“Per colpa del Sistri dovrò licenziare i dipendenti e portare l’azienda all’estero?”

“La mia azienda è uno dei principali trasportatori conto terzi di rifiuti speciali e pericolosi in Italia con oltre 200 veicoli dedicati, e a tutt’oggi il Sistri, il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, mi è costato oltre 110.000 (centodiecimila!) euro fra diritti al Sistri, costi di montaggio delle black box, oneri per la trasmissione dati con le SIM)  senza avere nulla in cambio se non perdite infinite di tempo. In questa fase di totale incertezza ho dovuto tenere bloccati investimenti che avrebbero consentito nuovi posti di lavoro: sono questi i provvedimenti per la crescita? No, sono invece provvedimenti per la distruzione delle aziende e dei posti di lavoro (ho 250 dipendenti, tutti italiani regolarmente assunti come dipendenti)”. È questo l’amarissimo sfogo affidato al forum di Stradafacendo da Stefano Daniele, amministratore di Settentrionale Trasporti Spa, che denuncia un’altra gravissima “colpa” del Sistri ( quella di non aver previsto controlli per gli operatori stranieri) e le possibili, gravissime conseguenze(la perdita del lavoro per molti trasportatori italiani).

“Vedendo che il Sistri non si applicava e non si applica, per la pervicace convinzione del ministro Prestigiacomo, ai trasportatori stranieri, agevolati e liberi così di fare affari con ecomafie di vario tipo, mi sto convincendo di una cosa: si fanno leggi che fanno chiudere le aziende italiane o le obbligano, come sto ormai pensando di fare anch’io, a trasferirsi all’estero”, scrive sempre l’amministratore Settentrionale di Trasporti Spa. “Spero solo di non dovere dire mai ai miei dipendenti che il loro posto di lavoro è sparito in favore di un cittadino tedesco, ceco, slovacco o ungherese che sia”, è l’amara conclusione, ” ma questo è quello che tante aziende hanno già fatto e molte altre faranno, per disperazione. E’ bene che anche i cittadini comuni sappiano i dettagli di queste vicende, altrimenti quando poi spariscono realmente i posti di lavoro si finisce solo per protestare in piazza ma non si capiscono i veri motivi e i veri responsabili”.

18 risposte a ““Per colpa del Sistri dovrò licenziare i dipendenti e portare l’azienda all’estero?”

  1. In realtà io vedo nel Sistri un’occasione di vantaggio rispetto agli operatori stranieri, infatti i produttori/intermediari di rifiuti iscritti al Sistri per semplificarsi le cose utilizzeranno esclusivamente soggetti iscritti al Sistri e dotati dei relativi dispositivi (cosa che complicherà non si poco la vita, per lo meno agli inizi, alle aziende di trasporto straniere).

  2. Grande!!!!!!!!! Bisognerebbe che tutti i trasportatori e impianti e gestori in genere organizzassero una manifestazione a Roma presso il ministero dell’ Ambiente ed esortassero questa ministra a confrontarsi con lavora paga le tasse e in un certo punto di vista le da lo stipendio. Inoltre non voglio dimenarmi sull’enorme passo indietro da un punto di vista di produttività’ e competitività , per non parlare appunto dei vantaggi e concorrenza sleale dei vettori stranieri. Inoltre vi invito a vedere su Yuo Tube questo video http://www.youtube.com/watch?v=EWfUIk1uDHE&feature=results_main&playnext=1&list=PL99649B053C64DB25 . Un saluto sincero a tutti nella speranza di un totale ripensamento della cosa. Il problema di questo Paese e’ che chi gestisce la cosa pubblica non ha mai lavorato.

  3. Purtroppo devo contestarvi con tanta amarezza. Non so voi, ma io i problemi li avevo già da prima del Sistri. E questi problemi, cari signori, ce li crea chi non paga le tasse. Chi fa i trasporti senza dichiararli e tante altre porcate. Ci sono 20BE/anno di evasione fiscale in questo settore che potrebbero invece generare più lavoro onesto e più occupazione.
    Allora, cari signori, non è il Sistri che fa licenziare le persone ma ben altro; e a questo dovrebbe essere indirizzata la nostra contestazione.

  4. Cari signori, prima di sperticarvi in apprezzamenti al Sistri, provate a usarlo… Nelle vesti di gestori di impianti e di trasportatori però… E se avrete un minimo di coscienza critica non potrete che essere d’accordo con il sig. Daniele. Se poi domani lo rifaranno da zero, valuteremo i risultati, senza posizioni preconcette. Sia chiaro: come è oggi il Sistri non aumenta la sicurezza dell’ambiente nè l’efficienza, anzi e sottolineo anzi. Un saluto

  5. E bravo Teodoro finalmente un commento opportuno e, come dire, consistente! In effetti 20 miliardi di euro sono davvero una montagna di soldi… basti considerare che l’attuale manovra fininziaria dovrebbe approvarne 43 di miliardi di euro! Se ogni anno lo Stato riuscisse a recuperare quei soldi risolveremmo un sacco di problemi e ci sarebbe lavoro per tutti, italiani e stranieri! I trasportatori stranieri non saranno mai un problema a meno che la morte del Sistri sopraggiunga in maniera definitiva!!!
    Il nostro amico piagnucoloso Stefano Daniele che coglie nel segno puntando sul facile sentimentalismo e che probabilmente vendendo la sua macchina potrebbe assumere almeno altri cinque trasportatori e pagarli per un anno dovrebbe preoccuparsi di ottimizzare i soldi spesi e di sperare che il Sistri venga ripristinato una volta per tutte!

  6. Il titolo di questo articolo fa pietà! “Per colpa di…uffa uffi uffa…ora lo dico alla mamma!” Ma è possibile che i giornalisti Italiani cadano sempre in questi luoghi comuni? Invece di prendere per buono tutto quello che ci viene riportato perchè non proviamo a costruirci una personale visione delle cose? Quello del Sistri è l’esempio tipico dei giochi di potere dove per non inimicarsi grandi gruppi industriali o per non perdere tanti voti si preferisce chiudere un occhio…per una cosa buona che avevamo in italia! Che sia chiaro anche io ho una ditta di autotrasporti conto terzi e finora non avevo mai avuto problemi, soltanto un usb che mi hanno consegnato rotto e che mi hanno sistemato in venti minuti.

  7. Buongiorno a tutti, ho una ditta di trasporti con 34 automezzi tutti iscritti al Sistri e sono molto arrabbiato perchè sono riuscito ad utilizzarlo poco rispetto a come avrei voluto per colpa di produttori e impianti che a braccia conserte si sono rifiutati di utilizzare le chiavette! Vi posso garantire che quando abbiamo utilizzato le chiavi usb è funzionato tutto e i carichi sono coincisi sempre con quanto dichiarato… diversamente dal vecchio metodo! Lo sappiamo tutti come è di solito… Che le novità spiazzino si sa e che prendere confidenza per noi vecchietti con certe cose richieda più tempo rispetto ai giovani anche ma alla fine diventa tutto automatico! il problema è nella pigrizia e nella volontà di rubare lo stato, di “risparmiare”! Mettetevi una mano sulla coscienza e raccontate la verità…se le chiavette non le avete mai usate come fate a dire che non funzionano?

  8. Per colpa dell’abolizione del Sistri dovrò licenziare i miei dipendenti!!! Questa è la mia condizione… in previsione della partenza del Sistri avevo assunto 5 giovani ragazzi, oltretutto laureati, per la gestione dei computer e delle schede. Ora devo mandarli a casa, non posso sprecare il mio denaro ma vi confesso che mi piange il cuore.

  9. Che un dispositivo usb sia stato “sistemato” in venti minuti ho i miei seri dubbi …! E poi non raccontiamoci frottole, il segreto militare e di Stato dietro il quale la signora ministra e i suoi collaboratori si sono nascosti, la dice lunga sulla ” bontà” del progetto! Invece di mettere in piedi un mostro, che facciano maggiori controlli sulle strade, o forse la politica è talmente collusa che ha paura ad andare a toccare qualche loro amministratore immerso in rifiuti speciali pericolosi … Pelaggi disse che dovevano ancora leggere i dati MUD del 2008, ma sarà mica nostra la colpa di ciò! E’ come se per scovare gli evasori fiscali mettessero in piedi un sistema dove i veri evasori non si iscrivono nemmeno …. Pazzesco! E’ una vergogna! Paolo non mollare!

  10. Buon giorno a tutti, quello che scrive il Sig. Stefano Daniele è purtroppo una dura realtà, non solo per quanto riguarda il SISTRI ma anche per quello che riguarda il trasporto in generale, dove non vengono controllate le aziende straniere su come applicano leggi a tutti i livelli e spesso prevaricando la legislazione italia e applicando parametri gestionali non in linea con la legislazione italiana, per non parlare del personale viaggiante che per la maggiore gira con dei pseudocontratti di lavoro che permette loro di risparmiare sulla retribuzione dal 30 al 40%.
    Precisiamo, che se noi ci permettessimo di agire nella stessa maniera in uno qualunque dei paesi area EU, non passerebbe un mese che avremmo addosso tute le forze dell’ordine a metterci alla gogna !!! Ha ragione il Sig. Stefano Daniele al quale bisogna dare atto che avendo per la maggiore personale italiano è praticamente costretto a decentrare la propria sede per fruire di migliori condizioni di sopravvivenza ! Vorrà dire che in Italia per campare bisognerà diventare saltimbanchi, forse riusciamo ad attirare più turisti (visto che più o meno già lo siamo).

  11. Buongiorno, scrivo a commento dell’articolo solo per precisare che non ho sollecitato la pubblicazione del testo ma semplicemente autorizzato l’editore a riprendere un mio intervento di commento alla notizia pubblicata in precedenza (si vedano commenti alla lettera a Berlusconi in questo blog ). Ne ribadisco il contenuto anche se il titolo riprende solo una parte del mio intervento che invito a leggere per intero. Ribadisco infine che per completezza di informazione basta andare sul SISTRI FORUM http://sistri.forumattivo.com/ , leggere con calma e capire dall’esperienza di centinaia di operatori quale calvario sia siato il SISTRI così come è stato concepito. Mi permetto di commentare un solo intervento, quello del signor Ortensio Righin (se non è uno pseudonimo ): con tutto il rispetto , constato che ha dovuto assumere 5 persone per fare funzionare il SISTRI, mi sembra evidente che qualcosa non va già da questo fatto. Non credo siano questi i posti di lavoro che servono, se significano solo costi in più nella filiera dello smaltimento CORRETTO E A NORMA DI LEGGE dei rifiuti, che altro non è che una delle componenti della competitività di tutto il sistema industriale e produttivo. Come azienda e tramite le associazioni abbiamo fatto proposte concrete per un SISTRI snello ed efficace, quali la trasmissione telematica giorno per giorno o settimana per settimana dei movimenti MUD, che sarebbe stato un primo passo avanti enorme a costo ZERO (dati aggiornatissimi su tutti i movimenti ) ma dal ministero nessuno ha risposto. Invito tutti (escluso lo pseudonimo ARNALDO MEDA che non merita risposte ) a ragionare su dati concreti ed esperienze dirette degli operatori. Ringrazio dell’attenzione.

  12. Vorrei rispondere a Diego in quanto produttore di rifiuti che ha cercato di utilizzare il SISTRI in parallelo. Posso dire che a fronte di un contenuto rallentamento dell’attività (ma quale sistema funziona perfettamente senza un periodo di rodaggio?) il problema principale che ho riscontrato è lo stesso denunciato da Ortensio Righin: la riluttanza di alcuni trasportatori ad utilizzarlo. Quello che è certo, da produttore, è che con il SISTRI mi guarderei molto bene dall’utilizzare un trasportatore straniero non iscritto al SISTRI (perchè non obbligato), in quanto dovrei fare io il doppio del lavoro: dovrei agire su SISTRI, oltre che per la parte di mia competenza, anche in sostituzione del trasportatore…. Anche persone come il signor Stefano Daniele e la sua ditta di trasporti ne avrebbero un vantaggio, anche se lui si lamenta del contrario: GUARDIAMO IL BICCHIERE MEZZO PIENO E NON SOLO LA META’ VUOTA.

  13. Buon giorno. Abbiamo partecipato ai due clik day per testare il funzinamento del Sistri ed è stato un fiascco totale, non funziona niente…. Sono due anni che paghiamo la tassa Sistri per cosa? Abbiamo pagato il corso e nemmeno i tecnici che sono venuti in azienda per il corso sono riusciti a fare funzionare la chiavetta Usb, l’unica cosa che ha funzionato sono state la fattura e le riba, anche questi sono posti di lavoro (fasulli). Una schifezza totale. Grazie Prestigiacomo e piove governo ladro…

  14. SISTRI CONFERMATO per il 9 febbraio 2012: sembra veramente una barzelletta…certo siamo abituati a cose ben peggiori, ma questo è il colmo!! Chissà se dovremo pagare anche il 2012 per avere poi quasi certamente un’altra proroga… Sino a ora ci hanno DERUBATO!!! Siamo certi che non continueranno? Inoltre non ho mai capito cosa centrino i rifiuti speciali (ferrosi,non ferrosi, metallici, carta, vetro..etc) con le ECO-MAFIE e itraffici illeciti di rifiuti.I rottami metallici hanno un valore che è ben riconosciuto e apprezzato dalle acciaierie Italiane, che interessi possono avere le ECOMAFIE in questo settore? Posso capire i rifiuti tossici e pericolosi che richiedono molti soldi e siti adeguati per essere smaltiti, ma i rottami metallici e ferrosi??
    Certo di non avere mai una risposta,penseremo a cosa fare alle prossime elezioni… speriamo presto!

  15. Io sono un produttore, pronto a usare i Sistri. Ma come al solito finchè non è obbligatorio i problemi da risolvere sono ben altri e sono di solito più urgenti. Non vorrei che come al solito si rimandano le cose perchè l’80 per cento delle aziende non è pronta, per salvare le cosiddette chiappette a chi non ha voluto fare test e provare i dispositivi. Vero che anche solo far correggere il nome di un dipendente è un suicidio. Il call center non rispendeVA (ora è un po’ diverso) mai! La risoluzione dei problemi è estremamente lenta e farragginosa, spesso bloccata dalle camere di Commercio che purtroppo mai sanno cosa devono fare. Si dà sempre la colpa alla politica, vero, dovrebbe sbattersene di chi non ha voglia di adottare un sistema che se è, è obbligatorio.
    Vero, dovrebbero fare l’analisi del problema molto meglio (possibile che tutti gli utenti debbano avere una casella di posta elettronica? Nella mia realtà non è ancora per nulla così! Però facciamo che anche le aziende si muovono e verificano cosa c’è che non va e perchè, e lo dico da uomo d’azienda. Quando mi sono messo a verificare il problema in un paio di settimane ho risolto tutto. Sarebbe curioso anche fare una bella percentuale delle aziende pronte o che si stiano interessando al problema, regione per regione. Sarà, ma mi sorge un certo sospetto…

  16. Il mio desiderio é quello di non perdere più tempo a bussare e suonare campanelli per lasciare curricula, io ammiro molto quello che dice l’amministratore della Settentrionale Trasporti, lo trovo una degna persona che vuole fare l’imprenditore in Italia e che la crisi ahime prende tutti. Io ammiro i fratelli che fanno tutto per la loro grande famiglia e tanto di applausi per come si stanno comportando , mi creda in Italia ci vorrebbero 100 aziende cosi e sarei sicuro che qualcosa cambierebbe. Bravi ragazzi, ,,,vi ammiro ,, io sono un autista e sono disoccupato ma spero tanto di poter entrare in questa grande famiglia. Bravi Paolo e Stefano.

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