Abbonamento per l’Alta velocità, Trenitalia dimezza gli aumenti. Rimborsi per febbraio

L’aumento dei prezzi ci sarà, ma il salasso sarà meno pesante. Trenitalia ha infatti deciso di dimezzare l’aumento previsto per gli abbonamenti all’Alta velocità. E chi ha già acquistato il nuovo titolo di viaggio potrà chiedere il rimborso della differenza. È la prima “misura transitoria” adottata in attesa che dal tavolo tecnico appositamente costituito vengano individuate entro giugno le soluzioni definitive. La misura arriva dopo giorni di polemiche per i rincari (fino al 35 per cento) stabiliti a partire da febbraio e dopo l’apertura dell’amministratore delegato di Fs Renato Mazzoncini che, al Senato, aveva assicurato la volontà di trovare una soluzione e lanciato la proposta di inserire anche i pendolari delle linee veloci nel contratto di servizio. 

Dal confronto anche con il ministro dei Trasporti Graziano Delrio è spuntato il compromesso per il dimezzamento dei rincari fino alla soluzione definitiva, annunciati dall’a.d. di Trenitalia Barbara Morgante all’incontro con la Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio della Conferenza delle Regioni, coordinata dal vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola. Le revisioni di prezzo, spiega una nota, saranno in vigore con gli abbonamenti di marzo, acquistabili da metà febbraio. I viaggiatori che hanno già acquistato il titolo di viaggio per il mese di febbraio potranno chiedere un rimborso della differenza. Con questa decisione viene ridotta quindi al 10 per cento la crescita del prezzo dell’abbonamento più richiesto (lunedì-venerdì senza limiti di orario) e del 17,5 per cento circa per l’abbonamento full (sette giorni, senza limiti di orario). Rimangono invece confermate le riduzioni delle tipologie di abbonamento per la fascia 9-17, che erano state già diminuite del 15 per cento (lunedì-venerdì, 9-17) e del 5 per cento (sette giorni, 9-17). Le Regioni hanno accolto l’iniziativa come “un primo risultato apprezzabile”, sottolineando però che “il problema di questo ‘nuovo pendolarismo’ sta assumendo sempre più una dimensione sociale specifica, che richiede una riflessione e un confronto approfondito tra tutti gli attori coinvolti, data la nuova rilevanza sociale di tale utenza che si rivolge ai servizi su ferro di alta velocità”. Le Regioni ora hanno intenzione anche di incontrare sul tema Ntv, per sollecitare la società ad adottare a sua volta forme di abbonamento per i pendolari.

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