Patente falsa, ma anche Cqc e carta d’identità: camionista condannato a un anno e mezzo

Quando gli agenti della Polizia Stradale di Bolzano che l’avevano fermato per un controllo gli hanno chiesto come si fosse procurato la patente, la carta di qualificazione e addirittura la carta d’identità, spiegandogli che di li a poco l’esperto al quale erano stati inviati avrebbe confermato che si trattava di falsi, smascherando il suo castello di bugie, l’autista del camion si è sentito perso e ha confessato: i documenti li aveva acquistati in rete dopo aver trovato un venditore su facebook. Una confessione alla quale ha immediatamente fatto seguito l’arresto, con le accuse di falsità materiale, possesso di documenti di identificazione falsi e guida senza patente, reati per i quali l’autista, il giorno successivo è stato processato per direttissima Continua a leggere



Quattro camionisti uccisi da malori al volante in una settimana: solo il caso ha evitato delle stragi

Chi guida su strade e autostrade un tir, mezzo capace di pesare decine di tonnellate e di rappresentare, dunque, in caso d’incidente,  un pericolo proporzionale alle sue dimensioni, al suo peso, non dovrebbe essere solo un “professionista del volante”, capace di reagire da “campione del volante”  a un’emergeza, ma dovrebbe essere anche un professionista in ottima salute, controllato clinicamente in modo da non rischiare di avere malori alla guida che potrebbero trasformarsi in salti di corsia o tamponamenti capaci di provocare autentiche stragi. Ma è davvero così? In circolazione ci sono davvero camionisti che “stanno bene” e le cui condizioni di salute rappresentano, insieme all’esperienza, la prima garanzia di sicurezza? Domande che sorgono spontanee alla luce di una tragica sequenza di malori avvenuti nelle cabine di guida di mezzi pesanti, con quattro camionisti morti nello spazio di appena cinque giorni. Continua a leggere