“I carburanti non sono il vostro bancomat”, Assopetroli attacca il Governo

“I carburanti hanno già dato e non sono il bancomat del Governo”. Lo afferma in una nota il presidente di Assopetroli Assoenergia, Franco Ferrari Aggradi, che esprime “forte preoccupazione per le intenzioni del Governo di presentare una pesante clausola di salvaguardia per ottenere l’allentamento dei vincoli imposti dalla Ue. Il conto”, aggiunge Ferrari Aggradi, “rischia di essere pesantissimo perché i numeri riportati dai media sarebbero da record: 12,4 miliardi di rincari nel 2016, 17,8 nel 2017 e 21,4 nel 2018. Risorse che verrebbero recuperate con rincari delle imposte indirette. Il rischio è quello di veder aumentare ancora le accise sui carburanti, e per assurdo l’Iva”. Continua a leggere



L’accisa sul gasolio uguale a quella sulla benzina? Faremo meno pieni e non in Italia

Nelle raccomandazioni che l’Unione europea ha inviato  al governo Renzi per ” rimettere l’azienda Italia sul giusto binario” è inserita anche quella di adeguare l’accisa del gasolio a quella applicata alla benzina. Un intervento a gamba tesa sulle scelte dei governi italiani che in tutti questi anni hanno scelto di favorire lo sviluppo dei motori  alimentati a diesel, rispetto a quelli a benzina, ritenuti troppo inquinanti. Ora, proponendosi come paladini dell’ambiente, gli eurocrati s’inventano d’incrementare l’accisa sui motori diesel fornendo un comodo alibi ai  governi per aumentare le entrate con la differenza di accisa pari a 0,111 euro per ogni litro di carburante.  Ma anche creando un serissimo problema  per l’attività di autotrasporto che già contribuisce in modo sproporzionato alle entrate fiscali dello Stato. Continua a leggere



Tassare i carburanti per l’Expo è improduttivo. Assopetroli: il Pd ci ripensi

Per garantire 13 milioni nel 2014 per l’Expo 2015, il Partito Democratico ha votato a favore di un emendamento a prima firma del senatore Gianluca Rossi (Pd) che prevede l’aumento delle accise sui prodotti energetici usati come carburanti, ma anche come combustibili per riscaldamento per usi civili. Una manovra che per Assopetroli Assoenergia è improduttiva e “frena la ripartenza del Paese”.  Continua a leggere



Benzina, in Italia la tassazione più alta d’Europa. Al fisco il 60,5% del prezzo

In Italia abbiamo il livello di tassazione sulla benzina più alto d’Europa. Lo denuncia la Cgia di Mestre commentando l’aumento dell’accisa previsto per l’1 marzo (clicca qui). Con l’ultimo aumento, a fronte di un costo medio alla pompa di 1,721 euro al litro, tra accise e Iva pagheremo 1,041 euro vale a dire il 60,5 per cento del prezzo alla pompa. “Nessuno in Europa può contare su un’incidenza del fisco così elevata. La media dell’Unione europea si ferma al 46,3 per cento, ben 14,2 punti in meno del dato medio italiano”, spiega la Cgia di Mestre.  Continua a leggere



Crollano i consumi di carburante: “Aumentando le accise lo Stato ci perde”

Nel 2013 i consumi di benzina sono scesi del 5,7 per cento e quelli del gasolio del 4,7 per cento rispetto all’anno precedente. E non è finita qui: secondo Faib-Confesercenti, che ha diffuso i dati, nel 2014 si prevede un ulteriore calo dei consumi con il rischio per il governo di non avere alcun vantaggio dall’aumento delle accise. Come ricorda la Faib, fra il 2014 e 2017 sulle spalle degli automobilisti italiani cadranno maggiori imposte per 1,3 miliardi di euro. Da pochi giorni è scattato l’aumento dell’imposta di consumo sugli oli lubrificanti (da 750 a 787,81 per mille chilogrammi). Dal 1 marzo, invece, aumenteranno le accise su benzina e gasolio. Continua a leggere



Rimborso delle accise, i tassisti chiedono di essere trattati come gli autotrasportatori

“Ci auguriamo che il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Rocco Girlanda confermi l’impegno a estendere ai taxi il rimborso delle accise deciso per le imprese di autotrasporto”. Lo ha dichiarato il presidente di Confartigianato Taxi, Alessandro Nordio. “I tassisti italiani non accettano di essere considerati una categoria di serie B. La nostra situazione è analoga a quella degli imprenditori dell’autotrasporto. La riduzione del credito d’imposta sulle accise del carburante, prevista dalla legge di stabilità, rappresenta il colpo di grazia per il nostro settore che sta vivendo una profonda crisi, con la perdita dal 2008 a oggi del 40 per cento della redditività, aggravata da forme di concorrenza sleale di settori affini e dei vettori esteri”.  Continua a leggere



Accise sui carburanti, per il ministro Lupi ridurre i crediti sarebbe un grave errore

“Il settore dell’autotrasporto è decisivo per l’economia italiana. Proprio perché siamo convinti della sua strategicità abbiamo inserito nella legge di stabilità un fondo di 330 milioni di euro per il 2014 a favore dell’autotrasporto. L’andamento di questo settore è, inoltre, indice di come stanno andando le cose in generale, ed è proprio dall’autotrasporto che ci vengono i primi dati di un, seppur ancora iniziale, accenno di ripresa, iniziata nel secondo semestre di quest’anno. Sarebbe un errore, in una fase in cui il Paese sembra iniziare a invertire la tendenza della crisi, disincentivarlo riducendo i crediti di imposta per gli autotrasportatori per il rimborso delle accise sul gasolio. Per questo mi sto adoperando, perché, con i legittimi strumenti a disposizione del Parlamento, la norma prevista in tal senso nella legge di stabilità venga corretta in sede di conversione da parte delle Camere”. Continua a leggere



Accise sul carburante, il Governo vuole far fallire le imprese di trasporto del Sud?

“Un vero e proprio gioco al massacro. Al Sud le imprese dell’autotrasporto muoiono ogni giorno sempre più numerose, sommerse dagli enormi costi di esercizio, da premi assicurativi non più sostenibili, da un costo del lavoro che a oggi rappresenta un vero e proprio macigno sui bilanci aziendali. Il taglio al recupero delle accise, in queste ore molto discusso e che potrebbe paventarsi nel prossimo futuro, condannerebbe le imprese al fallimento. Il governo deve dare immediate risposte per non scatenare proteste”. Ad affermarlo è Giovanni Agrillo, vicepresidente vicario di Fai Conftrasporto, commentando la notizia dell’introduzione, nel decreto di stabilità, di un decreto del presidente del consiglio dei ministri con il quale il Governo si prepara a ridurre il recupero dell’accisa sui carburanti del 25 per cento. Continua a leggere



Stangata sulle accise sui carburanti? Autotrasporto a un passo dal fermo

“Se il Governo voleva uno scontro frontale con il mondo dell’autotrasporto ha certamente compiuto la manovra migliore per ottenerlo: la decisione di tagliare il recupero dell’accisa sui carburanti non potrà infatti che avere una risposta immediata e decisa e ognuno dovrà assumersi poi le proprie responsabilità in caso di un fermo nazionale dell’autotrasporto. Un fermo che le associazioni di categoria potrebbero essere costrette a proclamare di fronte a questo ennesimo schiaffo. Il Governo Letta evidentemente pensa di poter fare liberamente quello che neppure il governo dei tecnici ha osato fare, ma sta compiendo un clamoroso errore”. Con queste durissime parole il presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè ha commentato l’introduzione, nel decreto di stabilità, di un decreto del presidente del consiglio dei ministri, “con il quale il Governo si prepara a ridurre il recupero dell’accisa sui carburanti del 25 per cento. Una nuova decisione che la dice lunga sull’incapacità del Governo di trovare la strada giusta per uscire dalla crisi”, ha proseguito Paolo Uggè. Continua a leggere



Aumentano le accise sui carburanti? In meno di tre anni già cinque ritocchi

”Aumentare l’accisa non può essere la soluzione a tutti i mali del Paese, dalla crisi libica all’Iva. Basta far cassa sui carburanti, abbiamo già dato: in nemmeno tre anni l’accisa è stata rialzata già cinque volte, arrivando ad aumentare di quasi il 46 per cento sul gasolio, del 29 per cento sulla benzina e del 17 per cento sul gpl”. Così, in una nota, Martino Landi, presidente di Faib-Confesercenti, commenta l’ipotesi di un nuovo ritocco, ovviamente verso l’alto, dell’accisa sui carburanti. “Aumenti del genere danneggiano i consumatori, che si vedono costretti a tagliare sui rifornimenti, ma fanno male anche alle attività produttive e ai gestori degli impianti di rifornimento”. Continua a leggere



Prezzi della benzina troppo alti, Assopetroli: “Ridurre tasse e accise”

“Il governo guidato da Enrico Letta ha il dovere di seguire il programma esposto alle Camere. Ogni ulteriore azione su settori già liberalizzati come quello della distribuzione dei carburanti è inutile”. Lo afferma Franco Ferrari Aggradi, presidente di Assopetroli Assoenergia, l’associazione che dal 1949 tutela le oltre 1.000 imprese del commercio dei carburanti e dei prodotti energetici. “Il settore della distribuzione dei carburanti, che è bene ricordarlo “pesa” al lordo degli sconti solo per l’8 per cento sul prezzo finale del carburante, ha subito negli ultimi 10 anni almeno cinque riforme che hanno reso impossibile qualsiasi programmazione e hanno ridotto il comparto a uno stato di default che è, peraltro, già percepibile”.  Continua a leggere



Il miraggio dell’auto nuova, un italiano su due non la comprerà fino al 2016

Auto nuova? No, grazie. Gli italiani non staccheranno assegni per portarsi a casa una macchina nuova. “Come evidenziato nell’ultimo rapporto Aci-Censis sull’automobile, il 53 per cento degli italiani non acquisterà un nuovo veicolo fino al 2016 se non si abbatteranno i costi di esercizio e soprattutto le tasse sull’auto”. Lo dichiara il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, commentando gli ultimi dati sull’andamento del mercato a febbraio che evidenziano un calo delle immatricolazioni del 17,4 per cento rispetto allo stesso mese del 2012 (clicca qui per tutti i dettagli).  Continua a leggere



Risparmiare 1.000 euro l’anno? Ecco la ricetta Aci su accise, assicurazioni e bollo

Dieci proposte che permetterebbero ai 34 milioni di automobilisti che ci sono in Italia di risparmiare 26,8 miliardi. Sono quelle che ha illustrato l’Aci rivolgendosi al nuovo parlamento e al futuro governo ricordando l’enorme peso elettorale che potrebbero avere gli automobilisti. Misure, spiega l’Aci, “con un impatto nullo sul bilancio dello Stato” che garantirebbero a 25 milioni di famiglie (con in media 1,5 auto) di ridurre la spesa annuale per la macchina da 3.500 a 2.800 euro (il 20 per cento). Cifra che arriverebbe a oltre 1.000 euro con gli 850 euro di risparmi per i 200mila intestatari di veicoli con oltre 185 kw di potenza se fosse eliminato il superbollo. Continua a leggere



Carburanti, per il fisco entrate in calo del 7,2%: nel 2013 a rischio 2,6 miliardi

C’è sempre meno gente che fa il pieno alle auto, alle moto, ai camion. I benzinai soffrono e ora anche lo Stato inizia a preoccuparsi. A dicembre, infatti, per effetto soprattutto dell’elevata tassazione che colpisce i carburanti auto, il gettito fiscale di benzina e gasolio è calato del 7,2 per cento. E se, senza adeguati interventi, il calo del gettito dovesse protrarsi per tutto il 2013, con l’entità di dicembre la perdita per le casse dello Stato sarebbe di 2,6 miliardi. Lo afferma il Centro Studi Promotor precisando che il dato è frutto “del cosiddetto effetto Laffer, cioè il calo del gettito a fronte di una tassazione eccessivamente elevata”. Continua a leggere