L’Europa non è uguale per tutti: Brennero vietato ai camion italiani 81 ore a settimana su 168

“Sull’autostrada del Brennero i camion possono viaggiare solamente per 87 ore settimanali mentre per le restanti 81 sono costretti a stare fermi, bloccati  da divieti che il Governo dell”Unione europea incredibilmente non vieta a sua volta intervenendo, dopo mesi di denunce da parte dell’Italia,  per porre fine a una situazione assurda che sta penalizzando un suo Paese membro. Una situazione che appare ancora più incredibile se paragonata a quanto accade altrove, praticamente  in tutto  il resto d’Italia,  dove le  ore settimanali in cui i mezzi pesanti possono regolarmente viaggiare sono 154 su 168. Una realtà assurda e incredibile ma soprattutto non più tollerabile se si considera che ai divieti orari si sommano quelli merceologici, aggiungendo  danno al danno. La situazione al Brennero, giustamente inserita fra le priorità del settore affrontate  durante  il Convegno di Confcommercio Conftrasporto organizzato  a Roma, con la presenza del ministro Matteo Salvini e del vice ministro Edoardo Rixi, va risolta. Subito e in modo radicale. Non è più possibile che  nei fine settimana esportare le nostre merci in Europa sia diventato praticamente impossibile, con una situazione che vede  dal venerdì alle 22  fino a lunedì mattina alle 5  la possibilità di circolare solo dalle 5 alle 7  del sabato mattina . Una bella presa in giro”. A scagliarsi contro i divieti al Brennero è Sergio Piardi, presidente di Fai Brescia, che al Convegno  “Le sfide per la crescita: il futuro dei trasporti e della logistica tra la svolta sostenibile e nuove tasse all’orizzonte”,  ospitato mercoledì 25 gennaio nell’auditorium della sede di Confcommercio in piazza Gioacchino Belli, non si è perso un solo istante degli interventi. A partire proprio da quello sul  “caso Brennero”  portato a più riprese  sul banco degli  imputati ( e condannato senza appello)  da diversi relatori: dal  segretario nazionale di Conftrasporto Pasquale Russo al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini che ha chiesto alla commissione europea dei trasporti di aprire una procedura d’infrazione contro l’Austria per la massa di divieti che, ha affermato,  “mascherano solo  una concorrenza sleale”. Parole “apprezzate” dal presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, che ha però invitato la politica a passare dalle parole ai fatti, stanco di “lettere che non servono a nulla. “A brigante rispondiamo  con un brigante e mezzo,  istituiamo punti di controllo per i mezzi che provengono dall’Austria “, ha affermato Paolo Uggè lasciando chiaramente intendere che la misura è colma, e che il livello massimo della pazienza e stato superato. Spalancando la strada a possibili reazioni non più solo  istituzionali e diplomatiche per protestare contro un caso, quello del valico del Brennero vietato ai camion e alle merci made in Italy che  rappresenta la prova più inconfutabile del fatto che l’Europa non è uguale per tutti.