I giudici del Tar hanno deciso: i costi minimi per la sicurezza vanno rispettati

I giudici del Tar, tribunale amministrativo regionale, del Lazio hanno confermato la validità dei costi minimi per la sicurezza del trasporto fissati dal ministero dei Trasporti. Con questa decisione i magistrati hanno respinto la richiesta della committenza di cancellare i costi, voluti da una legge del parlamento italiano che resta dunque effettiva a tutti i costi e va dunque fatta rispettare, affermando che non c’è rapporto di presupposizione tra le delibere dell’Osservatorio  della Consulta dell’autotrasporto e i costi determinati dal ministero. Tradotto:  i costi minimi per la sicurezza così come determinati e pubblicati dal ministero dei Trasporti restano validi, sono… Continua a leggere


Trasportatori creditori verso l’Ilva, il sito del ministero scrive: sono prededucibili

I crediti degli autotrasportatori verso l’Ilva, rientrano o no tra quelli prededucibili? A rispondere ai tantissimi imprenditori del settore sono stati direttamente i responsabili del ministero dello Sviluppo economico, pubblicando un comunicato sul proprio sito. Ecco il contenuto.  “A chiarimento dei dubbi interpretativi circolati in queste ore a proposito del maxi-emendamento al decreto legge sull’ Ilva approvato oggi dal Senato, il ministero dello Sviluppo economico precisa che nella categoria dei crediti prededucibili rientrano quelli di imprese che hanno contribuito all’attività di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti produttivi, ivi comprese le imprese di autotrasporto che consentono la manutenzione… Continua a leggere


Trasporto e Governo, la pace è durata poco. Pronta la marcia su Roma

“Il mancato riferimento nel decreto Ilva all’inserimento della pre deducibilità dei crediti delle imprese di autotrasporto costringe gli operatori dell’autotrasporto a mantenere la sospensione dei servizi di trasporto nei confronti dei stabilimenti Ilva.  Solo la certezza di tale possibilità potrà indurre gli operatori  a rivedere le proprie posizioni”. Ad affermarlo, in un comunicato stampa, sono i responsabili di Unatras che in una lettera (firmata anche da Anita) inviata ai commissari dell’Ilva Piero Gnudi, Corrado Carruba ed Enrico Laghi, oltre che al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, al vice capo di gabinetto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Maria Teresa Di Matteo e al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi hanno chiesto,  a nome di tutte le federazioni  dell’autotrasporto, un incontro urgente per affrontare gli argomenti di loro competenza. Continua a leggere



Sistri, il Governo promette i rimborsi e intanto anticipa ad aprile le sanzioni

Il ministero dell’Ambiente sta valutando la possibilità di rimborsare i contributi versati dalle imprese della filiera dei rifiuti per l’iscrizione al Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, per gli anni dal 2010 al 2012, tramite restituzione o compensazione sui futuri oneri da versare. Lo ha annunciato il sottosegretario di Stato all’Ambiente, Silvia Velo, in risposta a un’interrogazione parlamentare presentata alla Camera da Patrizia Terzoni dei Movimento 5 Stelle. Si tratta di contributi indebitamente versati dalle imprese per il sistema che negli anni 2010, 2011, 2012 non ha invece operato. Continua a leggere



Saldo dei debiti e nuovi contratti garantiti: Ilva e trasporto possono “ripartire”

“Il ministro Maurizio Lupi ha fatto la sua parte e grazie al prezioso ruolo che che ha saputo rivestire  nelle ultime caldissime giornate, intervenendo  sia con il ministro per lo sviluppo Economico Federica Guidi sia con i commissari chiamati a salvare L’Ilva, oggi possiamo dire di aver superato uno dei momenti più critici del dialogo fra mondo dell’autotrasporto e Governo. Aver terminato l’incontro decisivo sul caso Ilva con la definizione della prededucibilità dei crediti per il mondo dell’autotrasporto (e dunque con la garanzia che le imprese di trasporto saranno fra le prime a essere saldate senza dover ricorrere ai giudici); con la tutela che i nuovi contratti sottoscritti saranno garantiti, per i primi 3 mesi di lavoro, da un pagamento anticipato pari all’80 per cento dell’importo da fatturare e, per il periodo successivo con un anticipo del 60 per cento e un saldo del 40 per cento a 30 giorni; e, ancora, con la decisione di sospendere i versamenti erariali fino a fine dicembre 2015 e di costituire un fondo di garanzia, ci autorizza a dichiararci soddisfatti per un risultato sul quale qualcuno, probabilmente, non avrebbe scommesso”. Continua a leggere



L’Ilva vende i prodotti facendo pagare il trasporto: perché poi non paga gli autisti?

Con una lettera aperta a tutta pagina pubblicata una settimana fa su Il Giornale le associazioni dell’autotrasporto hanno chiesto al presidente del Consiglio d’intervenire sul caso Ilva e sul mancato pagamento, per milioni di euro, a imprese di trasporto che lavorano per il gruppo siderurgico. Una richiesta d’intervento immediato, prima che fosse troppo tardi; un Sos lanciato a nome di centinaia d’imprenditori sull’orlo del fallimento e di migliaia di dipendenti sull’orlo del licenziamento per colpa dell’Ilva. Nessuno ha risposto. E le notizie che giungono dal Senato non lasciano presagire nulla di buono: il ministero dell’Economia sembra infatti contrario a una sospensione del versamento dei contributi e dell’Iva per le aziende coinvolte e che non sono più in grado di proseguire l’attività come invece vorrebbero, con senso di responsabilità, per non lasciare l’Ilva senza rifornimenti, ben sapendo che lo spegnimento degli altiforni provocherebbe la definitiva chiusura della produzione. Continua a leggere



Ilva, i trasportatori non marciano su Roma. Ma la protesta potrebbe ripartire

“Dopo un confronto serrato al loro interno tra chi voleva a ogni costo “marciare su Roma” con gli automezzi e chi riteneva di dover rispondere in modo positivo raccogliendo l’appello del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, avanzato anche a nome del presidente del Consiglio Matteo Renzi, gli autotrasportatori che operano nelle basi Ilva hanno deciso di sospendere, per ora, l’effettuazione della manifestazione. Sulla decisione finale ha contato anche l’intervento dei leader delle federazioni responsabili del trasporto merci che si sono schierate a fianco degli operatori”. Continua a leggere



Ilva, Lupi chiede di bloccare la protesta di lunedì. Ora tocca ai trasportatori decidere

“La decisione di convocare i rappresentanti dell’autotrasporto mercoledì 18 febbraio a Roma per esaminare altri interventi, oltre alla prededucibilità dei crediti, in favore delle moltissime imprese  che da mesi non vengono pagate dall’Ilva e la decisione del ministro ai Trasporti Maurizio Lupi, artefice dell’incontro, ma anche del presidente del Consiglio Matteo Renzi di occuparsi personalmente della vicenda  rappresentano una mossa particolarmente significativa e positiva. Continua a leggere



Trasportatori non pagati dall’Ilva, scendono in campo Renzi e Lupi

Il governo “è direttamente impegnato, il presidente del Consiglio in prima persona, per la soluzione del caso, e sono certo che, insieme, la troveremo”. Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi dopo aver convocato il tavolo sull’Ilva e chiedendo “agli autotrasportatori di sospendere le agitazioni previste per lunedì prossimo”. “In quell’incontro”, ha aggiunto il ministro, “potremo verificare lo stato dei lavori della commissione parlamentare sul decreto per l’Ilva di Taranto e valutare insieme eventuali nuove iniziative in merito”.

Debiti Ilva: le proposte del Governo agli autotrasportatori sono insufficienti

“Prevedere la prededucibilità dei crediti per le imprese di autotrasporto che lavorano per l’Ilva e che dall’aprile 2014 non vengono pagate è un primo passo, che non possiamo non commentare positivamente, ma non può certamente bastare. Al sottosegretario alla presidenza del Consiglio e segretario del Consiglio dei ministri Graziano Delrio, che ha invitato il mondo dell’autotrasporto  e dell’indotto  che vantano crediti importanti verso l’Ilva,  a resistere ancora 15 giorni in attesa di un emendamento sulla prededucibilità, chiediamo di dare segnali più forti e concreti, che riguardino la sospensione dei versamenti fiscali e previdenziali e la messa a disposizione di risorse. Solo così sarà impossibile fermare il desiderio di protesta che sta montando sempre più fra le imprese che da otto mesi non vengono pagate dal gruppo siderurgico per il lavoro svolto, e questo nonostante  l’Ilva, vendendo franco fabbrica, riceva regolarmente  il pagamento del trasporto ,dimenticandosi però di trasferirlo ai vettori”. Continua a leggere



Trasportatori non pagati dall’Ilva: entro 15 giorni i crediti saranno deducibili?

Le aziende di autotrasporto che lavorano per l’Ilva e che da mesi non vengono pagate devono resistere ancora due settimane. Poi potranno contare su misure adottate dal Governo per aiutarle a resistere. È questo, in sintesi, il messaggio lanciato al mondo dell’autotrasporto, sempre più in ebollizione, da Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e segretario del Consiglio dei ministri, che rivolgendosi, tramite l’agenzia Ansa, al mondo dell’autotrasporto  e dell’indotto, Continua a leggere



Ilva, gli autotrasportatori sono pronti a fermarsi se non saranno pagati

Oggi sono riprese le manifestazioni degli autotrasportatori coinvolti nella vicenda Ilva. Lo fanno sapere le associazioni delle imprese (Anita, Fai Conftrasporto, Cna Fita, Fisi Confetra, Confartigianato Trasporti, Sna Casartigiani) che venerdì scorso hanno inviato una lettera, l’ennesima, al ministro Maurizio Lupi per essere convocati con l’obiettivo di trovare una soluzione che scongiuri la chiusura delle imprese di trasporto merci che vantano ingenti crediti nei confronti del gruppo siderurgico. “Centinaia di mezzi”, spiegano le associazioni in una nota, “stanno sfilando nuovamente, dopo le manifestazioni tenute sabato scorso, nelle città di Alessandria, Genova e Taranto per manifestare contro il completo disinteresse mostrato fin qui dal Governo per il destino di imprese e lavoratori che aspettano da mesi il pagamento dei servizi effettuati”. Continua a leggere



L’Ilva non si salverà se non verrà pagato chi trasporta e consegna i suoi prodotti

Se gli autotrasportatori non verranno pagati dall’Ilva saranno costretti a non consegnare più i prodotti e se non li consegneranno salvare l’Ilva diventerà impossibile.  A lanciare al Governo il messaggio, tanto chiaro nella sua logica inconfutabile quanto forte nel suo contenuto, sono i responsabili delle principali associazioni di categoria dell’autotrasporto che sull’edizione de Il Giornale di martedì 10 febbraio hanno acquistato una pagina per denunciare una situazione divenuta insostenibile, al punto da far temere il peggio. Continua a leggere



Basta bagarini del trasporto. La Fai contro le aziende che non hanno camion

Michele Piazzolla“Purtroppo viviamo in un territorio dove le imprese sono cresciute solo individualmente, mentre oggi, con la crisi che stiamo vivendo, occorre più che mai dialogare. Inoltre viviamo in una realtà in cui molte aziende sono in balia dei cosiddetti “bagarini”, in altre parole pseudo trasportatori senza alcun mezzo proprio, i quali sono infiltrati nel nostro settore dell’autotrasporto a nostro discapito”.Così Michele Piazzolla, presidente della neonata Fai Conftrasporto dell’Alto Barese, ha risposto ai giornalisti di Trasporto commerciale che lo invitavano a individuare i principali problemi legati all’autotrasporto sul territorio. Continua a leggere



Tir fermi per neve anche dove “cade” solo nelle previsioni. Uggè: “Burocrazia folle”

Perché bloccare i Tir in tutto il Paese quando la neve è caduta solo in alcune zone mentre altrove è rimasta una previsione e sulle strade non è caduto neanche un fiocco? A domandarselo sono decine di migliaia di autotrasportatori  per i quali ormai ogni bollettino meteo che annuncia possibili nevicate si trasforma in un incubo. E non per le difficoltà a far viaggiare i propri mezzi, ma per l’impossibilità a comprendere come mai puntualmente, anche in zone in cui non c’è alcun ostacolo al traffico, scattino i divieti di circolazione per i mezzi pesanti. Il che significa bloccare consegne programmate, fermare mezzi e autisti, dover ripianificare il lavoro. In altre parole una montagna di lavoro extra e di denaro sprecato per colpa di una burocrazia assurda. Una situazione denunciata da Paolo Uggé, presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio che in un comunicato stampa parla nientemeno che di “una pervicacia che rasenta la follia nel nostro Paese”.

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