Sicilia sul piede di guerra: “Lo Stato ridia tutti i finanziamenti o fermeremo i tir”

“Il governo Renzi e il ministro Lupi mantengano i patti stretti con le associazioni di categoria lo scorso novembre e provvedano prontamente al reintegro dei 49 milioni di euro sottratti di soppiatto al settore dell’autotrasporto. Prendiamo atto positivamente che il ministro Lupi stia operando per il reintegro delle somme, ma attendiamo conferme a stretto giro. Gli autotrasportatori aspettano le somme in questione da quattro anni, hanno compiuto grossi investimenti in virtù di tale incentivo e non accetteranno quindi ritardi ulteriori nei pagamenti”.  È questo il messaggio, chiaro e forte, lanciato al Governo dai rappresentati di Fai Conftrasporto della Sicilia, regione pesantissimamente colpita dalla decisione della Ragioneria di Stato di cancellare, con un autentico colpo di mano, i finanziamenti dedicati all’utilizzo delle autostrade del mare attraverso l’Ecobonus. “Siamo sempre stati responsabili, pronti al dialogo e alla collaborazione, ma non è possibile tollerare che il Governo porti avanti azioni da banda bassotti”, si legge nel comunicato firmato dal presidente regionale  Giovanni Rinzivillo, “la misura è colma e  siamo pronti a fermare i nostri camion”.

3 risposte a “Sicilia sul piede di guerra: “Lo Stato ridia tutti i finanziamenti o fermeremo i tir”

  1. Leggo la dura presa di posizione dei trasportatori siciliani Aias e Fai che lamentano la mancata corresponsione del bonus per le autostrade del mare. Allora la denuncia del presidente Uggè che qualche scriteriata ha pensato bene di depotenziare con un comunicato stampa di tenore demenziale era fondata. I soldi ancora non sono disponibili. Complimenti a chi lavora per rendere più debole la categoria.

  2. Antonio Ha ragione ma c’è stato anche un altro quaraquaquà siciliano che ha criticato la denuncia di Uggè. Ora che dice? Se era una Invenzione come mai l’Aias ha proclamato il fermo?

  3. Ormai il trasporto l’hanno massacrato, con balzelli di ogni genere, con verbali assurdi per aver superato l’orario di quattro minuti e altre ingiustizie assurde che sarebbe troppo
    lungo elencare, non c’e’ da meravigliarsi se decidono di togliere anche qualsiasi incentivo in grado di aiutare chi ormai è in procinto di chiudere. Si dovrebbero fermare le macchine almeno per un mese, tanto ci faranno chiudere in ogni caso. SALUTI

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