Le aziende di autotrasporto senza camion aumentano. E l’Albo continua a non cancellarle

Come ogni trimestre l’Albo degli autotrasportatori ha pubblicato i dati relativi alle imprese iscritte.  Una sfilza di numeri (che indicano, per esempio, al 30 giugno 2023 parliamo 103.540 imprese, di cui 101.722 attive e 1.818 sospese, aumentate del 2 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) fra cui alcuni, in particolare, hanno catturato l’attenzione di Cinzia Franchini, presidentessa di Ruote Libere, associazione autonoma di imprenditori dell’autotrasporto: i numeri che certificano l’aumento delle imprese iscritte senza veicoli che sono passate da 18.140 del 2022 a 19.204 del 2023, con un  aumento in 12 mesi del 6 per cento Dati. che hanno immediatamente spinto  l’esponente dell’associazione di categoria dell’autotrasporto a denunciare “una distorsione che contravviene a quello che la stessa normativa dispone” ma soprattutto perché “non solo non venga arginata, ma viceversa risulti in aumento.  E’ evidente come le imprese iscritte all’Albo senza essere in possesso di almeno un veicolo si limitino a fare una attività di intermediazione acquisendo commesse e vendendo trasporti ad altre aziende trattenendo una parte del compenso”, sottolinea la presidentessa di Ruote Libere in un comunicato in cui chiede un immediato intervento, contro questo “meccanismo inaccettabile”   allo stesso ministro dell’autotrasporto, Matteo Salvini,  nella sua  veste di garante dell’Albo. Ma  c’è un ulteriore paradosso all’interno di una realtà già di per sé fuori dalle regole”, aggiunge Cinzia Franchini: “l’Albo infatti proprio in questi giorni si è vantato di avere eseguito verifiche di regolarità su oltre 30mila imprese. Anche associati di Ruote Libere sono stati oggetto di questa attività ispettiva peraltro, in molti casi, del tutto superflua rispetto a quanto desumibile da una semplice visura camerale. Ebbene, perché l’Albo si concentra su tali azioni e poi dimentica colpevolmente di cancellare le imprese senza mezzi? A questa domanda a oggi nonostante il passare degli anni, troppi, non abbiamo ancora ricevuto una risposta”. 

6 risposte a “Le aziende di autotrasporto senza camion aumentano. E l’Albo continua a non cancellarle

  1. Questo tema ricorre da decenni. Mi chiedo come mai non abbia ancora trovato soluzione. I professionisti del settore hanno il dovere di pagare la quota di iscrizione all’Albo. Lo stesso dovrebbe garantire l’attendibilità degli iscritti. Giusto l’8 settembre di 80 anni fa veniva comunicato l’armistizio che ha cercato di porre fine alla II guerra mondiale. Gli imprenditori hanno bisogno di un armistizio con la burocrazia… diversamente la vedremo sempre nemica. Le associazioni di categoria sono deputate a svolgere questo compito. Auguriamoci che affrettino i tempi.

  2. Complimenti a Cinzia Franchini, esperta del settore che analizza e critica le vere problematiche, senza perdersi in tavoli e annunci propagandistici. Purtroppo fa comodo a troppi avere intermediari inutili indebolendo il settore. Quando a breve avranno letteralmente i mezzi fermi, e capiranno che e il decreto flussi non e’ la soluzione, sanno dove tirare fuori i margini per pagare condizioni migliori di lavoro. Per tutti, aziende e dipendenti.

  3. Finché lasceremo che realtà come l’Albo continuino a esistere solo per “facciata” , per dare un ruolo, visibilità e soldi a qualcuno tanto per il gusto di buttarne via un altro po’, continueremo ad avere migliaia di imprese che lavorano senza avere neanche un camion… Cambiano gli attori la lo spettacolo è sempre quello: tristissimo, sconcertante, incomprensibile. Ma con milioni di idioti che continuano a pagare di tasca priopria per assistervi senza il coraggio di lanciare uova marce e pomodori come si faceva nei bei tempi andati quando la rappresentazione faceva schifo ….

  4. Il fatto che queste cose le dica una signora che rappresenta un’associazione minore mentre le “grandi” stanno zitte e mute non vi dice nulla?

  5. Comitato centrale albo, Ram e Deloitte (si, quelli che controllano i documenti superbonus x le banche) hanno condotto le verifiche. Immagino vi sia un report. Possiamo vederlo, please?

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