Seicentomila container in fuga dal porto di Genova “affondato” nello scontro con Rotterdam

Un porto può rappresentare una risorsa economica incredibile per un Paese. Guardare, per credere, al porto di Rotterdam, esempio di come una città sul mare consenta di trasformare in uno straordinario business il settore del trasporto merci e della logistica. Esattamente il contrario di quanto accade in Italia, Paese al quale madre natura ha “donato” il ruolo di  piattaforma ideale nel Mediterraneo. Un esempio? Il porto di Genova che ogni anno vede “fuggire” proprio verso Rotterdam qualcosa come 600mila container destinati o provenienti dalle regioni del Nord Italia, dalla Svizzera, dalla Germania del Sud. Una “fuga” illogica, se banalmente si guarda una cartina geografica, ma comprensibilissima se si analizza la differenza, in termini di qualità e rapidità dei servizi, offerta dallo scalo italiano e da quelli del Nord Europa.  Continua a leggere

L’Italia cambia gli autobus. Delrio: “La priorità sono i pendolari. Arrivano 4,5 miliardi di euro”

“Le priorità sono i pendolari e il potenziamento dei trasporti pubblici locali, con un piano da 4,5 miliardi”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio in un’intervista al Messaggero. “Il parco mezzi pubblici italiani su gomma è il più vecchio e inquinante d’Europa. Bisogna cambiare. Ne va della qualità del servizio ai cittadini e dell’aria nelle nostre città”, ha spiegato Delrio.

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