Adecco e Alis, dalla loro unione nasceranno migliaia di nuovi conducenti di mezzi pesanti?

Da una parte un’associazione, Alis, uno dei più importanti punti di riferimento per il mondo dei trasporti e della logistica, in prima linea nel guidare il settore verso il futuro (soprattutto quello più sostenibile) partendo dalla ricerca di una soluzione a uno dei principali problemi, ovvero la mancanza di nuovi conducenti di mezzi pesanti. Dall’altra una società, Adecco Italia, prima agenzia per il lavoro in Italia, che, come si legge nella sua presentazione on line, è stata creata per contribuire “ogni giorno all’incontro tra domanda e offerta di lavoro, con un’attività d’intermediazione polifunzionale non solo lavoro in somministrazione a tempo determinato, ma anche lavoro in somministrazione a tempo indeterminato”, rispondendo “alle esigenze di tutela, garanzia e continuità professionale dei lavoratori” e soddisfacendo “il bisogno di trasformazione e competenze espresse dalle realtà aziendali in un mondo del lavoro in continua trasformazione”, non solo “attraverso ricerca e selezione”, ma anche , “formazione e outplacement”. Come non sognare che le loro strade potessero incrociarsi per “aprire una nuova via” nella ricerca di nuovi e sempre più preparati professionisti della guida di mezzi pesanti? Un sogno diventato realtà grazie all’adesione ad Alis, come socio consigliere, proprio di Adecco Italia. Un nuovo “ingresso” che consentirà di “avviare una nuova sinergia e di confrontarci per individuare le priorità del mercato del lavoro, partendo dalle professionalità e competenze richieste nel nostro settore del trasporto e della logistica, così come in tutte le aree di interesse delle aziende associate”, come ha commentato il presidente di Alis  Guido Grimaldi che si è detto orgoglioso dell’adesione all’associazione di una società che “ sviluppa e valorizza il capitale umano, in continua crescita, e che conta oggi più di 2.000 professionisti e oltre 300 filiali in tutto il territorio nazionale. Grazie alla consolidata esperienza nell’ambito delle risorse umane e nella creazione di valore aziendale in ogni settore del mercato del lavoro”, ha aggiunto Guido Grimaldi , “Adecco rappresenta senz’altro un interlocutore strategico per tutto il cluster, in virtù dei grandi risultati ottenuti nella formazione nonché della professionalità messa in campo con il chiaro obiettivo, condiviso pienamente anche tra i pilastri della nostra mission associativa, di creare occupazione specialmente giovanile, contribuendo ogni giorno all’incontro tra domanda ed offerta di lavoro attraverso una mirata attività di ricerca e selezione, formazione e outplacement”. “La logistica è un settore trainante nel nostro Paese, che da tempo manifesta un’ampia domanda in termini di professionalità e lavoratori”, ha aggiunto parlando a nome di Adecco  Italia Alessandra Tapella, responsabile dell’area specializzazione, “e siamo molto felici di poter collaborare con Alis in qualità di soci consiglieri, per fornire il nostro supporto nella lotta al mismatch delle competenze tra domanda e offerta di lavoro e implementare iniziative di formazione che diano a ciascuno la possibilità di sviluppare le skill richieste dal mercato e crescere dal punto di vista professionale”.

2 risposte a “Adecco e Alis, dalla loro unione nasceranno migliaia di nuovi conducenti di mezzi pesanti?

  1. Se mai avessimo avuto un dubbio sul fatto che la professionalità dell’autista non e’ ne conosciuta ne riconosciuta, ce lo siamo tolti. Un’agenzia di lavoro interinale dovrebbe sopperire alla mancanza di autisti professionisti…con chi? Con stagionali e occiasionali? Assurdo sentire ancora queste finte soluzioni. Poi devo capire, i soldi per pagare gli autisti il dovuto non ci sono, ma per pagare la mediazione di un’agenzia si? Comunque andate avanti così, complimenti, quando scoppiera’ davvero l’emergenza autisti spero per voi che ci siano i camion a guida autonoma.

  2. Questa volta debbo convenire che Alessandro ha sollevato una questione azzeccata. Esiste chi opera, magari sbagliando, ma per l’interesse collettivo e chi si muove per i propri obiettivi aziendali.

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