“In campagna elettorale i candidati del Movimento 5 Stelle avevano urlato ai quattro venti (forse non conoscendo, da neofiti della politica, i costi che avrebbe comportato quella decisione?) che avrebbero fermato,oltre alla Tav, anche il Terzo valico. Ora, scoperti i conti del rapporto costi benefici, hanno dato il via libera a quest’ultimo cantiere facendo un clamoroso voltafaccia che, sempre alla luce dei conti potrebbero essere costretti a fare anche sulla Tav. Continua a leggere
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Il Terzo valico di Genova, si farà. “Ma solo perché a questo punto non farlo sarebbe costato di più”
Il progetto per il Terzo valico presenta più costi che benefici ma abbadonarlo costerebbe ancora di più per cui i cantieri continueranno a lavorare fino al completamento dell’opera allungando i binari fino alle banchine del porto. Ad annunciarlo, usando ancora una volta i social invece di confrontarsi in una conferenza stampa con i giornalisti (scelta che impedisce di sentirsi rivolgere domande scomode?) è stato il ministro alle infrastrutture e ai Trasporti Danilo Toninelli. Continua a leggere
Il Terzo valico di Genova diventa perfino il tema di un’omelia in chiesa del cardinal Bagnasco
Ci sono progetti che passano dalla polvere all’altare, magari uscendo da un cassetto dove sono rimasti (a impolverarsi appunto) per anni per essere finalmente realizzati. Il progetto del Terzo valico di Genova all’altare ci è salito per davvero, e non solo come modo di dire: a portarcelo è stato l’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco che nell’omelia durante la messa per Santa Barbara celebrata nel tunnel dell’opera al cantiere di Fegino ha voluto parlare proprio del progetto . Continua a leggere
L’economia italiana si è fermata, per farla ripartire sono indispensabili le infrastrutture
Impossibile, dopo l’imponente manifestazione dai lavoratori scesi in piazza a Torino per chiedere a gran voce la Tav, non rilanciare il problema delle grandi infrastrutture e chiederne una soluzione positiva, in fretta, senza se e senza ma. A chiederlo sono i principali protagonisti dell’economia: titolari e dipendenti di imprese produttrici, operatori del commercio e del turismo, lavoratori della logistica e dei trasporti ma anche moltissimi “semplici cittadini”, piemontesi e provenienti da tutta Italia, radunati in Piemonte da un unico desiderio comune: far ripartire il Paese. Tap, Tav, Terzo Valico, Traforo del Brennero, Pedemontane, interventi sul sistema portuale e via dicendo (fare l’elenco sarebbe troppo lungo) sono opere indispensabili per un Paese come il nostro che ha perso e sta continuando sempre più a perdere “velocità economica” fino a fermarsi, con i dati sulla crescita e l’occupazione che sono lì a dimostrarlo. Continua a leggere
Grandi opere: chi vuole disegnare un futuro competitivo per l’Italia non può cancellarle
Abbiamo potuto leggere con molta attenzione il Documento di programmazione economico finanziaria che è stato approvato nella scorsa settimana dal Governo. Premesso che si tratta di un programma che dovrà essere tradotto nella Legge di bilancio, dopo avere effettuato i passaggi e gli approfondimenti necessari, qualche commento è, senza voler effettuare dissertazioni di economia globale, tuttavia necessario, limitando questa prima analisi alla parte relativa agli interventi riguardanti il mondo dei trasporti, per titoli, e con la consapevolezza che un testo con questa ampiezza di temi trattati potrebbe subire integrazioni.Alcune preoccupazioni sussistono. L’affermazione di riesaminare “attraverso un’attenta analisi sul rapporto costi benefici le grandi opere” è una di queste. Continua a leggere
I Cinque stelle a Delrio: “Destinare ai pendolari i fondi della Tav Torino-Lione e del Terzo valico”
Delrio usi i fondi destinati alla “Tav Torino-Lione e a quelli del Terzo valico pieno d’amianto” per garantire “un servizio ferroviario degno per i pendolari e dia abbonamenti gratis ai disoccupati”. Lo scrivono i deputati del Movimento 5 Stelle della Commissione Trasporti, che parlano di “sfida” al ministro Delrio. “Ogni giorno c’è un pendolare che deve prendere una decisione: andare a lavorare e devolvere un terzo dello stipendio a Trenitalia, o rinunciare al lavoro, restare a casa e a conti fatti, forse, risparmiare? Non c’è pace per i pendolari delle Ferrovie. Hanno tolto loro gli intercity, hanno cancellato Eurostar in favore di un servizio descritto come il migliore, il più efficiente, il più europeo, il più veloce. E anche il più costoso. I Frecciarossa”.
Seicentomila container in fuga dal porto di Genova “affondato” nello scontro con Rotterdam
Un porto può rappresentare una risorsa economica incredibile per un Paese. Guardare, per credere, al porto di Rotterdam, esempio di come una città sul mare consenta di trasformare in uno straordinario business il settore del trasporto merci e della logistica. Esattamente il contrario di quanto accade in Italia, Paese al quale madre natura ha “donato” il ruolo di piattaforma ideale nel Mediterraneo. Un esempio? Il porto di Genova che ogni anno vede “fuggire” proprio verso Rotterdam qualcosa come 600mila container destinati o provenienti dalle regioni del Nord Italia, dalla Svizzera, dalla Germania del Sud. Una “fuga” illogica, se banalmente si guarda una cartina geografica, ma comprensibilissima se si analizza la differenza, in termini di qualità e rapidità dei servizi, offerta dallo scalo italiano e da quelli del Nord Europa. Continua a leggere
Terzo Valico, i lavori proseguono ad alta velocità: il corridoio merci sarà pronto nel 2021
“L’opera del Terzo Valico procede perché ognuno fa la propria parte con determinazione, guardando al 2021 con il ‘Corridoio Merci’ completato, in una logica complessiva di miglioramento del trasporto nel Paese”. Lo ha sottolineato Aldo Isi, direttore Investimenti Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) alla firma del protocollo d’intesa per lo sviluppo dei territori interessati dai cantieri.
I treni avvicinano Genova a Milano e Torino: collegamenti in meno di un’ora
Le città si “avvicinano” con i collegamenti ferroviari che abbassano, in alcuni casi, i tempi di percorrenza. Entro il 2020, per esempio, per raggiungere in treno Genova da Milano o da Torino ci vorrà meno di un’ora. “È un obiettivo che ci diamo, concretamente raggiungibile grazie alla tecnologia di ultima generazione e al Terzo Valico”, ha spiegato Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi, durante l’inaugurazione di Expo Ferroviaria al Lingotto Fiere di Torino. Continua a leggere
Terzo valico, la Svizzera chiede tempi rapidi: “È da fare il più in fretta possibile”
La Svizzera investe in Italia. Ma vuole garanzie e tempi di realizzazione rapidi. Durante la conferenza internazionale 2014 sul corridoio Reno-Alpi, tenuta a Palazzo Ducale a Genova, il direttore dell’ufficio federale dei trasporti della Confederazione svizzera Peter Fuglistaler ha invitato l’Italia a rispettare i tempi di realizzazione delle infrastrutture come il Terzo valico e ha mostrato ottimismo per un’opera che potrà completare “il forte lavoro di infrastruttura fatto dalla Confederazione Svizzera”. “Tutti i trattati internazionali richiedono tempi lunghi”, ha detto Fuglistaler. “In questi anni però sono stati fatti dei progressi. Naturalmente noi vogliamo che l’intero corridoio, e quindi anche il Terzo valico, sia realizzato il più in fretta possibile, rispettando i tempi previsti. Sono ottimista”. Continua a leggere
“Il Ponte sullo Stretto, il traforo della Val Susa e il terzo valico vanno cancellati”
“Il ponte sullo Stretto, il traforo della Val Susa e il terzo valico Milano-Genova vanno cancellati in quanto non in grado di reggere a una seria analisi della domanda e di comparazione tra costi e benefici, mentre la realizzazione del nuovo traforo del Brennero trova la sua ragione nel sostenuto traffico di merci in treno attuale e futuro”. È quello che sostiene l’Osservatorio Nazionale sulle Liberalizzazioni nelle Infrastrutture e nei Trasporti (Onlit) che in una nota commenta la manovra correttiva. Per Dario Balotta, presidente dell’Osservatorio, “la manovra del Governo, per convincere i mercati e la Bce, non può far perno solo sulla spesa corrente, ma deve segnare una svolta nelle inefficienti politiche di investimento”. Continua a leggere
Giachino: “Per rilanciare il Nord Ovest non basta la strada tracciata da Fassino”
“Il Nord Ovest, che negli ultimi 10 anni è cresciuto, per la prima volta nella Storia del nostro Paese, meno della media nazionale, ha bisogno di ritrovare la strada per raggiungere una maggiore crescita economica per il vecchio Triangolo industriale. E per raggiungere il traguardo non può certo bastare la via tracciata dal centro sinistra piemontese e in particolare dal sindaco di Torino, Piero Fassino, che si è rivolto agli altri sindaci del Nord Ovest per avviare un rapporto tra i tre sindaci e per dare vita a nuove sinergie”. A scriverlo, in una lettera aperta inviata al primo cittadino di Torino, è il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino che invita il sindaco a riflettere sul ruolo decisivo della logistica, che Giachino conferma essere “una delle carte più importanti” e sul “decollo del Terzo Valico abbinato alla approvazione da parte del Cipe del progetto della Tav”. Continua a leggere
Merlo: Con l’autonomia finanziaria
i porti funzioneranno meglio
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Il presidente dell’Autorità portuale di Genova, Luigi Merlo, illustra a Stradafacendo quali sono i progetti che trasformeranno lo scalo ligure: “L’obiettivo della portualità italiana è quello di ottenere l’autonomia finanziaria per poter investire in infrastrutture”. Ma all’ordine del giorno ci sono anche le reti Ten, infrastrutture ferroviarie e il Terzo Valico. Il tutto per connettere il sistema portuale al resto d’Europa
Il ritardo infrastrutturale ligure: Terzo valico e gronda autostradale
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Le infrastrutture sono indispensabili per recuperare quella percentuale di Pil che il porto di Genova potrebbe generare. Il primo lotto del terzo valico, ampiamente annunciato, è un’opera indispensabile per la Liguria, così come la gronda autostradale. È il presidente provinciale della Fai, Gioacchino D’Andria, a “tirare la giacchetta” a chi dovrebbe aprire i cantieri.
I dubbi della Corte dei conti,
ancora ritardi per il Terzo valico
Nonostante il via libera del governo e del Cipe sul finanziamento delle opere per il Terzo valico, che permetterà il collegamento del Porto di Genova con l’area Padana, attraverso il superamento della barriera naturale degli Appennini, i dubbi della Corte dei conti sul sistema di finanziamento dei lavori stanno determinando un ritardo e un’incertezza sull’avvio effettivo dei lavori, che si riflette inesorabilmente sul calendario di consegna. “È inspiegabile questo ritardo della Corte dei conti, che non si può attribuire al Governo”, ha dichiarato il senatore Luigi Grillo, da sempre sostenitore dell’opera. Continua a leggere