Nulla di fatto al Ministero:
non cambia il prezzo della benzina

Nessuna riduzione, ma anche nessun aumento. Nulla di fatto nell’incontro chiesto dal ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, ai rappresentanti delle compagnie petrolifere. Alla riunione non ha preso parte Scajola bensì il sottosegretario con delega per l’Energia, Stefano Saglia; dall’altra parte del tavolo i rappresentati di tutte le compagnie che operano in Italia (Api, Eni, Erg, Esso, Q8, Shell, Tamoil e Total) e i rappresentati dell’Unione petrolifera.
«Stiamo monitorando con attenzione la situazione e intensificando i controlli perché sarebbe intollerabile verificare comportamenti speculativi in piena crisi economica e alla vigilia dell’esodo vacanziero. In ogni caso sarà l’ultima volta che qualcuno possa fare il furbo perché con l’entrata in vigore della legge Sviluppo le compagnie dovranno comunicare al dicastero di via Veneto i prezzi effettivi praticati alla pompa. In questo modo i consumatori potranno scegliere il punto di rifornimento più conveniente», aveva dichiarato prima del vertice il sottosegretario Saglia. Continua a leggere

La benzina aumenta ancora,
un litro di verde costa 1,34 euro

Il prezzo del petrolio al barile è in discesa, ieri era a 70,64 dollari, ma il pieno di benzina e di gasolio prosegue nella sua impennata. “L’Agip”, rivela il Corriere della Sera di ieri, secondo quanto riferisce la Staffetta Quotidiana, “ha deciso un sensibile aumento dei listini consigliati ai gestori, portando la benzina a 1,34 euro (+3 centesimi) e il gasolio a 1,162 euro (+2,5 centesimi). Con quest’ultimo aumento la verde si riporta così ai livelli di ottobre dello scorso anno. Rincari, anche se più contenuti, si registrano anche presso i marchi Api/Ip, Erg, Q8 (solo per la verde), Shell, Tamoil e Total”. Una nuova stangata, insomma, per chi si muove sulle due o quattro ruote. Continua a leggere