Il Gruppo Fiat cambia volto, in Europa arrivano 23 nuovi modelli e 12 restyling

Le novità non mancheranno di certo. Come ha detto Sergio Marchionne durante l’incontro con la comunità finanziaria a Londra, il Gruppo Fiat prevede di lanciare 23 nuovi modelli e 12 restyling in Europa tra il 2012 e il 2014. Per quanto riguarda il marchio Fiat, ci saranno quattro novità nel 2012 e due nel 2013, con cinque restyling (uno nel 2012, uno nel 2013, tre nel 2014). Anche per Alfa Romeo sono in cantiere dei “volti nuovi”, tre nel 2013 – l’anno in cui è previsto il ritorno sul mercato Usa – e quattro nel 2014, con due restyling tra il 2013 e il 2014. Continua a leggere

Stangata sull’autotrasporto, il caro-gasolio costerà al settore 1,5 miliardi di euro

L’ultimo balzo verso l’alto è stato provocato dall’aumento dell’Iva, ma è da tempo che il caro carburante sta contribuendo a svuotare le tasche degli italiani. Degli automobilisti e, soprattutto, dei camionisti che alla fine del 2011 si vedranno recapitare un conto salatissimo. Il caro-gasolio costerà infatti al settore dell’autotrasporto 1,5 miliardi di euro in più. Il calcolo è stato fatto dalla Cgia di Mestre, che è arrivata a questo importo stimando un consumo medio annuo di carburante dell’intero settore (113mila aziende) pari a 10,5 miliardi di litri, e paramentrandolo con gli aumenti avvenuti alla pompa dall’inizio dell’anno a oggi.  Continua a leggere

Ponte sullo Stretto di Messina, tra un anno verranno aperti i cantieri principali

“Il ponte è già in fase di realizzazione, non è un progetto da tirare fuori dal cassetto in occasione di convegni o workshop”, ha dichiarato a Radio Vaticana l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci (nonché amministratore unico di Anas). “Entro 12 mesi i cantieri principali per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina verranno aperti”, ha assicurato l’ad Ciucci, intervenendo a One-o-Five Live, il canale in diretta della Radio Vaticana. Continua a leggere

Unatras: “Sistri, oltre alla beffa il danno. Per l’economia del nostro Paese”

“Le associazioni dell’autotrasporto che si riconoscono nell’Unatras condividono l’obiettivo di un rigoroso controllo della movimentazione e gestione dei rifiuti pericolosi per combattere fenomeni di illegalità e le ecomafie. Ritengono però che il meccanismo individuato con il Sistri non concilia il condiviso interesse a tracciare i movimenti dei rifiuti pericolosi con le esigenze del lavoro; determina parzialità penalizzanti nel mercato e falle evidenti nel conseguimento degli obiettivi. Il Sistri deve necessariamente essere esteso ai vettori esteri e soprattutto attuato in modo efficiente,  funzionale e senza causare danno all’economia reale”. Con un comunicato stampa Unatras rilancia la questione Sistri e riporta sotto i riflettori l’estensione del sistema di tracciabilità dei rifiuti anche per gli operatori stranieri. Continua a leggere

Eurotassa sui Tir, Anita non ci sta: Ingiusto dare ai camion la colpa per lo smog

Via libera all’Eurovignetta, la tassa extra a carico dei mezzi pesanti a cui vengono fatti pagare anche i costi dell’inquinamento atmosferico e acustico provocato, oltre a quelli già previsti per le infrastrutture. Con il voto contrario di Italia e Spagna, e le astensioni di Portogallo, Olanda e Irlanda, la direttiva è stata approvata dal Consiglio Europeo nella seduta del 12 settembre. “Si tratta di una norma che favorirà solo i Paesi centrali e di attraversamento della Ue”, spiega Anita in una nota, “che infatti hanno votato a favore, i quali ne trarranno notevoli benefici economici”.  Continua a leggere

Uggè: “I costi minimi per la sicurezza sono la strada da seguire anche su rotaia”

“Non possiamo che convenire con quanto sostenuto dalla Federtrasporto Confindustria sulla necessità che l’obbligo per tutti di applicare il contratto nazionale di settore, quello delle Ferrovie dello Stato, sia coerente con le scelte di liberalizzazione in quanto condizione per garantire la sicurezza del servizio. Il mondo dell’autotrasporto da tempo è arrivato alla medesima conclusione e proprio per questo ha richiesto e ottenuto che venissero definiti parametri di riferimento che derivano proprio dai costi minimi della sicurezza”. Con queste parole Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha commentato le dichiarazioni fatte dai responsabili di Federtrasporto, secondo i quali “con la nuova norma contenuta in manovra che riguarda le imprese ferroviarie si pone un tema di politica generale: l’osservanza di regole comuni di base per tutti i concorrenti che si confrontano facendo lo stesso ‘mestiere’ sul mercato liberalizzato”. Continua a leggere