Il tribunale annulla l’obbligo per i camion di montare i sensori per vedere gli angoli ciechi

“Imporre agli autotrasportatori l’obbligo d’installare sui propri camion destinati a percorrere le strade di Milano i sensori per poter vedere il cosiddetto angolo cieco è un provvedimento di stampo puramente mediatico, penalizzante esclusivamente la categoria dell’autotrasporto, e quel che è peggio, assolutamente inefficace all‘obiettivo dichiarato del miglioramento della sicurezza della circolazione sulle strade di Milano”. Con queste parole i responsabili della Fai, la federazione autotrasportatori italiani, avevano bocciato a fine settembre la delibera con cui la giunta milanese aveva deciso di far scattare i nuovi divieti all’interno dell’Area B , praticamente tutto il territorio della città, esprimendo la propria posizione in una diffida inviata al sindaco Giuseppe Sala e all’assessore alla mobilità Arianna Censi. Una “condanna” ribadita, nei giorni seguenti, anche dall’avvocato Riccardo Truppo, consigliere comunale in rappresentanza di Fratelli d’Italia, che dai banchi dell’opposizione aveva ribadito come il provvedimento fosse destinato a non portare alcun risultato in termini di sicurezza, con “l’aggravante” di non portare oltre a tutto chiarezza. Due durissime “requisitorie” che hanno portato ora a una prima “condanna”: quella emessa dai giudici del Tar, il tribunale amministrativo regionale, della Lombardia che hanno ordinato l’annullamento della delibera del sindaco di Milano Giuseppe Sala.

Una risposta a “Il tribunale annulla l’obbligo per i camion di montare i sensori per vedere gli angoli ciechi

  1. Semplicemente le modifiche al Codice della strada le può fare solo lo Stato, e non ogni singolo Comune. Ma il ricorso andava fatto in estate, ma li Ugge’ era impegnato ad elogiare il provvedimento. Poi con calma, ad obbligo scattato si è accorto che era una stupidata. Al solito ottimo tempismo.

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