Matteoli: un provvedimento d’urgenza per l’autotrasporto

“Motivazioni tecnico-procedurali non hanno consentito l’approvazione delle misure normative in favore dell’autotrasporto nella legge di conversione della manovra finanziaria, già approvate nella Commissione Bilancio del Senato con il parere favorevole del governo”. Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, sottolineando che “il governo ha già pronto un provvedimento d’urgenza che recepisce tali misure e che sarà approvato dal Consiglio dei ministri nella prossima seduta”.

24 risposte a “Matteoli: un provvedimento d’urgenza per l’autotrasporto

  1. Forse che Matteoli ha letto questo blog e da persona intelligente ha capito il livello di esasperazione degli imprenditori dell’autotrasporto?

  2. Prendiamo atto che il ministro Matteoli sta cercando di porre rimedio a una’indempienza del Governo. La soluzione prospettata dovrà essere valutata bene anche perchè, se da un lato ha la positività di entrare in vigore a breve, dall’altro deve passare al vaglio del Parlamento nel quale sono diverse le presenze di terminali che fanno riferimento a chi ha messo in moto il meccanismo di espunzione degli emendamenti per l’autotrasporto. L’Unatras ha immediatamente dichiarato il fermo e chiederà una trattativa al Governo che riparta dai punti convenuti all’inizio della legislatura. Se l’esecutivo vorrà evitare l’apertura di una vertenza che parte da una dichiarazione di fermo non ha che recuperare i contenuti di quanto si era impegnato a fare in tempi brevi. In caso contrario la strada delineata dalla presidenza Unatras sarà portata all’esecutivo per le definitive decisioni.

  3. Noi ci siamo rotti di questi comportamenti. Siamo un gruppo di trasportatori che continuiamo ad aver fiducia nelle organizzazioni ma non più alle promesse del Governo che manda un sottosegretario e poi lo lascia a metà strada. Dopo la definizione della data il fermo deve divenire irrevocabile. Poi riprenderemo a trattare.

  4. Ma quali trattative, fermo subito. Le associazioni smettano di perdere tempo e Uggè la finisca di fare da moderatore con chi poi non rispetta le parole date. Non ha ancora capito che con certe persone bisogna andare decisi? Noi crediamo in lui ma si deve decidere. O i risultati i fermo.

  5. Considero l’episodio molto grave e segno inequivocabile che l’accordo crea fastidio. Il varo di Decreto Legge nel CdM di venerdì prossimo (domani) lo considero un rimedio rapportato alle aspettative del nostro mondo e la certezza che sia converito in legge entro la metà di settembre non la abbiamo. Credo condivisibile la dichiarazione del fermo, anzi assolutamente necessaria così come credo necessario effettuare il fermo nei giorni immediatamente successivi alla scadenza dei 60 giorni del Decreto in modo da verificare se il pacchetto trasporti diventerà comunque legge nonostante il recente comportamento incomprensibile e ingiustificabile del Governo. Al Governo, e in paritcolare al sottosegretario che tanto si è impegnato per definire questo accordo, rivolgo un pensiero: il testo deve passare tale e quale a quanto incluso nel maxiemendamento e poi repentinamente stralciato così come la fase successiva di emanazione dei Decreti attuativi non deve vedere alcuna amara sorpresa o sovversione degli accordi condivisi dalla quasi totalità dei partecipanti. Le associazioni vigileranno. Buon lavoro.

  6. Aspetto sempre le dichiarazioni dei presidenti delle altre componenti l’Unatras, soprattutto quelle di Confartigianato Trasporti e di FITA Cna. Sbaglio o nell’Unatras ci sono anche loro? Il fermo non lo ha annunciato l’Unatras? Non è che l’annuncio del ministro Matteoli è “cloroformico” rispetto alla voglia di protesta che sembra emergere dalle imprese?

  7. Vergogna! E’ l’ennesimo colpo di mano… sono due anni e mezzo che questo Governo, questo ministro e questo sottosegretario ci prendono in giro. Promettono per assecondarci, ma nei fatti mai niente. Cosa faremo ora? Un altro atto di responsabilità? Chi ci guadagna? Non di certo gli autotrasportatori.

  8. La situazione è insostenibile, difficile pensare che avremo risposte “concrete” in breve tempo. Unatras deve però fare un salto di qualità e proporre forme di pressione nuove e sostenibili da parte dell’autotrasporto. Il fermo, oltre a danneggiare le imprese di autotrasporto, crea nell’opinione pubblica, un’immagine negativa della categaria. Le imprese di autotrasporto potrebbero mettere a disposizione di Unatras almeno un mezzo, da inviare a Roma a tempo indeterminato. Qualche migliaio di Tir sul raccordo anulare, per quattro o cinque giorni, oltre a non creare disagi al resto del Paese, avrebbero un grande impatto mediatico indicando a tutti dove stanno i veri responsabili di questa situazione.

  9. Dedicato a chi non l’avesse capito: Matteoli intervenendo ha voluto mettere un po’ di vaselina. Ma il peggio ormai era successo…

  10. Bartolomeo Giachino (Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) il scrive:

    Vorrei rispondere ai tanti che hanno scritto ieri e oggi a proposito degli emendamenti autotrasporto.
    1°) l’accordo è stato firmato il 17.6 alle 15.30. Alle 17 consegnavo, a nome del Governo, i tre emendamenti alla Sen. Bonfrisco, Vice Capo capogruppo del PDL;
    2°) ven. 9.7 alle 22,30 col parere favorevole del Governo gli emendamenti sono stati approvati dalla Commissione Bilancio;
    3°)nella preparazione del maxiemendamento, mart. 13.7, è emersa al Senato il problema della estraneità alla manovra delle norme dell’autotrasporto e di altre;
    4°)il Governo nella stessa serata di martedì ha deciso subito di presentare i provvedimenti normativi, concordati il 17.6 con l’Autotrasporto, al Consiglio dei Ministri di domani;
    5°)in questi giorni di luglio il Ministro dell’Economia ha reso disponibili tutte le risorse economiche del 2010, 700 miliardi di euro.
    In conclusione ritengo che ci sia stato uno spiacevole incidente di percorso, che ha amareggiato prima di tutto il Governo; ma la linea del Governo, a favore del settore dell’autotrasporto, non cambia.
    Complimenti a Stradafacendo per il suo ruolo di informazione del settore.

  11. Caro Bartolomeo Giachino… ora basta con gli “incidenti di percorso”!!! Gli autotrasportatori sono stanchi ed esasperati!!!

  12. Adesso è arrivato il momento dei fatti, le parole non servono piu’! Per troppo tempo la categoria per grande senso di responsabilità ha evitato di fare un fermo che attualmente metterebbe in ginocchio totale questo Paese. Ma la responsabilità non vuol dire essere ciechi e ora è venuto il momento di dire la parola fine a tutta questa storia senza piu’ se e senza piu’ ma. Il tempo è scaduto: o si attiva immediatamente il pacchetto per l’autotrasporto, oppure ci si ferma una volta e per tutte. Ricordate siamo noi rappresentiamo piu’ dell’80 per cento delle merci trasportate in questo Paese!

  13. Caro ministro, fa bene a trovare un provvedimento d’urgenza che sani la presa per i fondelli del settore perche’ altrimenti glielo dimostriamo noi come siamo celeri a bloccare il Paese.

  14. Ringraziamo il sottosegretario Giachino che volendo riparare ai danni provocati dal suo Governo, ha deciso di aumentare le risorse a “700 miliardi di euro” (leggere l’intervento n.13). Quanti ne vorrà adesso la Marcegaglia? E con che titoli uscirà il Sole24ore Trasporti?

  15. Cosa scriverà l’inserto trasporti del Sole 24 Ore? Che domanda: le veline che passerà Confindustria. Siamo tornati ai tempi del Minculpop, il ministero della cultura popolare dell’epoca fascista. Ormai i giornali non fanno informazione, i giornali fanno politica. Altrimenti come vi spiegate il silenzio delle testate su una realtà (il blocco del trasporto) che rischia di paralizzare il paese? Avete già dimenticato tutti i camion fermi lungo le strade, i benzinai chiusi senza carburante… Il vero problema dell’Italia è che abbiamo tutti la memoria corta….

  16. I problemi dell’italia a dire la verità sono almeno due: la memoria corta e l’incapacità a buttare a mare i suoi politici.

  17. Buttare a mare il governo? Per l’amor di Dio… Per rimettere poi al volante qualcuno della premiata ditta Romano Prodi & Co?

  18. Al sottosegretario Giachino, concediamo l’onore delle armi per l’impegno profuso in questi mesi, nel tentativo di riequilibrare un rapporto ormai logorato da continui tentativi atti a ridurre l’autotrasporto italiano a schiavo di quella committenza che predica sicurezza e semina guerra. La misura è colma; le nostre imprese non tollerano più questi irresponsabili che hanno i loro terminali nel Parlamento. Al sottosegretario consiglio di ricordare a un ministro distratto, tre cose: 1) territorialmente gli autotrasportatori sono stanchi degli impegni ancora una volta disattesi; gli stessi erano già mentalmente in agitazione per vari problemi mai risolti, ora lo sono difatto; 2) in una situazione economica ormai insostenibile per le imprese di trasporto, “epurati” gli emendamenti, occorre certamente un provvedimento “riparatorio” d’urgenza, ma lo stesso deve prevedere nella parte economica dispositivi immediatamente spendibili; 3) il Governo dichiari pubblicamente e una volta per tutte di voler seriamente affrontare la questione autotrasporto Italiano, presentando agli italiani una calendarizzazione certa di tutti gli adempimenti presenti nell’accordo del 17 giugno scorso, dimostrando nei fatti che è al fianco dell’autotrasporto e non, com’è giusto pensare, “imboscato per ferie”…

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