Palenzona: “Ferrovie dello Stato e Rfi devono viaggiare su binari diversi”

È indispensabile scorporare la rete dalle Ferrovie dello Stato, separando Rfi da Trenitalia. A chiederlo a gran voce, proprio mentre il confronto pubblico sulla privatizzazione e sulla liberalizzazione delle ferrovie italiane  sta entrando nella sua fase più calda, è Fabrizio Palenzona, presidente di Aiscat ma anche presidente degli Aeroporti di Roma, oltre che esponente di spicco del mondo bancario e finanziario, che intervenendo sulla vicenda ha anche sottolineato la necessità di avere una regia unica per tutto il settore dei trasporti. A Fabrizio Palenzona ha replicato Michele Mario Elia, nuovo amministratore delegato di Fs,  affermando che sulla privatizzazione delle Fs tutte le opzioni sono aperte ma che lo scorporo della rete potrà essere presa in considerazione non ora ma solo quando ci sarà un numero sufficiente di imprese concorrenti. Imprese che, secondo il sostituto di Mauro Moretti, dovrebbero dunque nascere e muoversi in un mercato non del tutto aperto e con le Fs che continuerebbero a rivestire il ruolo di protagoniste. Ora si attende la parola decisiva del nuovo presidente delle Fs, Marcello Messori, a cui il ministero del Tesoro ha affidato poteri forti proprio sulla privatizzazione e sulla regolazione del gruppo pubblico delle ferrovie.

3 risposte a “Palenzona: “Ferrovie dello Stato e Rfi devono viaggiare su binari diversi”

  1. Il presidente di Aiscat difende giustamente la categoria che rappresenta, ma come la mettiamo con questo governo di impreparati e confusionari? Il presidente Renzi che a Strasburgo sostiene che il trasporto intermodale via treno è una risorsa è il medesimo che ha previsto nel decreto competitività di aumentare il costo dell’energia per il trasporto ferroviario? Questo porterà a un incremento del costo da 3 euro al chilometro a quasi 4,50 euro al chilometro. Complimenti, che bel governo di incapaci. Speriamo che non metta mano anche alle autostrade se no chissà che cosa combina.

  2. Ma cosa intende l’ingegner Elia per numero sufficiente di imprese? Che numero ha in mente: un milione per caso? Non ci sono nel mondo. In Italia esistono una quindicina di imprese ferroviarie private che assicurano una quota, già oggi, di oltre il 35 per cento di trasporto merci su ferrovia. Non pare sufficiente al nuovo Ad delle ferrovie? Non sarà mica un alibi?

  3. Lo scorporo delle ferrovie credo sia un errore madornale. L’Inghilterra in passato lo fece privatizzando anche la rete è andò tutto in fallimento affinché lo stato dovette riprendersi tutto, le ferrovie sono un servizio sociale come la sanità l’acqua la scuola e la sicurezza non ci si può lucrare sopra e fare business se lo si vuol fare direi che basta l’av invece di privatizzare che in Italia ci stanno vendendo tutto ai soliti noti, vedi Alitalia. Ci vorrebbe più stato con una politica seria verso il trasporto intermodale che farebbe lavorare tutti e abbatterebbe i costi di trasporto, toglierebbe traffico e inquinamento.

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