Deduzioni, tagli alle accise: il Governo prende altri 15 giorni per rispondere ai trasportatori

Due settimane d’attesa e poi il Governo dovrebbe (il condizionale è d’obbligo in politica) fornire risposte precise al mondo dell’autotrasporto in materia di deduzioni forfettarie e accise gasolio. A chiedere altri 15 giorni di tempo per sapere ciò che decine di migliaia di imprenditori del settore attendono di scoprire ormai da tempo è stato il vice-ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi nel corso della riunione del 2 ottobre 2018 con le associazioni degli autotrasportatori. Un incontro nel quale viceministro ha confermato gli impegni presi nelle scorse settimane senza però portare, ancora, “risposte concrete” sotto forma di provvedimenti. Per quanto riguarda la riduzione della deduzione forfettaria delle spese non documentate Edoardo Rixi ha confermato che il ministero intende aumentare già per quest’anno il valore di 38 euro al giorno (le associazioni dell’autotrasporto hanno chiesto di raggiungere almeno quota 46 euro) per i viaggi fuori dal Comune, senza però fornire una cifra ma confermando la volontà di inserire l’aumento come emendamento a uno dei Decreti in corso di conversione così da poter recuperare il beneficio con l’acconto delle imposte. Per quanto riguarda e la minaccia di tagliare nel 2019 lo sconto sulle accise del gasolio, con una possibile riduzione del 15 percento dal primo gennaio 2019, il viceministro ha invece spiegato che il ministero dei Trasporti ha chiesto a quello dell’Economia e Finanze per trovare le risorse necessarie a evitare il taglio. Fra gli altri temi trattati nell’incontro il possibile recupero di 50 milioni di euro per il rimborso dei pedaggi autostradali per il 2019; l’istituzione di un fondo per il rinnovo del parco veicolare, più consistente degli attuali incentivi e la possibilità di ridurre le tipologie di motori che potranno beneficiare degli sconti sulle accise e sui pedaggi; la pubblicazione dei costi d’esercizio dell’autotrasporto, i tempi di pagamento, i ritardi nelle revisioni dei mezzi alle Motorizzazioni civili e i provvedimenti restrittivi presi dall’Austria. I “soliti” problemi ormai sul tavolo da troppo tempo. Moltissimi autotrasportatori si domandando se resteranno sul tavolo davvero ancora solo due settimane e poi arriveranno finalmente risposte “vere”….

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