Brebemi, i camionisti sono pronti a utilizzarla, ma solo a prezzi più competitivi

“Noi autotrasportatori vogliamo usare la Brebemi, ma ci dev’essere consentito di poterlo fare  senza svenarci”. A lanciare l’appello affinché la nuova autostrada Brescia – Bergamo – Milano possa diventare una reale alternativa alla A4 per moltissimi mezzi pesanti che ogni giorno trasportano merci attraverso la Lombardia, è stato Antonio Petrogalli, storica “guida” della Fai Conftrasporto di Brescia che anche nella sua ultima riunione da presidente (dopo 30 anni ha deciso infatti di lasciare l’incarico per assumere quello di past president) ha voluto fare quello che per tre decenni ha sempre fatto per i propri associati: combattere per assicurare alla categoria condizioni di lavoro sempre migliori, per aprire ai propri associati e più in generale a tutti i colleghi autotrasportatori nuove strade verso nuove opportunità di crescita. Come, appunto, poter viaggiare su una nuova infrastruttura, riducendo i tempi per ogni consegna, abbattendo contestualmente code e inquinamento. “L’elevata mobilità di un Paese è un segno positivo del suo dinamismo sociale ed economico e in Italia esiste tuttora un gravissimo squilibrio tra infrastrutture e numero dei veicoli circolanti: il gap infrastrutturale rischia di tagliare fuori dalle grandi reti di traffico internazionale i vettori italiani e ogni nuova infrastruttura può servire a colmare quel gap” ha affermato Antonio Petrogalli chiedendosi “a cosa servano i progressi della tecnologia e gli sforzi economici sostenuti dai trasportatori se poi i nostri veicoli ultramoderni, ultratecnologici si trovano a viaggiare su strade inadeguate o costretti a interminabili code. Senza dimenticare che tutto ciò nuoce anche alla sicurezza stradale, un altro dei capi saldi da sempre alla base dell’attività della Fai, visto che le code producono danno ambientale e stress ai conducenti, per la costante attenzione alla strada”. La Brebemi rappresenta dunque una possibile soluzione a molti problemi, una soluzione che che autotrasportatori saranno felici di adottare “ma a patto che vengano ridotti anche i costi”, ha affermato Antonio Petrogalli, voltandosi a guardare il maxi schermo allestito nella sala conferenze della sede di Ubi Banca di Brescia, in piazza monsignor Almici,  che domenica 16 marzo ha ospitato l’Assemblea generale degli autotrasportatori. Un maxischermo sul quale la scritta “sconti pedaggi”  era ben visibile, in particolar modo per chi seduto nelle prime file, aveva il maxischermo a pochi metri di distanza. Come Francesco Bettoni, presidente dell’Autostrada Brebemi, che ha subito raccolto l’invito lanciato da Antonio  Petrogalli assicurando “un incontro già nelle prossime settimane per valutare possibili strategie per fidelizzare  le imprese di autotrasporto, per incentivarle  a utilizzare la nuova autostrada”. Una promessa accolta con soddisfazione dai numerosissimi associati che non hanno voluto mancare all’assemblea nella quale Antonio Petrogalli ha ufficializzato la decisione di cedere il testimone di presidente lasciando a chi gli subentrerà una straordinaria realtà. Dai 38 soci del 1984  la Fai Di Brescia è passata  infatti ai 2380 di oggi, associando praticamente il 90 per cento dei trasportatori bresciani a testimonianza della fiducia totale che la categoria ripone nella federazione, nel suo presidente e nei suoi collaboratori, a cominciare dalla segretaria Giuseppina Mussetola.  “Uomini e donne senza i quali”, ha concluso commosso il presidente uscente, ” non sarebbe mai stato possibile raggiungere questo straordinario traguardo”.

2 risposte a “Brebemi, i camionisti sono pronti a utilizzarla, ma solo a prezzi più competitivi

  1. Due camion partono da Brescia diretti a Milano. Il primo utilizza la vecchia A4, il secondo sceglie la Brebemi. Il primo spende qualche euro in più del secondo, ma per raggiungere la destinazione impiega un’ora o addirittura due in più (sulla Milano – Venezia trovare code e imbottigliamenti non è l’eccezione, è la regola….). Domanda: alla fine chi ha speso di più?

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