Tragedia di Reggio Emilia: “Non chiamatelo camionista, ma criminale. E come tale trattatelo”.

Il responsabile di un incidente può essere un automobilista, un camionista, un conducente di pullman, un motociclista. Oppure, più semplicemente, può essere, prima di qualsiasi altra cosa, un “criminale”. Affermazione che probabilmente in moltissimi sarebbero pronti a sottoscrivere per il conducente di un camion che venerdì poco dopo le 18, mentre percorreva la strada provinciale 111 della Val D’Enza, in direzione di Campegine, all’altezza della frazione di Case Lago, in provincia di Reggio Emilia, ha improvvisamente perso il carico di componenti d’acciaio per ponteggi edili che trasportava e che è piombato addosso a una Citroën Picasso, che sopraggiungeva dal senso opposto, uccidendo due ragazzi. Con il responsabile dell’incidente che, invece di fermarsi a prestare i primi soccorsi, ha pensato solo a fuggire. Continua a leggere