Trasporti, l’Italia spende di più ma solo per avere servizi e infrastrutture peggiori

La spesa pubblica italiana per i trasporti è troppo elevata rispetto ai maggiori Paesi europei, e questo non dipende, purtroppo, da una maggiore qualità dei servizi ma da un peggior utilizzo delle risorse. È questo, in sintesi, il verdetto emesso dai responsabili di Sipotra (la società italiana di politica dei trasporti), che presentando il rapporto 2017 hanno evidenziato come la spesa pubblica primaria per trasporti in Italia sia stata del 4,64 per cento contro il 2,52 della Francia, il 3,12 del Regno Unito, il 3,6 della Germania. In euro pro-capite significa 539 per l’Italia, a fronte dei 420 della Francia, i 422 della Gran Bretagna, i 495 della Germania. Uno stato di cose che, secondo i responsabili di Sipotra, “ha accentuato il gap infrastrutturale del nostro Paese, per deficit di dotazione o per scarsa manutenzione”, da affrontare “ottimizzando l’uso di risorse pubbliche per investimenti” e indicando come chiave di volta “la selezione degli investimenti pubblici”. Ma basterà davvero utilizzare meglio le risorse pubbliche? La risposta è no: “Bisogna spendere di più e incentivare in modo più efficace gli investitori privati”.