“Siete autisti maltrattati? Voi pensate a segnalarcelo, a tutelarvi ci penseremo noi”

Negli ultimi giorni il tema della mancanza degli autisti denunciata dalle principali associazione di categoria fra cui la Fai – Conftrasporto ha scatenato reazioni sui social in cui si accusano le aziende e le associazioni che le rappresentano di predicare bene e razzolare male in quanto spesso gli autisti dipendenti sono trattati male o in spregio a norme consolidate in termini salariali. Si sa che quando una situazione si aggrava le reazioni spesso vanno sopra le righe e capiamo le risposte di persone magari toccate personalmente dal problema. Capisco meno quando a parlare cosi’ sono rappresentanti di associazioni o esponenti che per il ruolo che ricoprono non possono chiamarsi fuori. Per quanto ci riguarda la nostra associazione, con oltre 50 anni di storia alle spalle, si è sempre battuta nell’interesse dei propri associati e dl intera categoria mettendo al primo posto il rispetto delle regole della sicurezza innanzitutto e il rispetto delle norme che regolano la nostra attività in senso lato. Proprio in questi giorni il nostro presidente nazionale Fai – Conftrasporto è reduce di un incontro a Palazzo Chigi dove ha rappresentato al Governo l’esigenza di maggiori controlli nel settore per evitare concorrenza sleale e sicurezza sul lavoro. Pertanto chi è a conoscenza di fatti o “misfatti” si rivolga alle nostre realtà territoriali Fai con dati certi e documentabili che sicuramente nel rispetto della giusta riservatezza troverà soddisfazione ai problemi sollevati.

Doriano Bendotti segretario provinciale Fai Bergamo

Una risposta a ““Siete autisti maltrattati? Voi pensate a segnalarcelo, a tutelarvi ci penseremo noi”

  1. Continuiamo a farci del male da soli, o meglio a far del male a chi i mezzi sulla strada li ha, giusta la richiesta di più controlli ma che devono essere controlli sensati e intelligenti. Attualmente con i controlli che vengono effettuati volti a far cassa, qualsiasi sia l’organo accertatore, si ha solo l’effetto di far smettere di fare l’autista a quei pochi che rimangono, e far passar la voglia a quei giovani che vorrebbero accostarsi nel mondo dei trasporti aumentando cosi la mancanza di personale. Gli autisti sono stanchi di essere trattati sulle strade come dei delinquenti comuni, con tutte le conseguente che ne derivano, perdita di denari, perdita di punti sulla patente, con il rischio che ad agosto non hai la patente, oppure ti devi inserire in un corso di recupero punti e non puoi neanche portare la famiglia al mare. Le aziende di trasporto “serie” e a mio avviso sono tantissime non devono temere la concorrenza sleale di poche realtà, in questi momenti devono solo farsi rispettare dai propri clienti/committenti e inoltre farsi corrispondere il giusto prezzo per i servizi che svolgono. Basta invocare controlli nel nome della sicurezza che della sicurezza non hanno niente. Qualcuno mi dice quanti incidenti in meno abbiamo annualmente dopo l’entrata in vigore del regolamento CE/ 561-2006? Grazie.

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