Patente falsa, ma anche Cqc e carta d’identità: camionista condannato a un anno e mezzo

Quando gli agenti della Polizia Stradale di Bolzano che l’avevano fermato per un controllo gli hanno chiesto come si fosse procurato la patente, la carta di qualificazione e addirittura la carta d’identità, spiegandogli che di li a poco l’esperto al quale erano stati inviati avrebbe confermato che si trattava di falsi, smascherando il suo castello di bugie, l’autista del camion si è sentito perso e ha confessato: i documenti li aveva acquistati in rete dopo aver trovato un venditore su facebook. Una confessione alla quale ha immediatamente fatto seguito l’arresto, con le accuse di falsità materiale, possesso di documenti di identificazione falsi e guida senza patente, reati per i quali l’autista, il giorno successivo è stato processato per direttissima e condannato a un anno e mezzo di reclusione, mentre il veicolo che guidava è stato sottoposto a fermo amministrativo. L’episodio, avvenuto durante un controllo di routine sull’autostrada A22 del Brennero, conferma, una volta di più, l’assoluta facilità con cui è possibile procurarsi in rete documenti falsi e, per di più, falsificati molto bene come hanno confermato gli esperti, nonostante i bassissimi costi: l’acquisto di patenti e Cqc su Facebook che avviene alla luce del sole, anche perché i siti che li propongono affermando che ciò avviene per fini “didattici”, e che crescendo a dismisura può costare solo poche decine di euro. Comprensivi di spedizione a domicilio dei documenti di qualsiasi Paese europeo stampati dai “falsari” utilizzando i dati e le foto spediti dal cliente sempre in rete.

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