Alt ai Tir di sabato per dare la precedenza agli sciatori: l’Austria inventa un nuovo limite

Le colonne di Tir che il sabato formano code sull’asse del Brennero e sull’autostrada dell’Inntal sono un ostacolo per le auto degli sciatorie e più in generale dei turisti diretti verso le località turistiche invernali: meglio fermarli. Cosa che l’Austria si appresta a fare, inventando un nuovo limite per il transito dei veicoli merci sul suo territorio, dopo i divieti settoriali, quelli notturni e festivi e dopo aver fissato un numero massimo di veicoli in transito in un’ora in alcuni giorni dell’anno. Continua a leggere

Trasporti eccezionali vietati sui cavalcavia sopra l’autostrada per i Tir non autorizzati

Trasporti eccezionali vietati dal nuovo anno sui cavalcavia che passano sopra un’autostrada gestita da Autostrade per l’Italia ai camion di imprese di trasporto che non saranno censite all’anagrafica ditte della società autostradale. La nuova disposizione entrerà in vigore dal 1° gennaio 2019 quando per percorrere quei ponti e cavalcavia diventerà obbligatorio avere un’apposita autorizzazione. Continua a leggere

Calendario dei divieti per i Tir nel 2019: ecco date e orari. Che però potrebbero cambiare…

Settantacinque giorni di divieti, contro i 78 del 2018, identica impostazione per gli orari di divieto domenicale, che vanno dalle 9 alle 22 da gennaio a maggio e da ottobre a dicembre, con cambiamenti invece nei mesi estivi, con l’anticipazione dell’alt ai mezzi pesanti dalle 7 alle 22. Confermati i divieti del sabato a luglio e agosto. Sono queste le novità principali che riguardano il calendario dei divieti per i veicoli industriali e le relative deroghe per il 2019 sottoscritto dal ministero dei Trasporti e che entrerà in vigore con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Il Decreto prevede entro i primi tre mesi del 2019 incontri con i responsabili delle associazioni dell’autotrasporto per valutare l’impatto del calendario ed eventualmente apportare modifiche e integrazioni “per favorire un incremento di competitività dell’autotrasporto”. Ecco il calendario dettagliato mese per mese dei divieti di circolazione dei veicoli pesanti con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate. Continua a leggere

Scontro frontale fra noleggiatori di auto con conducente e tassisti: “Basta con le protezioni”

L’hanno chiamato, senza mezzi termini, il decreto “ammazza Ncc”. E per fermarlo sono pronti pronti a bloccare aeroporti, autostrade e città. Loro sono i noleggiatori di auto conducente e il decreto contro il quale sono pronti a tutto è il 29/1 quater, norma che se entrasse in vigore del 1° gennaio 2019, come nelle intenzioni del governo,” cancellerebbe 80mila aziende e creerebbe 200mila disoccupati”. Una prospettiva contro la quale migliaia di lavoratori, ma anche loro familiari, sono pronti a scendere nuovamente in piazza martedì 18 dicembre a Roma, proprio mentre una delegazione in rappresentanza della categoria sarà ricevuta al ministero dei Trasporti dal viceministro Edoardo Rixi. Continua a leggere

Traslocatori e divieti : “I nostri mezzi sono quasi sempre fermi, vanno trattati diversamente”

“Non si possono mettere sullo stesso piano furgoni Euro 3 che fanno 50 o 60 consegne al giorno e i camion utilizzati per i traslochi che magari percorrono pochissimi chilometri al giorno per poi stare fermi ore davanti a un edificio, pagando per di più la tassa di occupazione del suolo. E non si può pensare che le imprese di traslochi possano cambiare continuamente  mezzi che, allestiti con  piattaforma gru , costano tra i 400/500mila euro e che hanno piani di ammortamento  di oltre 15 anni. Chi ha investito pochi anni fa su questi grossi camion diesel  dovrebbe già rottamarli perché  un’amministrazione comunale  cambia le regole ogni 4 o 5 anni? Così forse si combatte l’inquinamento ambientale ma di certo si uccidono le imprese del settore. Continua a leggere

Auto a noleggio con conducente, la norma è incostituzionale e costerà una multa all’Italia?

Imporre a un’impresa di  noleggio di auto con conducente che ogni autista e ogni vettura  debbano rientrare in deposito ogni volta che hanno trasportato a destinazione un cliente  per poi ripartire ripartire per  un nuovo trasporto è un provvedimento palesemente incostituzionale e sarebbe davvero masochista se l’Italia decidesse di mantenere quella norma perche’ non solo punirebbe, forse irrimediabilmente, migliaia di aziende e migliaia di consumatori, ma si esporrebbe al rischio di una multa da parte dell’Unione Europea. Continua a leggere

Terzo Valico, elettori “traditi” da Di Maio & Co: “Come tutti gli altri, solo promesse elettorali”

“In campagna elettorale  i candidati del Movimento 5 Stelle avevano urlato ai quattro venti (forse non conoscendo, da neofiti della politica, i costi che avrebbe comportato quella decisione?)  che avrebbero fermato,oltre alla Tav, anche  il Terzo valico. Ora, scoperti i conti del rapporto costi  benefici, hanno dato il via libera a quest’ultimo  cantiere facendo un clamoroso voltafaccia che, sempre alla luce dei conti potrebbero essere costretti a fare anche sulla Tav. Continua a leggere

Il Terzo valico di Genova, si farà. “Ma solo perché a questo punto non farlo sarebbe costato di più”

Il progetto per il Terzo valico presenta più costi che benefici ma abbadonarlo costerebbe ancora di più per cui i cantieri continueranno a lavorare fino al completamento dell’opera allungando i binari fino alle banchine del porto. Ad annunciarlo, usando ancora una volta i social invece di confrontarsi in una conferenza stampa con i giornalisti (scelta che impedisce di sentirsi rivolgere domande scomode?) è stato il ministro alle infrastrutture e ai Trasporti Danilo Toninelli. Continua a leggere

No all’ecotassa auto, il Governo “non danneggerà chi può permettersi solo la Panda”

Inversione di marcia del Governo sulla nuova tassa ipotizzata per l’acquisto di auto nuove ma con “vecchi” carburanti come gasolio e benzina. Lo ha annunciato il vicepremier Luigi Di Maio a Mattino 5. “Non ci sarà nessuna nuova tassa sulle auto, ci sarà un ecobonus sulle auto elettriche, ibride, a metano. Non danneggeremo chi puo’ permettersi solo una Panda”, ha dichiarato il vicepremier aggiungendo che il Governo “sta incentivando fino a 6.000 euro le auto elettriche e preparando un piano per l’installazione di oltre 20.000 colonnine elettriche con EnelX. Abbiamo le citta’ ostaggio dell’inquinamento, si fermano le auto fino a Euro4”. Continua a leggere

Sì alla Tav: anche il popolo veneto scende in piazza a Verona contro la politica del non fare

Mentre sul caso Tav  una parte della politica resta a guardare e prende tempo, continua ad aumentare il numero di cittadini pronti a scendere in piazza  per chiedere di rispettare gli impegni presi e agire subito per realizzare nuove infrastrutture  indispensabili per sbloccare la crescita. Sabato 15 dicembre sarà  Verona a ospitare una nuova manifestazione che vedrà addirittura 18 associazioni venete rappresentanti di cittadini, imprese, società civile  ritrovarsi alle 10.30 in Piazza Bra per far sentire “la volontà del popolo veneto che ha a cuore il futuro delle proprie famiglie, dei propri giovani e del lavoro”, come hanno sottolineato i responsabili del Comitato Veneto SÌ Tav organizzatore della manifestazione. Continua a leggere

Confmare e il viceministro Rixi scrutano insieme le rotte per far salpare il “sistema porti”

Per decidere una nuova rotta da seguire occorre salire sul ponte di comando e scrutare l’orizzonte. È quello che Il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi ha voluto fare, presenziando alla riunione dell'”equipaggio” del coordinamento  di Confmare (che riunisce in Confcommercio  gli anelli della filiera logistico portuale nazionale, ovvero l’armamento di Assarmatori-Conftrasporto, gli agenti e raccomandatari marittimi di Federagenti, i piloti dei Porti di Fedepiloti, gli ormeggiatori e barcaioli di Angopi, gli operatori della logistica energetica di Assocostieri, i terminalisti e le imprese di logistica di Federlogistica-Conftrasporto) seduto al tavolo di lavoro organizzato per avviare un proficuo confronto sulle criticità del settore e sui necessari correttivi da apportare alla riforma della legge portuale varata dalla scorsa legislatura. Continua a leggere

Scandalo Sistri, ora chi pagherà per smontare le scatole nere e per rimborsare 9 anni di “furti”?

Per nove anni le imprese di autotrasporto sono state obbligate dal Governo a montare sui propri camion il Sistri e a sostenerne annualmente i costi come se il l sistema di tracciabilità dei rifiuti funzionasse, mentre ciò non è mai accaduto. Ora che tutti si sono accorti che quel sistema è stato solo un costosissimo fallimento chi pagherà i costi sostenuti e quelli necessari ora per smontare le scatole nere? A porsi (e soprattutto a rivolgere al Governo) la domanda è il presidente di Conftrasporto Paolo Uggè, da anni il principale “avversario” di chi ha invece voluto ostinatamente tenere in vita (per ragioni che forse un giorno la magistratura chiarirà?)  quello che era chiaramente apparso essere un “cadavere tecnologico”.   Continua a leggere

Scandalo Sistri, lo Stato dice basta a uno spreco durato 9 anni e costato centinaia di milioni

“Uno dei più grandi sprechi”, lo aveva definito nei giorni scorsi il  ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.  Considerazione che, molto tempo  prima di lui, avevano fatto altri, primi fra tutti i responsabili di Conftrasporto, pronti a denunciare attraverso intere pagine suquotidiani nazionali lo scandalo Sistri, il sistema di tracciamento telematico dei rifiuti costato montagne di denaro e mai entrato in azione e, nonostante questo, fatto ugualmente pagare alle imprese di autotrasporto. Un’autentica “porcheria all’italiana”, che finalmente scomparirà. Continua a leggere

Autonoleggiatori contro il Governo: “Oltre al lavoro ci state rubando la dignità”

Uomini e donne senza lavoro sono uomini e donne senza dignità. È questa la scritta (con tanto di citazione della fonte, Matteo Salvini, anche se molto prima del ministro degli Interni ad affermarlo erano stati in tanti, fra cui diversi pontefici….) esposto da un gruppo di manifestanti donne scese in piazza a Roma per la seconda giornata di protesta indetta dalle imprese di autonoleggio con conducente, conosciute anche come Ncc, contro l’entrata in vigore, dal 2019, di un decreto che di fatto rischia di spazzare via moltissime imprese del settore, introducendo in particolare una norma penalizzante che costringerebbe gli autisti a rientrare in rimessa alla fine di ogni corsa, con danni all’ambiente (per il surplus di viaggi a vuoto) e alle imprese. Continua a leggere