Uggé: “È vero, l’autotrasporto rischia di perdere 49 milioni di euro di aiuti”

Perenzione è un termine il cui significato probabilmente non è noto a molti. Sicuramente è sconosciuto a moltissimi autotrasportatori, che stanno però cominciando, forzatamente, a conoscerlo. Già perché per colpa della perenzione, che significa l’estinzione di un  rapporto processuale per mancanza di attività procedurale entro un determinato periodo di tempo prescritto dalla legge, il mondo dell’autotrasporto italiano sta rischiando seriamente di perdere 49 milioni di euro di finanziamenti. Per la precisione i 30 milioni di euro destinati a coprire i rimborsi per le autostrade del mare e che sono improvvisamente scomparsi dai conti della Ragioneria di Stato a cui si aggiungono altri 19 milioni dei 330 stanziati  dal Governo  per sostenere una categoria in gravi difficoltà come quella dell’autotrasporto. Il rischio di perdere 49 milioni è dunque purtroppo reale”, conferma il presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggè,  che per primo, nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme per la “scomparsa” dei finanziamenti,   compresi quelli “garantiti” dalla sottoscrizione del  protocollo d’intesa con cui, nel novembre scorso, il Governo Letta aveva evitato in extremis un clamoroso sciopero nazionale dei tir. “Da un controllo è emerso che i fondi necessari per coprire i rimborsi per le autostrade del mare sono andati in perenzione e non figurano, sul capitolo assegnato al ministero competente”, sottolinea sempre Paolo Uggè, ” e se è pur vero che le somme perente dovrebbero avere una garanzia giuridica, è altrettanto certo che  finché non saranno realmente in cassa i rischi esistono. Nelle prossime ore sono previsti ulteriori accertamenti da parte dei responsabili di Conftrasporto, federazione che ha lanciato l’allarme prontamente  raccolto dal ministro Maurizio Lupi che, non va dimenticato,  ha fornito garanzie ben precise  sul mantenimento delle risorse e sul recupero degli incrementi concessi alle autostrade”.

3 risposte a “Uggé: “È vero, l’autotrasporto rischia di perdere 49 milioni di euro di aiuti”

  1. Non mi è mai piaciuto il burocratese, frutto di un macchina infernale che nessuno sembra in grado di riformare secondo il criterio della chiarezza e della semplicità che vige in gran parte del mondo civilizzato. Perciò mi chiedo: chi è responsabile della “mancanza di attività procedurale” e perché ha messo in atto tale comportamento? è stata una scelta deliberata? chi ha dato “garanzia” firmando un protocollo, sapeva che il finanziamento doveva essere certo e non arbitrario? o meglio, la “perenzione” era già attiva a novembre?

  2. Quante domande su un fatto così importante. Mi pare che Russo abbia ben chiarito i passaggi. Quando somme destinate non vengono utilizzate vanno a residui passivi, cioè rientrano nelle casse dello Stato. In questo caso le somme sono andate in perenzione in quanto l’ente erogatore non ha potuto riconoscere i benefici perché molte domande non erano regolari. questo ha portato a non spendere le somme esistenti in cassa. (Fino a qui non esiste responsabilità della Pubblica Amministrazione) la richiesta di riassegnazione di fondi è stata fatta dal ministero il 21 gennaio; ad oggi le somme non sono state rese disponibili (Ragioneria). Quindi il protocollo non c’entra ed ovviamente le somme non potevano essere in perenzione a novembre erano incassa disponibili. Ancora una volta la Ragioneria tenta di evitare che somme stanziate siano realmente spese ed a pagare sono ancora una volta, come spesso capita, gli operatori.

  3. Quindi per buona parte si tratta del solito problemino tutto italiano: quando ci sono i fondi non siamo in grado di utilizzarli. Per mia ignoranza non capisco il perché la pubblica amministrazione sia giustificata per l’impossibilità ad erogare i rimborsi (irregolarità delle domande) e invece la ragioneria, che pure si è mossa nell’ambito di regole definite e conosciute dagli operatori, sia accusata di sottrazione di risorse. Se tutto parte dall’irregolarità delle domande mi chiedo perché non si è potuto regolarizzarle prima del termine della perenzione. Il caso del rimborso delle accise mi pare analogo. Per il quarto trimestre 2013 la perenzione inizia il 30/6/2015. Se durante questo periodo non vedessi autorizzata la domanda dovrei quantomeno attivarmi per conoscere i motivi e in caso di errori provvedere. È così o mi sto sbagliando?

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