Ilva, i trasportatori non marciano su Roma. Ma la protesta potrebbe ripartire

“Dopo un confronto serrato al loro interno tra chi voleva a ogni costo “marciare su Roma” con gli automezzi e chi riteneva di dover rispondere in modo positivo raccogliendo l’appello del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, avanzato anche a nome del presidente del Consiglio Matteo Renzi, gli autotrasportatori che operano nelle basi Ilva hanno deciso di sospendere, per ora, l’effettuazione della manifestazione. Sulla decisione finale ha contato anche l’intervento dei leader delle federazioni responsabili del trasporto merci che si sono schierate a fianco degli operatori”. Ad affermarlo  è il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, che in una nota sottolinea  come “se nell’incontro convocato dallo stesso ministro Lupi per mercoledì 18 a Roma non emergeranno in tutta evidenza la soluzione della prededucibilita’, della sospensione dei versamenti (Iva, irpef, etc) e della messa a disposizione di risorse che coprano almeno in parte i crediti pregressi, così come annunciato dal sottosegretario Del Rio, la risposta della categoria sara’ immediata e inevitabilmente destinata ad inasprirsi. “La fiducia e’ un valore di grande importanza, la speranza e’ che non venga meno”.

13 risposte a “Ilva, i trasportatori non marciano su Roma. Ma la protesta potrebbe ripartire

  1. Uggé, chi voleva “marciare su Roma” e ha accettato di fermarsi l’ha fatto solo perché mercoledì vuole avere tutto quello che lei ha scritto e non solo la prededucibilità. Altrimenti la marcia su Roma ripartirà e questa volta senza se e senza ma. Se il signor Lupi, il signor Renzi e qualche altro burocratino romano pensano a un altro scherzetto stiano attenti perché la pazienza è esaurita da un pezzo e a forza di prenderli a calci nel sedere anche i più moderati si incazzano. E in tal caso, signor Uggè, non provi a tentare altre manovre per arginare la protesta. Offenderebbe lei stesso la sua intelligenza…..

  2. Sapete perché si chiama ultimatum? Perché è l’ultima volta che li si avvisa. Dopodiché si agisce. La disponibilità a non scatenare la protesta deve valere fino a mercoledì 18, data ultima per avere risposte concrete e non essere più resi per il c…. Tenete calci i motori per la marcia su Roma…. non si sa mai con tutti i burocretini (con la e!!!!) che ci sono in circolazione…..

  3. Secondo me dare ancora credito al signor Lupi e sl signor Renzi è un errore. Non capisco ma mi adeguo (per questa volta e mai più…)

  4. Signor Uggè il titolo della pagina che la sua e altre associazioni di categoria e avete fatto pubblicare sul Giornale parla di !”Irresponsabili che dovevano solo vergognarsi”. Bene: adesso ci invitate a continuare a dare prova di responsabilità di fronte a degli irresponsabili? Oppure la parola del signor Delrio è più importante di quella del signor Renzi e del signor Lupi e dobbiamo credere a lui e non a loro?

  5. Rispondo volentieri a tutti gli intervenuti. Le proteste costano e credo che questo lo sappiano bene i trasportatori. Ecco il perché della scelta che, occorre ricordare a tutti, non è stata fatta da qualche associazione di categoria ma dalle tre basi Ilva nelle quali le forme di pretesta erano più sentite. Se avessero deciso di proseguire e marciare su Roma nessuno avrebbe potuto fare altro che accettare la decisione degli autotrasportatori che hanno scelto di dar vita a forme spontanee di protesta e le federazioni li avrebbero sostenute. Infine ricordo che il presidente Renzi,il sottosegretario Del Rio e lo stesso ministro Lupi hanno annunciato con comunicati quello che intendono portare avanti. Se non sarà così faranno una pessima figura di fronte a tutti gli italiani e non solo ai trasportatori. Occorre ricordare che la decisione, che era stata presa di protestare a Roma, è stata dagli operatori solo sospesa. Quini non è mutato molto. Dare il tempo di inserire le modifiche annunciate non ritengo sia sbagliato, sapendo di poter avere il tempo di attuare ciò che è stato sospeso. IL mio è stato un commento, dunque, su una scelta che la categoria, nella sua autonomia ha fatto. Null’altro.

  6. Presidente Uggè, dica la verità: pensa veramente che a questi signori gliene fregi qualcosa di fare una figuraccia. Stiamo parlando di un presidente del Consiglio che ha usato l’aereo di Stato per andare a sciare in Valle d’Aosta (mentre il presidente della repubblica Mattarella ha preso un volo di linea per andare a Palermo a fare cose ben più serie importanti. E da queste cose che si misura una persona.

  7. So non dovesse ripartire la protesta vorrebbe dire solo una cosa: che siamo una categoria di imbecilli masochisti a cui piace godere quando ci fanno del male.

  8. I politici italiani hanno una sola immensa fortuna: hanno un popolo di imbecilli che continua a credere alle idiozie che raccontano. Rebnzi è bravissimo ma Il ministro Lupi non è da meno. Quante volte ci siamo detti che il mondo dell’autotrasporto, se si ferma, compatto, anche per due o tre mesi,se necessario, è in grado di mandare a casa tutta questa casta politica? Cosa aspettiamo? per adesso stiamo vedendo morire le aziende dei concorrenti e, da gran figli di buona donna quali siamo spesso, possiamo anche strafottercene. ma di questo passo fra pochissimo toccherà a noi . E potremo solo dare la colpa a noi stessi per non aver dimostrato di avere cervello,intelligenza e coraggio MANDANDO A CASA QUESTI INCAPACI!!!!!!

  9. Va tutto bene, ma non spacciamo i trasportatori che hanno continuato a lavorare per l’Ilva per dei buoni samaritani. Probabilmente l’hanno fatto perché non avevano nessun altro lavoro in vista e sarebbero stati costretti a tenere i camion fermi. Così almeno hanno fatturato e, prima o poi, i soldi li prenderanno…..

  10. Chiederei a Mauro se è disposto a lavorare per me dietro la promessa che “prima o poi i soldi li prenderà”. Sono sicuro che dichiarerà la sua disponibilità. Ma secondo lui chi vende il gasolio, gli istituti previdenziali, gli uffici Iva e quelli delle imposte e infine i lavoratori accettano un simile ragionamento? Lo sa il signor Mauro che l’Ilva ha incassato i corrispettivi dei servizi di trasporto in quanto ha venduto il prodotto franco partenza ma non ha girato alle imprese di autotrasporto quanto introitato? Lo sa il signor Mauro che questa situazione ha come connivente il Governo? Fino a quando la gestione era privata i servizi di trasporto venivano pagati i ritardi sono iniziati con i commissari nominati dal Governo. Ecco perché oggi non può chiamarsi fuori il Governo da collaborare nella ricerca di una soluzione. La sua concezione sul fatturato mi pare per lo meno un po’ azzardata. Il fatturato senza il corrispettivo serve solo ad aumentare i debiti e i crediti, che se non sono coperti producono una sola cosa: il fallimento. Rifletta signor Mauro, prima di fare delle affermazioni che rasentano il ridicolo o sono delle sciocche provocazioni.

  11. Vanno messi on line davvero tutti i commenti? Anche quelli idioti come quello scritto da Mauro? Adesso la colpa non è di un Governo che non sa far rispettare i diritti elementari del vivere civile, non è dei grandi commissari chiamati al capezzale di un cadavere come l’Ilva sul quale chissà quanti hanno mangiato e che non sanno da che parte girarsi, non è di chi vende i prodotti Ilva compreso il trasporto, intasca, e poi fa sparire i quattrini in tasca…. No, la colpa è di gente a cui viene chiesto un lavoro e poi non lo paga. Di gente che ha sempre fatto il camionista e adesso, dalla sera alla mattina, con milioni di disoccupati, dovrebbe estrarre dal cilindro magico un nuovo lavoro, magari superpagato e non a 180 giorni, ma il mese prima che abbiano emesso fattura…. Anticipato, sulla fiducia. Mauro, non scrivere idiozie, stradafacendo, non pubblicategliele…..

  12. I commenti non vanno pubblicati per forza, tant’è che ne abbiamo buttati nel cestino a centinaia infarciti di parolacce, volgarità, insulti, privi di alcun senso. In presenza di questi “requisiti” siamo ben felici di cestinare (sperando che gli autori si stanchino); in loro assenza, invece, preferiamo dare spazio a tutti. Anche a signori, come Mauro, del cui commento non condividiamo neanche una sola parola e che, a nostro modesto avviso, ha perso un’ottima occasione per starsene zitto. Scelta che gli avrebbe probabilmente evitato di fare agli occhi dei più nel migliore dei casi la figura del provocatore e, nel peggiore, del perfetto idiota.

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