Camper che passione. Ma i pregiudizi sono ancora troppi e le aree di sosta poche

Quali sono i migliori Comuni da visitare in camper, quelli dove i “turisti all’aria aperta” sono meglio accolti e ospitati? Per scoprirli  basta visitare il Salone del Camper di Parma, un appuntamento diventato imperdibile per decine di migliaia di turisti abituati a muoversi sulla loro “casa mobile”. Turisti a volte  per caso, visto che a Parma sono approdati anche Syusy Blady e Patrizio Roversi (nella foto) , i Turisti per caso della serie televisiva Rai che torneranno negli stand sabato 17, vigilia della chiusura del salone, proprio per assistere alla cerimonia di premiazione dei “Comuni del Turismo all’Aria Aperta” in programma alle 16, allo stand APC, Padiglione 4.

Un premio ideato per premiare i migliori progetti di aree di sosta comunali. Ma se Syusy Blady e Patrizio Roversi sono Turisti per caso, non è certo per  caso che il turismo in camper sta viaggiando a tutta velocità: sono decine di migliaia e in continua crescita infatti le persone che per le vacanze scelgono la “casa mobile”, trasformando il turismo en plein air in un’importante risorsa perl’Italia che, oltre a essere una delle mete più gettonate, rappresenta il terzo mercato europeo dopo Germania e Francia per gli autocaravan di nuova immatricolazione. “Il turismo en plein air è importante per il nostro Paese”,  ha confermato Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere Parma, “ed è arrivato il momento  di contribuire, ognuno per la sua parte, al rafforzamento e allo sviluppo, in una chiave internazionale, della filiera di questa particolare offerta turistica, tanto attuale quanto sostenibile. Il turismo en plein air può diventare un driver di sviluppo con bassissimo impegno di capitali ma con ritorni elevati di ricavi turistici”.

Ad attirare i turisti verso questa forma di vacanza sono sicuramente i costi ridotti, la possibilità di spostarsi raggiungendo continuamente nuove destinazioni, ma anche la bellezza e la comodità dei moderni camper esposti nei 150 mila metri complessivi del  Salone del Camper. Mezzi dotati di ogni comfort che hanno conquistato una larga detta dei quasi 3 milioni di turisti italiani che viaggiano in camper, caravan o tenda, come ha sottolineato Mara Manente, direttore del Ciset, “per una spesa complessiva di 1,4 miliardi di euro, con un incremento medio annuo, negli ultimi 10 anni, del 4 per cento”. I turisti esteri en plein air che hanno scelto l’Italia come meta sono stati, invece, nel 2010 2,6 milioni per una spesa di 1,2 miliardi di euro. Ma perchè il turismo in camper possa ancora accelerare occorre però lavorare in diverse direzioni: per esempio aumentando il numero delle aree di sosta e dei servizi offerti o garantire una maggiore sicurezza agli appassionati del camper style, come ha affermato Paolo Bicci, presidente dell’associazione produttori caravan e camper e del gruppo produttori veicoli per il tempo libero spiegando che nel nostro Paese “le principali criticità sono i pregiudizi verso i camperisti, i servizi inadeguati, la mancanza di una normativa omogenea per la regolamentazione delle aree di sosta e l’inefficienza delle strutture dedicate ai veicoli”.

Una risposta a “Camper che passione. Ma i pregiudizi sono ancora troppi e le aree di sosta poche

  1. I pregiudizi!!!!!!!! Personalmente, non sopporto più vedere sotto casa camper parcheggiati per un anno, per essere poi utilizzati una settimana e riparcheggiati per un altro anno, quando noi poveracci automobilisti dobbiamo sbattezzarci per trovare un posto!!!!. Ma questi qui non dovrebbero pagare una tassa d’occupazione del suolo pubblico??? Perché non li si obbliga a parcheggiare in aree dedicate, in modo da non rompere i …..oni agli altri???

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