Italia e Germania alleate nella “guerra” contro l’Austria per i divieti ai tir al Brennero

Nella grande guerra l’Italia ha combattuto contro le “nemiche” Austria e Germania. Oggi, nella “battaglia” per liberare il valico del Brennero dai limiti alla circolazione dei camion italiani diretti, con i loro carichi di merci, in tutta Europa,   l’Italia si ritrova invece alleata della Germania contro l’Austria. Un’alleanza sancita dalla nascita del  Coordinamento del Brennero, che punta  proprio a coinvolgere  le attività di trasporto della Germania, penalizzate come quelle italiane dal contingentamento dei Tir voluto dall’Austria, contro i divieti imposti dal Tirolo e mai realmente contrastati dall’Unione europea alla quale nei giorni scorsi il ministro delle infrastrutture e dei trasporti italiano, Matteo Salvini, ha chiesto di aprire una proceduta d’infrazione. Il nuovo “patto italo tedesco” è stato annunciato a Verona nel corso dell’assemblea provinciale della Fai,  la Federazione degli autotrasportatori , italiani, con i rappresentanti delle imprese del territorio che hanno chiesto a gran voce l’immediata abolizione dei  divieti notturni imposti dall’Austria lungo l’asse del Brennero, primo passo di un percorso destinato a far rispettare la libera circolazione delle merci in area Shengen. Un passo decisivo per impedire che proprio il neonato coordinamento, che  si riunirà prossimamente, possa immediatamente passare dalle parole ai fatti assumendo, come ha tuonato dal palco il presidente nazionale di Conftrasporto Paolo Uggé “ iniziative di protesta, anche eclatanti, adeguate alla situazione”. “Lo stop notturno ai Tir dalle 22 alle 5 (senza contare gli altri divieti disposti dall’Austria) rallenta l’arrivo della merce nei negozi, con danno all’attività commerciale e al Made in Italy “, ha aggiunto Alessio Sorio, segretario di Fai Verona parlando alla sala gremita di imprenditori ma anche di esponenti del mondo politico (dall’europarlamentare Paolo Borchia, membro della Commissione trasporti europea a  Flavio Tosi, vicepresidente della  Commissione tasporti della Camera, Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto,e  David Di Michele, vicepresidente della Provincia di Verona) e a rappresentanti della  “Fai”di altre aree particolarmente penalizzate dal “caso Brennero” (primi fra tutti i presidenti di , Fai Trento-Bolzano Andrea Pellegrini, e di Fai Brescia Sergio Piardi), “ e finché non ci sarà il raddoppio della ferrovia del Brennero, l’alternativa su rotaia sarà sempre e solo un’idea”. Una situazione insostenibile, quella sull’asse del Brennero che, per di più, rischia di aggravarsi ulteriormente, considerato che, come ha sottolineato sempre Alessio Sorio, “a breve alle limitazioni ai Tir si sommerà la riduzione stradale a un’unica corsia per l’imminente ristrutturazione del ponte austriaco di Lueg. E allora  sarà il caos”. Un disastro che il nuovo asse pubblico-privato del  Coordinamento del Brennero è chiamato a scongiurare “ mettendo in campo tutte le forze perché l’Europa intervenga in modo deciso sull’Austria”.

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