Il grazie di Salvini ai trasportatori “che vivono di duro lavoro e non di reddito di cittadinanza”

Una prima ondata di applausi se l’è guadagnata  ringraziando  “i tantissimi imprenditori che hanno deciso di essere qui oggi sacrificando una giornata di lavoro e dunque una parte di fatturato anche perché suppongo  che tra di voi non ci siano persone che percepiscono il reddito di cittadinanza”; una seconda se l’è assicurata invece   “ assicurando che, “di persone che lo percepiranno, c’è ne saranno sempre meno”. Ma Matteo Salvini, neo ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ospite del convegno il Convegno di Conftrasporto-Confcommercio intitolato “Le sfide per la crescita: il futuro dei trasporti e della logistica tra la svolta sostenibile e nuove tasse all’orizzonte”,  di applausi convinti da parte della categoria se ne è assicurati diversi altri durante il suo intervento. Per esempio schierandosi al fianco degli autotrasportatori nella battaglia contro i divieti imposti unilateralmente dall’Austria sul transito dei camion italiani al Brennero, definendo i divieti “concorrenza sleale” e soprattutto annunciando di aver ufficialmente “scritto alla presidenza della commissione europea chiedendo una procedura d’infrazione nei confronti dell’Austria”, Continua a leggere

L’esame per guidare i camion? “Io segretario nazionale laureato non riuscirei a superarlo”

“Io sono laureato ma se oggi dovessi sostenere l’esame per ottenere la Cqc, la Carta di qualificazione del conducente, confesso  che  con ogni probabilità verrei bocciato. E poi che senso ha che una persona che per guidare un mezzo per trasportare merci deve già sostenere l’esame per la patente C o E debba poi sostenere un altro esame: la Cqc va abolita”. Ad affermarlo, dal palco dell’aula congressi della sede romana di Confcommercio che ha ospitato il Convegno di Conftrasporto-Confcommercio intitolato “Le sfide per la crescita: il futuro dei trasporti e della logistica tra la svolta sostenibile e nuove tasse all’orizzonte è stato il segretario nazionale di Conftrasporto, Pasquale Russo, che per contrastare la carenza di nuovi giovani conducenti di mezzi pesanti si è anche detto favorevole a un “avvicinamento” alla professione di camionista dei giovani fin da subito dopo il conseguimento del diploma, a 19 anni, abbassando dunque la soglia dei 21 anni fissata come età minima in Italia per poter ottenere una patente di guida professionale. Continua a leggere