I centri mobili per controllare se i camion sono pericolosi? Marciscono nei depositi

“E’ indispensabile che nel nuovo codice della strada si riprendano, in ogni regione, i controlli con i Centri mobili di revisione, strumenti preziosissimi sul piano della sicurezza stradale, attualmente inutilizzati”. A chiederlo, all’indomani dell’incidente stradale avvenuto sull’autostrada A8 Varese-Milano all’altezza di Lainate dove un camion dopo aver cambiato corsia ha travolto un’auto e successivamente una barriera in cemento, è il presidente della Fai (Federazione degli autotrasportatori italiani) Paolo Uggè che invita il Governo italiano di dire “basta ai proclami e di fare qualcosa di concreto e importante per la sicurezza stradale”. “Questo e altri gravi episodi rilanciano l’esigenza, più volte segnalata dalla Fai-Conftrasporto, del coinvolgimento delle autorità nel far rispettare leggi che in realtà sono molto chiare”, denuncia Paolo Uggé chiedendo controlli, controlli e ancora controlli: “per verificare le condizizioni dei mezzi in circolazione, se i conducenti abbiano effettuato le ore di riposo previste, quali disposizioni (a volte pressanti) abbiano ricevuto per la consegna delle merci” . E ancora per scoprire “se la revisioni dei mezzi è stata effettuata, considerate le carenze, più volte segnalate, nelle revisioni ai mezzi pesanti, dovute (anche) all’inefficienza dei centri preposti. Nel caso dell’incidente sulla A8 “c’è da chiedersi, per esempio”, prosegue Paolo Uggé, “, in in quale stato fosse quella gomma camion, considerato che secondo una prima ipotesi avrebbe sbandato in seguito allo scoppio di uno pneumatico”. La principale strada verso la sicurezza, secondo Paolo Uggè, passa insomma attraverso i controlli (“da farsi anche sui tempi di pagamento, di sosta, di attesa al carico-scarico della merce, tutti elementi che secondo Fai-Conftrasporto si riflettono sull’attività di guida e sulle condizioni dei conducenti farcendo semplicemente rispettare le regole che già esistono, con uno specifico decreto legislativo e il codice della strada che prevedono, per esempio, che in caso di incidenti con decessi o feriti gravi, vengano valutate le responsabilità di tutti i componenti la filiera, attraverso la responsabilità condivisa: sarebbe utile che il ministero ne verificasse l’applicazione”. Come sarebbero utili i controlli “che continuamente vengono richiesti ma che la politica continua a non garantire ai cittadini, preferendo i proclami. Controlli da fare anche attraverso i centri mobili di revisione che lo Stato ha acquistato, con i soldi dei cittadini, per poi lasciarli ad arrugginire in qualche deposito….

Una risposta a “I centri mobili per controllare se i camion sono pericolosi? Marciscono nei depositi

  1. Dopo gli anni di arresti, specie in Lombardia, nelle motorizzazioni ci sono stati ritardi continui nelle revisioni regolari con gravi problemi e danni per le aziende, specie per quelle che fanno l’estero in quanto i permessi momentanei non sono validi. E il problema secondo Ugge’ sono i rimorchi della revisione mobile? Quei rimorchi sono solo una perdita di soldi e tempi, in quanto in trenta minuti a fatica ne fa un paio. Quel mezzo arrivava dalla Svizzera, che se Ugge’ avesse una volta viaggiato saprebbe che li ci sono. I piazzali officina con tanto di buca e ponte. E’ estate, le gomme scoppiano, purtroppo. I controlli vanno fatti nelle aziende, nelle strade, sui confini e ai porti. Poi se li si riscontrano gravi irregolarita’, ritiri il libretto e lo mandi in motorizzazione. Perche’ invece non ci parla dell’infrazione europa che ha avuto l’Italia da parte della comunita’ europea sulla norma del distacco? Perche’ fa comodo a troppe aziende avere personale sottopagato? Eppure per quello i controlli sarebbero molto semplici…

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