Vigile mostra il dito medio a una donna: parcheggiava spesso in divieto di sosta

Mostrare il dito medio a una donna non è mai elegante. Se poi sei un tutore dell’ordine la cosa diventa ancora più grave. E se il gestaccio è solo la punta di un iceberg di una serie di vessazioni ecco che non ci si stupisce se un agente della polizia locale di Milano è finito agli arresti domiciliari con le accuse di violenza privata, ingiuria e minacce. Per anni si sarebbe accanito contro una donna che spesso parcheggiava in divieto di sosta davanti alla scuola della figlia.
La vittima si era rivolta agli stessi vigili che hanno avviato un’indagine dopo che una precedente inchiesta del 2011 per l’accusa di lesioni era stata archiviata. Gli episodi però si erano riproposti e il 24 settembre del 2013 la donna aveva sporto una nuova denuncia. La donna si era trovata una multa sul cruscotto e il vigile, in borghese, le aveva mostrato il dito medio. Lei si era allontanata in macchina inseguita dall’agente in bicicletta. Spaventata si era rifugiata in un’autofficina insieme con la bambina, mentre il vigile le gridava ”brutta p…., brutta t….”. Secondo i giudici, il vigile arrestato è una “persona con seri problemi di relazione con le persone che a torto o a ragione gli si contrappongono”. Il dato emerge dai vari richiami e provvedimenti disciplinari subiti per liti con altri automobilisti, dalla condanna per calunnia risalente all’8 maggio 2009 per un diverbio avuto con un uomo durante un controllo di routine in strada e dal trasferimento a Milano da Agrate Brianza dove lavorava per le “difficoltà relazionali” e la “scarsa propensione all’incarico assegnatogli”.

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