Ambientalismo “di facciata” al Brennero. Dietro ci sono altri interessi e le code inquinano di più

Quanto costano in termini di inquinamento i rallentamenti e le code al Brennero provocate dal nuovi limiti posti dall’Austria? La domanda posta da Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, dal palco del quarto Forum di Conftrasporto a Cernobbio, sul lago di Como, è apparsa a molti ospiti seduti in platea un’ulteriore  conferma di quanto denunciato poche ore prima nel documento di analisi presentato proprio nella due giorni organizzata dalla Confederazione a Villa d’Este. Ovvero che “l’intenzione di limitare i transiti sia in realtà un processo per nulla legato a esclusive finalità di tutela ambientale”. Continua a leggere

Chi inquina paga? Quello slogan è una presa in giro, a pagare di più sono i tir più “puliti”

“Lo slogan “chi inquina paga” è un’autentica presa in giro. La verità in Italia è che chi meno inquina paga di più, e lo studio realizzato da Confcommercio-Conftrasporto lo dimostra. Se la sostenibilità rappresenta davvero un valore va sostenuta senza pregiudizi ma con una fiscalità equa”. A denunciare come dietro le belle parole (che riassumono con uno slogan ormai famoso la direttiva 2004/35/CE sulla responsabilità in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale) si nasconda una realtà ben diversa è Paolo Uggè, vicepresidente di Conftrasporto e di Confcommercio, uno dei protagonisti della quarta edizione del Forum Internazionale di Conftrasporto organizzato da Confcommercio, in collaborazione con Ambrosetti, e ospitato al Grand Hotel Villa d’Este di Cernobbio, sul lago di Como. Continua a leggere

Le merci devono viaggiare in treno? I numeri dicono che la rotaia non è la prima via da seguire

Nel 1980 circa il 55 per cento delle merci che attraversavano i valichi di Austria, Svizzera e Francia veniva trasportata su treno, mentre tale quota oggi si è ridotta al 40 per cento. Nel medesimo periodo, nonostante le difficoltà, il trasporto su gomma è cresciuto,in termini di volumi trasportati, del 176 per cento, mentre quello su ferro solo del 50 per cento. Lo rivela lo studio sul trasporto merci realizzato da Confcommercio e presentato a Cernobbio in occasione del quarto Forum organizzato da Confcommercio e Conftrasporto in collaborazione con Ambrosetti che rivela come “il vantaggio competitivo dal trasporto su gomma rispetto al ferro sia indotto dal cambiamento delle filiere di produzione e di distribuzione delle merci, che richiedono sempre maggiore flessibilità nei tempi di esecuzione e capillarità nel raggiungimento dei luoghi di origine e destinazione degli spostamenti”. Continua a leggere