Non raccontare mai la propria destinazione e l’itinerario che si seguirà, e ancor meno le merci custodite nel rimorchio, men che meno se di valore particolarmente elevato. E poi organizzare viaggi in convoglio, restando sempre connessi via radio o telefonino, dotarsi di telecamere posteriori, teli antitaglio e strumenti anti-jammer, ovvero ingrado di neutralizzare le apparecchiature in grado di disturbare le comunicazioni radio nello spettro di frequenza impiegato dalle comunicazioni Gsm. Sono solo alcuni dei consigli contenuti nel vademecum pubblicato dall’Osservatorio nazionale sui furti e le rapine in danno di autotrasportatori, istituito nel 2016 dalla Direzione centrale della Polizia Criminale, con la partecipazione delle forze di polizia, di alcune articolazioni del dipartimento della Pubblica sicurezza, nonché di rappresentanti dell’Aiscat, di Anas, del Comitato centrale per l’albo nazionale degli autotrasportatori, e di Ania. Regole di condotta e misure di prevenzione nei confronti di furti, rapine e appropriazioni indebite, che costituiscono una minaccia sempre viva nel trasporto merci: nel 2015 sono stati 1.103 i furti messi a segno, in aumento rispetto ai 1036 del 2014 mentre le rapine sono state 75 (in diminuzione rispetto alle 100 del 2014. Fra i consigli principali forniti anche quelli di pianificare la sosta in aree che offrano appositi servizi per l’utenza, consultando l’app gratuita Geososta, non lasciare mai il veicolo incustodito preoccupandosi di chiudere a chiave le portiere e attivare i sistemi d’allarme in caso ci si deva allontanare in zone dove non è possibile vedere il mezzo. Caso quest’ultimo, in cui è consigliatissimo un sistema di vigilanza reciproca con altri trasportatori. E, ancora, parcheggiare in modo che sia resa estremamente difficoltosa l’apertura forzata del portellone posteriore., magari posizionando il mezzo affiancandolo ad altri mezzi o a ostacoli che rendano difficile l’eventuale trasbordo delle merci da parte di malintenzionati. Massima attenzione infine in caso di soste incustodite in prossimità dei recinti doganali, notoriamente esposte a maggior rischio e in caso di sosta in aree portuali e retro portuali, mentre “qualora all’arrivo nelle località di consegna, per cause impreviste, non fosse possibile procedere alle operazioni di scarico, è vivamente sconsigliato sostare in prossimità di tale luogo, al fine di evitare possibili aggressioni in luoghi inadatti alla sosta”. Il prontuario, che ricorda di “ccertarsi sempre di disporre di utenze telefoniche per le emergenze”, è disponibile sul sito del ministero dell’Interno e, in formato cartaceo, nelle stazioni di servizio lungo le autostrade, gli assicuratori e le associazioni di categoria delle imprese di autotrasporto.