Morti di serie A e di B. Come i camionisti, non considerati vittime del lavoro

È passato da pochi giorni il primo maggio, festa dei lavoratori. La domanda è se il vocabolo lavoratori comprenda davvero tutti coloro che svolgono un’attività o se esistano lavoratori più lavoratori di altri. Perché questo interrogativo? Perché ogniqualvolta succede una disgrazia, sui giornali vengono riportate dichiarazioni che ribadiscono la sacralità del lavoro e della sua sicurezza, ma mai la definizione di “vittime del lavoro” ha riguardato i conducenti dei mezzi pesanti. Le morti di autisti di Tir vengono classificate come semplici incidenti stradali. Eppure sono lavoratori, dipendenti o autonomi, che perdono la vita nell’esercizio di un’attività lavorativa, sul loro “posto di lavoro” che è la strada. Continua a leggere

Camionista telefona in azienda per avvertire che sta male. Poi muore

Nuove morti sul lavoro tra gli autotrasportatori, una categoria della quale si parla spesso in negativo, ma che ogni giorno garantisce tutte le necessità dell’economia italiana. In questi giorni di caldo africano è stato un camionista a pagare un tributo pesantissimo, mentre era al volante del suo camion. A Chiari (Brescia) un 50enne di Rovigo è stato colto da un malore e ha perso la vita. Continua a leggere