Le imprese potranno licenziare gli autisti al volante drogati o ubriachi

Chi verrà trovato ubriaco o sotto gli effetti di stupefacenti mentre è alla guida di un tir o di un pullman, e per questo ha subito la sospensione di una patente professionale, potrà essere licenziato dal datore di lavoro. La decisione è stata presa dai membri della commissione Lavori pubblici del Senato, che stanno esaminando il ddl sulla sicurezza stradale. L’emendamento di modifica al Codice della strada non è l’unica novità: un secondo emendamento prevede infatti che chi si vede sospendere la patente normale, non possa aggirare il divieto guidando minicar o motocicli. I senatori della commissione, con voto bipartisan, hanno anche deciso di allungare il periodo di sospensione della patente, consentendo però l’utilizzo della propria autovettura per fasce orarie, sia per cause di lavoro, sia per cause sociali particolari, come trasportare una persona malata o disabile. Sono stati invece accantonati gli articoli più contestati, che riguardano il divieto di fumo in automobile e l’obbligo per i motociclisti di portare un abbigliamento adeguato, come il paraschiena o il casco integrale. Questi emendamenti, come altri ancora all’esame della commissione, saranno discussi e votati la prossima settimana, dopo un incontro con il ministro Matteoli. “L’emendamento approvato dalla commissione sulla possibilità di licenziare autisti sorpresi al volante drogati o ubriachi è un importantissimo passo verso la sicurezza stradale, un passo che la Conftrasporto da mesi chiedeva venisse adottato”, ha commentato Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto. “Tutti gli imprenditori seri del settore dell’autotrasporto non possono che applaudire questa scelta fatta dal Governo che sta dimostrando, con fatti concreti e non parole, di voler tutelare la vita di milioni di persone che ogni giorno percorrono strade e autostrade. Ringraziamo dunque il Governo, e in particolare il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino, ai quali in un recente passato – quando invece che offrire fatti concreti hanno invece offerto parole e promesse non mantenute – non abbiamo certo risparmiato pesanti critiche”

19 risposte a “Le imprese potranno licenziare gli autisti al volante drogati o ubriachi

  1. Caro presidente Uggé, chi ha buona memoria (e ricorda i tanti appelli che hai lanciato proprio dalle colonne di Stradafacendo Tg Com), può confermare che questo è anche un tuo successo e di Fai Conftrasporto. Continua su questa strada.

  2. Spero che ora l’iter parlamentare del Codice della strada non si prolunghi in maniera assurda e che l’approvazione definitiva dell’intero provvedimento arrivi prima delle vacanze estive in modo da salvaguardare la vita di migliaia di italiani che stanno sulle strade.
    Complimenti ai senatori della commissione Lavori pubblici e al sottosegretario Bartolomeo Giachino, finalmente politici che operano nell’interesse collettivo.

  3. Chiudiamo sempre la stalla quando i buoi sono scappati. Gli autisti ubriachi/drogati prima fanno gli incidenti poi gli tolgono la patente. Peccato che nelle stazioni di servizio autostradale si possano comprare bottiglie di vino, birra e via dicendo, spesso camuffati da souvenir (ho visto il centerbe dentro a una bottiglia souvenir di sughero, a 75°vol).

  4. X Luigi: il problema, secondo me, non sono il vino, la birra, gli alcolici. Il problema è l’uso sbagliato che si fa. Uno può comprarseli, anche all’autogrill, ma poi non deve bere prima di guidare. Se li compra, li porta a casa e se li beve… Chi invece sgarra e beve prima di guidare, mettendo così a repentaglio la vita (sua e degli altri) è giusto che paghi…

  5. Credo che si debba rispondere ad Eugenia. I tempi dipendono dai lavori parlamentari che prevedono la fine della discussione al Senato entro la metà di maggio; il testo emendato passerà alla Camera che se lo approverà senza modifiche porterà alla pubblicazione delle modifiche approvate entro giugno/luglio. Questi sono i tempi minimi. È ovvio che se saranno fatte nuove modifiche il testo ritornerà al Senato.

  6. Giusto, si dovrebbe applicare a tutti i lavori di responsabilità sulla salute e sulla vita di altre persone, medici ecc. E lasciatemi fare una provocazione, si dovrebbe applicare anche a chi ha in mano le sorti dell’Italia, delle Regioni, dei Comuni…

  7. Il tema della sicurezza deve essere prioritario nelle scelte di un Governo. Quindi, poiché senza ombra di dubbio la guida sotto l’effetto di alcol o di sostanze stupefacenti incide in modo negativo sui comportamenti dei conducenti, per i riflessi in particolare, è doveroso per chi ha la responsabilità di governare intervenire.
    Studi scientifici attestano che l’effetto sui tempi di reazione dei conducenti che guidano sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o avendo assunto dose di alcol è evidente. Da qui il vero e unico intervento utile è quello della tolleranza zero.
    Per il nostro Paese, l’enogastronomia è legata ad altre filiere, il principio della tolleranza zero
    dunque pone dei problemi e vede due schieramenti opposti. Una terza soluzione esiste ed è quella legata al danno creato al cittadino terzo che si fonda sulla responsabilità dell’individuo non incide sulle libertà ma prevede sanzioni accessorie severissime per chi, causa il proprio comportamento derivante dall’uso di sostanze stupefacenti o abuso di quelle alcoliche, produce danni a terzi. Chi si mette alla guida non essendo in condizioni ottimali deve essere perseguito per comportamenti volontari e dolosi.
    Ho voluto fornire ad alcuni che sono intervenuti argomenti di riflessione che tuttavia non sono stati mai presi in considerazione dagli organismi preposti, opportunamente sensibilizzati.

  8. Ipocriti tutti! Oggi tutti fanno uso di alcol e droghe mentre si è alla guida, autotrasportatori e automobilisti, dico tutti, perfino voi ipocriti.
    Purtroppo è una piaga dei questo Paese generalizzare e fare di tutti un fascio!
    Provate a pensare ad un autotrasportatore che si mette alla guida avendo bevuto solo un bicchiere di vino lo fermano e perde il lavoro per un bicchiere di vino!!! Non lo biasimo di certo se poi va in giro a rubare. Ipocriti tutti!!!

  9. Benissimo, questa decisione. Meglio tardi che mai, mi meraviglio comunque come una cosa così ovvia dovesse passare al vaglio di decisioni in quanto ritengo che sia come dover decidere se è vietato uccidere!

  10. E quand’è che i cittadini italiani, magari coloro che per colpa di un maledetto bastardo drogato o ubriaco alla guida hanno perso un familiare o un amico, potranno sperare di vedere questi delinquenti rinchiusi in galera per anni?

  11. Alessandro ha ragione, è questo che chiediamo, la certezza della pena. Siano un paese di buffoni (la maggior parte dei quali siedono al Governo).

  12. Tutti gli imprenditori seri dell’autotrasporto si augurano che questo provvedimento diventi definitivo, non per punire chi purtroppo non è in grado di limitarsi, ma per salvaguardare la sicurezza degli altri e per tirare una netta linea di demarcazione fra le aziende che vogliono operare nella legalità e le altre…
    Con la norma attuale infatti, nel caso in cui venga accertato l’uso di sostanze stupefacenti o l’abuso di alcol, oltre a non poter adibire l’autista alla sua mansione, questo rimane in forza all’azienda fino a un anno con una serie di adempimenti a carico dell’azienda che nulla hanno a che fare con la propria attività, mentre queste procedure sono caratteristiche di una attività di prevenzione che riguarda la sanità in generale, con relativi costi che non possono essere addossati alle aziende di autotrasporto!
    Purtroppo molte aziende ancora non fanno eseguire le visite mediche annuali, non solo, ma in altre nazioni esiste l’obbligo dell’accertamento del livello della glicemia, che potrebbe evidenziare problemi di diabete, con maggiore riduzione del rischio incidenti. Il tema sollevato dalla Fai va quindi nella direzione della sicurezza di tutti coloro che si trovano sulle strade e se recepito nel giusto modo andrà a colmare l’ennesima sperequazione che subisce la nostra categoria.

  13. Chi di droga o si ubriaca sapendo che poi guiderà un’auto o, peggio ancora, un pullman o un tir, sa, prima di drogarsi e di bere, che potrà diventare un potenziale omicida. E come tale va trattato. Basta con gli omicidi colposi, questi sono assassini a tutti gli effetti!

  14. Benvengano le nuove norma ma quello che occorre sono centinaia di pattuglie di polizia stradale, carabinieri, vigili per le strade che facciano controlli a tappeto. Solo questo può davvero essere un deterrente.

  15. Franconti ha ragione: è ora che il Governo impari a premiare chi si muove nella legalità e nella professionalità e punisca chi se ne strafrega.

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