare il mondo del trasporto e della logistica per far sì che chi rispetta le regole possa lavorare e chi non le rispetta debba restare a piedi. Un “nuovo corso” di cui si è occupata, finalmente verrebbe da dire, anche la Cisl che sul proprio giornale, Conquiste del lavoro, ha dedicato un servizio a quanto sta avvenendo in questo mondo, raccontando delle 16 mila imprese che hanno chiuso dal 2009 al 2013; delle forme di caporalato che prendono sempre più piede; dello Stato incapace di fermare l’evasione fiscale e contributiva. Fotografando così una situazione destinata, senza interventi immediati, a innescare da un lato una bomba sociale per lo squilibrio tra il personale in attività, che assicura la pensione, e quello che la pensione, avanti di questo passo, rischia di perderla per sempre e a ridurre, dall’altro, le entrate fiscali e a spalancare , cosa ancor peggiore, le porte alla criminalità organizzata. Continua a leggere



“Assologistica invece di autobocciarsi per i danni causati sale in cattedra a dar lezioni”

“Anziché riflettere sulle croniche inefficienze a danno delle imprese di trasporto create dalle imprese che lui stesso rappresenta, al punto da trascinarle all’impossibilità di continuare a fare impresa, il presidente di Assologistica Carlo Mearelli si permette addirittura di dare lezioni in un momento critico per tutto l’autotrasporto italiano. Col solo risultato, purtroppo, di fare affermazioni scorrette oltre che inopportune, lanciando provocazioni che non servono a niente se non a causare confusione e possibili nuovi danni. Al signor Mearelli voglio anche ricordare che con le sue affermazioni non ha fatto altro che scopiazzare quanto affermato anni fa da da qualcuno molto più importante di lui, il ministro dei Trasporti in carica nel 2007, per commentare un fermo che a suo dire non sarebbe riuscito. Tutti ricordano come finì nel dicembre del 2007”. Continua a leggere



Trasporto verso la protesta. Stracciato l’accordo che il Governo non ha rispettato

Il protocollo d’intesa sottoscritto il 28 novembre 2013 fra i rappresentanti di tutte le più importanti associazioni d’autotrasporto e il ministro ai Trasporti Maurizio Lupi non vale più, è diventato carta straccia. Lo “strappo”, che non lascia intravedere nulla di buono nel futuro dei rapporti fra autotrasportatori e Governo, si è consumato al termine dell’incontro che si è tenuto al ministero dei Trasporti, e che si è concluso proprio con la disdetta ufficiale dell’accordo. A confermarlo sono stati i rappresentanti di Conftrasporto, Confartigianato Trasporti e Sna Casartigiani, firmatari della disdetta del Protocollo d’intesa siglato, come hanno sottolineato i rappresentanti delle associazioni, “al termine di una serrata trattativa e con l’obiettivo di scongiurare la paralisi del Paese”. Continua a leggere



Ridurre le Autorità portuali è giusto, ma per far ripartire il mare serve altro

A noi hanno sempre insegnato che un edificio si deve costruire dalle fondamenta. Anche per questo abbiamo apprezzato le ipotesi avanzate dal ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Maurizio Lupi in tema di riforme sulla portualità. La riduzione delle Autorità portuali è coraggiosa, parte dalle fondamenta e va nella giusta direzione. Conftrasporto, come confermato nel recente convegno che aveva per tema proprio le Autostrade del mare, si permette però di suggerire al ministro due nuove rotte, partendo da due punti imprescindibili: la riforma del Titolo quinto e un Piano generale dei trasporti che sappia leggere, secondo una logica integrata di sistema, gli interventi dei quali il Paese necessita. Perché questo? Continua a leggere



Sistri “condonato” per le imprese minori? È scontro fra Conftrasporto e Cna Fita

“Nella vita bisogna guardarsi sempre dai servi invidiosi e dalle persone che non sanno e quindi sono ignoranti. Compito di chi guida un’associazione di categoria è saper leggere non solo il presente ma anche le evoluzioni future”.  Usa il pugno di ferro in un guanto di velluto Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, per rispondere alle accuse lanciategli dai vertici di Cna Fita, che schierandosi al fianco del ministro dell’Ambiente nella proposta di esentare dall’obbligo di utilizzare il Sistri (il sistema di tracciamento dei rifiuti) le imprese di autotrasporto con meno di 10 dipendenti, proposta bocciata  drasticamente invece da Conftrasporto, hanno parlato di ” incomprensibili barricate della Fai Conftrasporto”  e di un presidente, Paolo Uggè , “sempre al fianco del lobbista di turno”. Continua a leggere



L’autotrasporto dice no a ogni ipotesi di taglio del rimborso delle accise sul gasolio

Qualsiasi ipotesi di taglio del rimborso delle accise è inaccettabile. È questo il messaggio, tanto chiaro quanto forte, che il mondo dell’autotrasporto ha dato al Governo nel corso del nuovo incontro avvenuto al ministero dei Trasporti per proseguire il confronto sulla verifica dello stato di attuazione del Protocollo d’intesa, firmato nel novembre scorso. “Le associazioni registrano alcuni aspetti positivi, come la modifica del calendario dei divieti di circolazione, l’imminente firma dei decreti per il riparto dei fondi dell’autotrasporto e per la ricostituzione del Comitato centrale dell’Albo (passaggio, quest’ultimo ritenuto di fondamentale importanza perché darà avvio alle verifiche sulla regolarità del settore)”, si legge in un comunicato diffuso dai responsabili di Conftrasporto al termine dell’incontro, Continua a leggere



Scocca l’ora della verità per i costi minimi per la sicurezza del trasporto merci

Per i costi minimi di sicurezza dell’autotrasporto scatterà il semaforo rosso perché violano i trattati europei  impedendo la libera contrattazione tra imprese, o invece si accenderà il semaforo verde perché ben più importante  della contrattazione è la garanzia di offrire maggior sicurezza su strade e autostrade, rendendoli dunque compatibili con la normativa comunitaria in quanto soddisfano il requisito dell’utilità sociale? La risposta giungerà dalla Corte di giustizia europea, che lunedì 7 aprile ha fissato a Strasburgo la prima udienza per esaminare la richiesta, avanzata dai giudici del Tar del Lazio, di un pronunciamento sulla legittimità dei costi minimi dell’autotrasporto. Continua a leggere



Chi guida l’autotrasporto spesso non sa che informazioni deve “consegnare”

Quale sia la situazione delle imprese del trasporto è sotto gli occhi di tutti: difficilissima, in alcuni casi drammatica. Una situazione che va affrontata con lucidità, ma soprattutto con quella professionalità che può derivare solo da una profonda conoscenza della materia. Esattamente quello che manca ad alcuni pseudo leader del settore, protagonisti nei giorni scorsi di dichiarazioni che dimostrano la più totale ignoranza dei fatti, di “sparate” frutto non di una precisa volontà ma, e forse è peggio, di una carenza strutturale, che possono solo danneggiare la categoria, anziché aiutarla. Continua a leggere



Russo: “Sui tagli all’autotrasporto c’è chi sa e chi invece parla senza sapere”

“Continuano gli inutili distinguo e i tentativi di provocare personalmente chi è abituato a rispondere con i risultati del  proprio lavoro. Il presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggé lo ha già detto bene nelle sue ultime comunicazioni settimanali: questo atteggiamento è assolutamente improduttivo sia sul fronte delle possibili reazioni personali, che forse qualcuno sta tentando di provocare,  sia e soprattutto sul fronte degli interessi delle imprese”. Con queste secche parole il segretario generale di Conftrasporto, Pasquale Russo, ha replicato, attraverso il portale www.conftrasporto.it, alla polemica avviata dal presidente di Cna Fita, Cinzia Franchini, firmataria nei giorni scorsi di una lettera al ministro ai Trasporti Maurizio Lupi, dal titolo, in stile Settimana enigmistica,  “Autotrasporto: il ministro Lupi rispetti gli impegni con la categoria e non quelli con i lobbisti di chi sa chi”, in cui commentava la scompardsa di una parte dei fondi dedicati all’autotrasporto (cliccate qui per leggere la notizia) . Continua a leggere



I trasportatori non possono lavorare perché il governo dimentica le Commissioni

La burocrazia e la politica italiana sono i peggiori nemici di chi fa impresa. Nemici talmente pericolosi  da arrivare a uccidere migliaia di imprese. Da anni questo cancro viene denunciato senza che nessuno, dai politici corrotti figli della Prima repubblica ai grandi rottamatori del “nuovo corso politico” abbia fatto  concretamente e rapidamente qualcosa per fermare questa macchina trita soldi e trita imprese. L’ennesima conferma arriva da una lettera inviata dai rappresentanti di Conftrasporto alla segreteria del Capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente nella quale si segnala come “alcune imprese di trasporto rifiuti delle Regioni Lombardia e Veneto associate alla federazione siano impossibilitate a operare legalmente, e questo perché  non riescono a rinnovare la loro iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali”. Continua a leggere



Conftrasporto: “Chi sciopera il 9 dicembre non ha nulla che fare con l’autotrasporto”

“La conferma del recupero integrale delle accise sul gasolio; lo stanziamento di 330 milioni di euro a favore del settore; la revisione delle competenze dell’Albo degli autotrasportatori che dovrebbe assicurare un  controllo più efficace delle regole. E, ancora, la direttiva del ministro ai Trasporti Maurizio Lupi che dà finalmente avvio all’azione di verifica presso i committenti per il rispetto dei costi minimi per la sicurezza del trasporto delle merci e dei tempi di pagamento, che già oggi sono obbligatoriamente da farsi in 30 giorni;  l’apertura di un tavolo di trattative per affrontare le criticità delle imprese che risiedono nelle isole. Sono questi gli impegni presi dal Governo e che sono alla base della revoca del fermo degli autotrasportatori precedentemente proclamato dal 9 al 13 dicembre. Uno sciopero cancellato da tutte le associazioni dell’autotrasporto meno che una: Trasporto Unito? Con quali obiettivi? Continua a leggere



Può il Governo chiedere ai trasportatori di perdere 2000 euro per ogni automezzo?

Può, in un momento di crisi economica pesantissima, il Governo italiano chiedere a un’impresa di autotrasporto di perdere duemila euro l’anno per ogni suo mezzo? La risposta evidentemente è no, perché questo, nella situazione in cui si trovano praticamente tutte le imprese italiane, significherebbe per molte di loro la chiusura dell’attività. Eppure perdere duemila euro per ogni mezzo è quello che il Governo ha proposto di fare, con un disegno di legge sulla stabilità in cui si prevede di  ridurre il recupero  dell’accisa sul gasolio. Una manovra folle, di fronte alla quale Conftrasporto, in linea con le decisioni assunte da tutte le federazioni responsabili del settore, non ha potuto che ribadire il fermo nazionale dell’autotrasporto come scelta inevitabile qualora il Governo non facesse dietrofront, evitando così un danno non  solo per l’autotrasporto ma per i sistemi produttivi e i cittadini. Continua a leggere