Ebitral, così i camionisti hanno imparato a non perdere per strada un sacco di soldi

C’è chi si sarebbe mangiato le mani  per aver  scoperto, solo dopo anni, che avrebbe potuto godere di buoni per pagare il rifornimento del carburante, per fare la spesa al supermercato, per saldare la parcella del medico specialista, e molto altro ancora, e di aver letteralmente buttato via così centinaia di euro; c’è chi  invece, appena saputo dell’opportunità, si è immediatamente precipitato (o più spesso, poco pratico di computer e piattaforme,  ha “inviato” moglie o figli) per saperne di più, per essere aiutato a capire come “funziona”. E, ancora, c’è chi, sedutosi di fronte a uno dei rappresentanti sindacali responsabili dell’ “area welfare” dell’Ebitral (l’Ente bilaterale trasporti e logistica nato dalla volontà della Fai, Federazione autotrasportatori italiani, di Bergamo e delle organizzazioni sindacali Filt – Cgil, Fit – Cisl e Uiltrasporti di Bergamo di creare un osservatorio permanente per analizzare e risolvere eventuali problemi economici e sociali del settore), ha scoperto che i suoi benefit venivano regolarmente utilizzati, a sua insaputa, da qualcun altro….. Sono questi i principali “identikit” dei lavoratori del mondo dell’autotrasporto e della logistica che, terminate le ferie estive e riaperto lo “sportello”, hanno ripreso a presentarsi  nella sede dell’Ebitral di via Portico 15 a Orio al Serio, nella stessa palazzina che ospita la Fai Bergamo, per poter godere dei benefit che l’ente ha messo a disposizione  con diverse opportunità di utilizzo: dal pagamento del pieno d benzina o della borsa spesa, al saldo delle  visite specialistiche o dell’acquisto di nuovi occhiali da vista, fino al pagamento dei libri di studio dei figli e ad altro ancora, come per esempio l’acquisto di articoli tecnologici, profumi libri, cofanetti regalo, ingressi in terme, parchi divertimento, cinema, abbonamenti a riviste digitali… . “Autisti dipendenti di imprese di autotrasporto associate alla Fai, ma molto più spesso l”rappresentati” da loro parenti per l’impossibilità, stando al volante tutto il giorno, di venire personalmente, che utilizzano questa opportunità offerta ormai da anni ma spesso rimasta incredibilmente poco utilizzata, come testimoniano i numeri del passato: praticamente solo la metà delle risorse utilizzate, mentre oggi siamo arrivati a un “consumo” dell’87 per cento dei “buoni” disponibili e contiamo di arrivare al 100 per cento”, spiega Renato Lorenzi (nella foto mentre offre la propria consulenza alla moglie di un autista),  rappresentante della Cisl che si alterna con un “collega” della Cgil, il lunedì e il martedì, alla scrivania dello sportello in attesa che alla “squadra” si aggiunga a breve anche un rappresentante Uil per offrire il servizio anche il mercoledì. “I conducenti che si presentano personalmente allo sportello hanno  un’età media di 55 anni e chiedono d’essere “guidati” nell’utilizzo della piattaforma (clicca qui per scoprire cosa offre), mentre i colleghi più giovani si “arrangiano” da casa e al massimo fanno un colpo di telefono per verificare se è tutto ok”, prosegue Renato Lorenzi. “E la stessa cosa avviene per le mogli, che vengono di persona, mentre figlie e figli necessitano solo di una consulenza “on line”. Cosa ha fatto aumentare le richieste? Una conoscenza sempre più diffusa dell’esistenza del welfare di Ebrital ma anche una diffusione più capillare dei negozi, degli ambulatori, convenzionati, oltre 150 a oggi, con la possibilità per moltissimi di averli vicino a casa, mentre all’inizio, con meno convenzioni, utilizzare i benefit diventava più scomodo. La graduatoria dei “buoni più usati”? In testa ci sono quelli per fare rifornimento, seguiti dalla spesa al supermercato e dall’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda invece la “crescita” delle “categorie” convenzionate stiamo registrando un sensibile aumento di studi medici. E l’obiettivo è quello di aumentare sempre più  i numeri ma anche la “proposta” con nuove possibili convenzioni e con l’invito a chi volesse “candidarsi” di contattare la sede dell’Ebitral. Una semplice telefonata che consigliamo di fare anche a chi volesse solo accertarsi di non essere “usato” da qualcun altro: come successo a due lavoratori, uno dei quali si è presentato per registrarsi salvo scoprire d’essere già attivo. E attivissimo era soprattutto il figlio che a sua insaputa pagava regolarmente la benzina  con il quarcode o il vaucher di papà….. In quel caso almeno è stato usato in famiglia, mentre nel secondo ad approfittarsi dei benefit era un collega. Rischi del mestiere, come si dice…. E a proposito di rischi: fra i progetti sul tavolo c’è anche quello di una polizza vita aggiuntiva….”. Per saperne di più lo sportello è aperto lunedì e martedì ( e a breve  anche il mercoledì) dalle 14 alle 17.30. Info: pagina ebitral.welfare.it,tel,035 533119; e mail a  segreteria@ebitral.it. 

 

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