Una moratoria di tasse e contributi per chi lavora nei settori maggiormente coinvolti dalla crisi come turismo, logistica, trasporti, cultura. Ad annunciare che ilGoverno sta lavorando al progetto,“dialogando con la Banca d’Italia e immaginando forme di garanzia pubblica che aiutino il sistema bancario a sostenere nel migliore dei modi possibili questo intervento”, è Antonio Misiani vice ministro all’Economia intervistato da Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24, spiegando che è allo studio “una parziale garanzia pubblica per assistere questa moratoria”. Continua a leggere
Archivio mensile:Marzo 2020
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Il ministro De Micheli: “Il decreto del governo non vieta alle merci di entrare nelle zone rosse”!
Il decreto del governo non vieta alle merci di passare, permette anche alle persone di attraversare le zone a rischio per ragioni di lavoro, necessità e salute. Tocca però alle Regioni con delle ordinanze di rendere operative le disposizioni del governo. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture d dei Trasporti Paola De Micheli. Continua a leggere
Consentire ai camionisti di stare in cabina? Un’opportunità che qualcuno non ha capito
Una semplice proposta (peraltro assolutamente condivisibile e condivisa infatti da molti ndr) , per creare la possibilità per i conducenti di camion di decidere di restare nella cabina del mezzo una volta raggiunto il luogo di scarico delle merci, per offrire una tutela in più ai camionisti contro il rischio di contagio da Coronavirus (oltre che di altre persone). Nessun obbligo o tantomeno segregazione: un’opportunità in più offerta a conducenti e committenti. Peccato che nonostante l’assoluta chiarezza della cosa qualcuno abbia preso spunto dalla proposta lanciata da presidente di Conftrasporto e Confcommercio, Paolo Uggè, per scatenarsi in commenti a volte demenziali, in alcuni casi tanto offensivi quanto chiaramente strumentali. Commenti ai quali Paolo Uggé ha comunque deciso di rispondere con l’intervento che pubblichiamo. Continua a leggere
I camion possono circolare, anzi no. “Qualcuno dica in modo chiaro cosa devono fare”
“Quello dei trasporti e della logistica è un settore che permette agli italiani di vivere, mangiare. Da giorni chiediamo norme semplici e chiare, ma il clima è ancora di confusione. Ci dobbiamo muovere tra norme contraddittorie e talvolta in contrasto tra loro. Chiediamo di superare ogni incongruenza tra le regolamentazioni introdotte, oggi, a livello nazionale e regionale, per garantire concretamente, e non solo nei commi del Decreto del presidente del consiglio dei ministri, la circolazione delle merci e delle persone a loro servizio anche nelle zone rosse”. Continua a leggere
Camion elettrici per la consegna delle merci in città: al via il test che dirà se è davvero possibile
Un progetto pilota che rappresenta un importante passo avanti nella sperimentazione di soluzione elettrificate per il trasporto pesante. Così è stata definita la collaborazione fra Scania e il grossista norvegese Asko che sta utilizzando due veicoli elettrici a batteria per effettuare le proprie operazioni di trasporto a Oslo, in Norvegia. Continua a leggere
Trasporti: il virus è il colpo di grazia a un settore già infettato da burocrazia e malaviabilità
“Tra i settori economici strategici che stanno subendo più di altri i contraccolpi provocati dalla psicosi da Coronavirus che ha mandato in fibrillazione il Paese, figura anche il comparto dei trasporti merci, perché è l’anello di congiunzione tra tutte le attività. Se dovesse persistere questo blocco rischiamo la paralisi! L’autotrasporto è ormai stremato per la lunga crisi economica dal 2008 a oggi, per le difficoltà di una burocrazia sempre più pesante, per i problemi cronici dei collegamenti infrastrutturali, e adesso si è aggiunta anche questa grave emergenza! La complessità dei trasporti si traduce in tempi che si allungano, controlli più stringenti e complicazioni nella consegna delle merci! Non c’è dubbio che la salute dei cittadini debba essere posta davanti a tutto, ma se il delicato sistema della logistica e dei trasporti si inceppa, si ferma tutta l’economia, comprese le consegne degli alimentari”. Continua a leggere
Camion a idrogeno? Quello che poteva sembrare solo un sogno è pronto a viaggiare per strada
Far viaggiare tonnellate di merci su camion alimentati a idrogeno? Quello che solo poco tempo fa sembrava un sogno destinato ad avverarsi chissà quando si è trasformato in realtà grazie a quello che i responsabili di Scania hanno orgogliosamente definito “un progetto pilota unico nel suo genere”. Un progetto realizzato e che ha visto Asko, principale grossista norvegese di beni di largo consumo, e Scania, presentare quattro nuovi veicoli a gas idrogeno con propulsione elettrica pronti a svolgere le attività quotidiane del trasporto merci. Continua a leggere
I camionisti possono “trasportare” il virus? Uggé: “Non escano dalla cabina per prevenire i contagi”
Un camionista tedesco abbandona il proprio tir al Brennero e non prosegue il viaggio in Italia, verso Gorizia, perché spaventato dal Coronavirus. Un “caso” che rischia di “diffondersi” assegnando all’Italia il ruolo di “grande untore per il Coronavirus…. Eppure un antidoto a questo pericolo c’è ed è semplicissimo da preparare e “iniettare”: disporre una banalissima norma che imponga ai conducenti di un mezzo pesante, di non scendere dall’automezzo ma di far scaricare le merci e ddi ripartire senza essersi mosso dal volante, mettendosi in una sorta di autoisolamento in cabina, non entrando in contatto con nessuno. Un rimedio, frutto di quello che si chiama comunemente buonsenso, e che non richiede chissà quali “tavoli tecnici” chissà quante riunioni politiche, lanciata dagli studi del Tgcom 24 da Paolo Uggé, Continua a leggere
Depositi merci: se chi ci lavora vive nelle zone rosse e non può raggiungerli cosa succederà?
“Tra le imprese più colpite della filiera dei trasporti ci sono quelle della logistica, soprattutto nelle regioni della Lombardia e del Veneto. Ci sono siti di stoccaggio da cui dipende il funzionamento di tutta la filiera distributiva, che si trovano all’esterno delle zone rosse, e che, in ragione di questo, dovrebbero essere operativi, ma in diversi casi i dipendenti risiedono nelle zone rosse, dalle quali non possono uscire per recarsi al lavoro. Stiamo parlando di centinaia di lavoratori. Dire che quei depositi stanno lavorando a ranghi ridotti è un eufemismo: il tasso di assenteismo stimato è del 30-40 per cento”. A radiografare le pesantissime conseguenze dell’allarme Coronavirus sul mondo della logistica è Pasquale Russo, segretario generale di Conftrasporto, che nel giorno scelto dalla federazione per chiedere la cancellazione dei divieti al Brennero imposti dall’Austria, nonostante l’epidemia di polmonite (cliccate qui per leggere l’articolo) ha citato un chiaro esempio di come la psicosi stia dilagando: Continua a leggere
Contrordine compagni: le strade non vanno chiuse ma riaperte nonostante il Coronavirus
In un mondo in cui la parola d’ordine sembra diventata “chiudere”, “isolare”, per impedire che il Coronavirus possa propagarsi sempre più c’è chi va decisamente controcorrente e chiede invece che alcuni collegamenti chiusi vengano riaperti: sono i rappresentanti di Concommercio-Conftrasporto, sempre più allarmati dalla conseguenze economiche dell’epidemia di polmonite, che alla “richiesta” di chi pretenderebbe addirittura un “bollino antivirus” a garanzia delle merci caricate sui tir, hanno deciso di rispondere con un’altra richiesta: che l’Austria cancelli immediatamente i divieti alla libera circolazione di merci provenienti dall’Italia e dirette al mercato europeo. Continua a leggere
Conftrasporto: “La prima manovra da fare contro il Coronavirus? Un commissario straordinario”
La prima manovra da fare per contrastare l’epidemia di Coronavirus? Nominare un commissario straordinario che gestisca il problema, che faccia chiarezza evitando una pericolosissima disinformazione, impedendo che ci siano esponenti del Governo e delle amministrazioni locali che fanno affermazioni in contraddizione tra di loro. Una persona che possa coordinare il tutto evitando che venga invece alimentato l’allarmismo che sta contagiando il Paese che che minaccia di avere conseguenze gravissime sull’economia del nostro Paese”. Ad affermarlo, ospite in studio della trasmissione Dentro i fatti su Tgcom24, è stato il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggé, che ha fornito anche un esempio della “portata” dei danni: “In Valle Seriana, in provincia di Bergamo, dove proprio l’imbocco della valle potrebbe diventare prestissimo zona rossa, abbiamo aziende che rischiano di perdere 100mila euro al giorno, con dipendenti in cassa integrazione o licenziati”. Continua a leggere
Autista abbandona il Tir al Brennero. Uggé: “A farmi paura è il virus della disinformazione”
“I risultati della disinformazione e, in alcuni casi, di vere e proprie campagna di stampa, non hanno tardato ad arrivare. E sono risultati che rischiano di avere conseguenze drammatiche per la normale vita del Paese”. Così Paolo Uggè, vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio ha commentato l’ “ennesimo effetto collaterale assolutamente privo di logica di un problema sanitario che, indubbiamente esiste, ma che non è affatto di portata tale, come dimostrato proprio dai medici, da scatenare una vera e propria psicosi collettiva che invece si sta diffondendo in maniera ben più allarmante del virus e che sta impedendo la gente di usare la testa di riflettere prima di agire”.L’effetto collaterale” in questione al quale fa riferimento Paolo Uggé è la decisione di due autisti tedeschi in viaggio verso l’Italia per consegnare materiali a Gorizia per i lavori di sistemazione di una scuola, di rifiutarsi di proseguire il viaggio abbandonando il mezzo pesante al Brennero. Continua a leggere
Bimbi dimenticati in auto, partono le multe per i genitori che non hanno il seggiolino con allarme
Il 6 marzo entreranno in vigore le nuove sanzioni che puniranno i genitori di bambini con meno di 4 anni che non faranno uso dei dispositivi “anti abbandono” che rispettano tutte le condizioni di sicurezza. Sistemi che l’Italia ha reso obbligatori con anni di ritardo rispetto al primo paese al mondo a fare questa scelta: Israele. E proprio dall’esperienza israeliana è nato Continua a leggere
Coronavirus, serve subito un antidoto economico o a morire saranno migliaia di imprese
Non c’è alcun dubbio: l’epidemia da Coronavirus non poteva scegliere momento peggiore per propagarsi, colpendo un Paese le cui “difese immunitarie”, a livello economico, erano già compromesse, che nonostante le assicurazioni fornite dagli uomini di governo non si può certo affermare si trovi in una condizione esaltante. Molti dubbi ci sono invece su quanto potrà accadere ora, su quali “antidoti economico finanziari ” potrà contare l’Italia per guarire. L’Unione europea accetterà un disavanzo del 2,3- 2,4 per cento? E potremo rispettare la crescita preventivata dello 0,6 per cento o saremo più prossimi allo 0,1- 0,2? E, ancora: confermeremo (e se si con quali risorse?) l’incremento degli 80 euro sui salari bassi? Riusciremo a mantenere la norma relativa alla quota 100? Saremo costretti a rimodulare il reddito di cittadinanza? Gli interventi infrastrutturali annunciati se non saranno sostenuti dalla “cassa” non potranno essere mantenuti. Continua a leggere
Partite di calcio a porte chiuse ma in diretta in chiaro: così non si fa viaggiare il Coronavirus
Le partite di calcio? Farle giocare a porte chiuse è una strada per impedire che potenziali tifosi contagiati dal Coronavirus possano stare a contatto direttissimo, a pochi centimetri di distanza, da altri tifosi trasmettendo la polmonite. Ma c’è anche un’altra via per fare prevenzione: far trasmettere le partite in chiaro in modo in modo che milioni di tifosi restino a casa a guardarla: si otterrebbe così di far restare seduti comodamente sul divano fra le mura domestiche, davanti allo schermo, moltissime persone che non uscendo non rischierebbero di essere contagiate o, addirittura, di trasmettere il virus. Continua a leggere