Quattro bambini uccisi sulle strade non bastano a far accelerare la prevenzione?

“Ancora vittime innocenti sulla strada! In questi ultimi giorni, particolarmente innocenti, trattandosi di bambinid i 2, 3, 6 ed 8 anni, investiti, in località diverse, addirittura sulle strisce pedonali insieme con i loro accompagnatori, rimasti anch’essi gravemente feriti”. Inizia così la lettera firmata dal presidente dell’Aifvs, l’associazione italiana familiari vittime della strada, Alberto Pallotti, per testimoniare la propria vicinanza, in queste terribili ore, “alle famiglie di questi poveri bambini, rivivendo, nella tragedia di queste famiglie, la tragedia di tanti suoi soci”. Ma anche per porre delle domande. “Tragica fatalità? C’è chi lo pensa e vuole farlo pensare, tentando di dimostrare, con statistiche come minimo discutibili, che quello degli incidenti stradali è un falso problema, non una vera emergenza. Continua a leggere



L’omicidio stradale diventerà realtà. Renzi: “Colmeremo il vuoto della legge”

L’omicidio stradale? Si farà. Lo ha detto Matteo Renzi in un’intervista al Centauro, l’organo dell’Asaps, l’associazione sostenitori amici polizia stradale. Il presidente del Consiglio ha ribadito l’intenzione di andare avanti con la legge in virtù di “un vuoto nel nostro codice che deve essere colmato. Per questo ho messo la prima firma sulla proposta di legge promossa da Comune di Firenze, Asaps, Associazione Lorenzo Guarnieri e Associazione Gabriele Borgogni nel 2011. L’intento allora”, ha spiegato Renzi, “era quello di invitare il Governo e Parlamento a riflettere e colmare questa lacuna”. Continua a leggere



Si schianta in auto mentre fa sesso con la moglie: lei muore, lui finisce in carcere

Prima il concerto, poi quella follia in auto, un rapporto sessuale con il veicolo in corsa. È finita in tragedia l’avventura di una coppia residente nel Sud della Florida. Matthew Notebaert, il marito 30enne, è finito dietro le sbarre. La moglie Amanda è morta. Un dramma che ha coinvolto direttamente anche i due figli della coppia di 9 anni e 7 mesi. Quello che all’inizio sembrava solo un incidente stradale si è rivelato un’incredibile atto di follia della coppia: l’uomo è stato infatti trovato semivestito nell’auto, così come la moglie, nuda dalla vita in giù.  Continua a leggere



Un assassino della strada non può essere condannato a soli tre anni di carcere

È giusto che, passata l’onda dell’emozione del momento, tutto torni come prima? Che i giornali smettano di scriverne, che i politici smettano di parlarne aspettando solo il prossimo morto per tornare davanti a telecamere e microfoni e ripetere le solite sciocchezze? La risposta è no. Non è giusto che bastino poche ore per far calare il silenzio su una sentenza, obbrobriosa, come quella che ha condannato a soli 3 anni e 4 mesi di reclusione Gabardi El Habib, il pirata della strada che il 10 luglio scorso aveva travolto e ucciso a Gorgonzola Beatrice Papetti, una ragazza di 16 anni che era in sella alla sua bicicletta. “Una pena non giusta”, come ha spiegato il padre della ragazza, “ma questa è la legge italiana”. Continua a leggere



Omicidio stradale, i familiari delle vittime chiedono pene più severe

Trentamila firme per sostenere la proposta di legge dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada raccolte per chiedere l’inasprimento delle pene nei casi di omicidio stradale senza istituire una figura autonoma di reato. Sono quelle che la presidente dell’associazione, Giuseppa Cassaniti, ha consegnato nei giorni scorsi al ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. L’associazione chiede di aumentare le pene non solo a chi guida ubriaco o drogato, ma anche a chi passa con il rosso da almeno due secondi o chi effettua sorpassi azzardati. Continua a leggere



Mamma di tre gemelli uccisa da un furgone. “Subito il reato di omicidio stradale”

“L’introduzione del reato di omicidio stradale non può più tardare neppure di un giorno. Renzi e Berlusconi dimostrino la stessa solerzia evidenziata nel caso, a loro molto caro, della legge elettorale e facciano in modo che Governo e Parlamento trasformino subito in atto concreto quella che, da troppi anni, è solo un’ipotesi”. Lo ha detto Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Regione Lombardia, rivolgendo le più sentite condoglianze alla famiglia e commentando l’incidente (clicca qui per leggere il servizio di TgCom24) avvenuto a Sesto San Giovanni (Milano) dove una donna, mamma di tre bambini, è stata investita e uccisa dalla manovra errata di un furgone guidato da un cittadino egiziano senza patente. Continua a leggere



Omicidio stradale? “Non resti un proclama, dalle parole si passi ai fatti”

“Moderata soddisfazione” e la speranza che alle parole seguano i fatti. La proposta del ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, che ha promesso di portare in Consiglio dei Ministri un pacchetto di norme per l’introduzione dell’omicidio stradale (clicca qui) piace alle associazioni dei familiari delle vittime della strada. In una nota, le associazioni Aifvs (Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus), Aguvs (Associazione gruppi uniti tutela e giustizia per le vittime della strada onlus) in rappresentanza delle Associazioni del forum provinciale di Lecce delle vittime della strada, “prendono atto con moderata soddisfazione, dell’impegno assunto dal ministro della Giustizia”.  Continua a leggere



“Omicidio stradale? Quando a chiederlo era la Lega erano solo proposte cattive”

“Molto probabilmente il ministro Annamaria Cancellieri ha letto la nostra proposta di legge sul reato di omicidio stradale traendone ispirazione. Ci fa piacere che questo sia successo, ma ci spiace constatare che le stesse proposte quando sono presentate dalla Lega sono sporche e cattive, se invece a proporle è qualcun altro si trasformano in un buon affare”. A denunciarlo è la senatrice della Lega Nord, Erika Stefani, ricordando come “un provvedimento, presentato a luglio alla Camera, prevedesse pene severissime per la guida in stato di ebbrezza o sotto sostanze stupefacenti”. Continua a leggere



“Omicidio stradale uguale a premeditato. E nessun giudice dovrà interpretare il reato”

“La proposta d’introdurre il reato di omicidio stradale avanzata dal ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, rischia solo di rendere più confuse le norme, di dare l’illusione d’aver affrontato un tema così delicato e che tocca tante persone, senza però risolvere concretamente il problema. Non saranno certo i dieci anni di carcerazione previsti in alcune proposte che, come solitamente avviene in concomitanza di tragici eventi, politici o uomini di governo alla ricerca di visibilità e consensi propongono, a modificare le cose. Occorre invece agire per garantire la certezza della pena e senza lasciare spazi a interpretazioni giuridiche che dipendono dai singoli magistrati, spazi che la nuova proposta sembrerebbe invece lasciare ampiamente.” Continua a leggere



Omicidio stradale? No, grazie. L’Aduc chiede più agenti e controlli sulle strade

La proposta del ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri d’introdurre il reato d’omicidio stradale trova molti sostenitori, ma anche alcuni critici. Fra questi i responsabili dell’Aduc, l’associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori  secondo i quali sarebbero altre le soluzioni da seguire, prima fra tutte quella dell’intensificazione dei controlli sulle strade. “Anche il ministro Cancellieri ha ceduto alla tentazione di utilizzare la scorciatoia del diritto penale per affrontare un problema, quello della sicurezza stradale, che avrebbe bisogno di maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine e della messa in sicurezza delle infrastrutture”, affermano i responsabili nazionali dell’Aduc. Continua a leggere



Omicidio stradale: entro gennaio il ministro Cancellieri chiederà che diventi reato

L’omicidio stradale potrebbe diventare prestissimo reato. Entro gennaio  il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri ha promesso infatti che porterà in Consiglio dei Ministri un pacchetto di norme sulla giustizia che conterrà anche l’introduzione del nuovo reato. In un’intervista rilasciata al Tg5 ha sottolineato come “quelli commessi dai pirati della strada siano gravi reati e sia dunque giusto che le vittime abbiano la giustizia che meritano”. Continua a leggere



Omicidio stradale nel Codice entro il 2014. Arriverà anche l’ergastolo della patente

Sono in tanti a evocare un inasprimento delle pene per chi colpevolmente provoca un incidente stradale che causa la morte di una o più persone. L’ingresso dell’omicidio stradale nel Codice della strada potrebbe arrivare tra meno di un anno, o quantomeno entro il 2014. Una vittoria delle tante associazioni che si battono per la sicurezza stradale. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “anche alla luce di quanto recentemente affermato dal ministro Lupi e dal ministro Alfano”, e grazie all’impegno del sottosegretario D’Angelis, sta “ulteriormente verificando la praticabilità e l’efficacia, nei casi più gravi, dell’introduzione dell’omicidio stradale e del cosiddetto ergastolo della patente”. È quanto si afferma nella risposta che il Ministero ha fornito all’interrogazione presentata dagli onorevoli del Pd Luca Lotti e Alessia Rotta.  Continua a leggere



Pene più severe per chi guida ubriaco o drogato: le chiedono otto italiani su dieci

Punire severamente chi guida dopo aver bevuto o dopo essersi drogato e provoca incidenti con feriti gravi o morti. È quello che vogliono l’81,9 per cento degli automobilisti italiani. Lo rileva un’anticipazione del 20° Rapporto Automobile Aci-Censis, che sarà pubblicato il 18 dicembre. Ma cosa chiedono, in concreto, gli italiani? Per più del 45 per cento dovrebbe esserci l’arresto in flagranza e un serio inasprimento della pena mentre un più cauto 20 per cento, pur condividendo la necessità di un inasprimento delle sanzioni attualmente previste, ritiene importante non fare di tutta l’erba un fascio, preservando la necessità di valutare attentamente caso per caso.  Continua a leggere



Omicidio stradale, il ministro Cancellieri frena: “Ci sono delle perplessità”

“Perplessità” sull’ipotesi di introdurre il reato di omicidio stradale è stata espressa dal ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, nel corso di un’audizione alla commissione Trasporti della Camera. “Sono particolarmente sensibile all’ansia di giustizia delle famiglie delle vittime, ma le sanzioni contro le morti causate da violazione della disciplina stradale da parte di chi è sotto effetto di droga o alcol sono state già inasprite dal decreto sicurezza del 2008 che ha applicato un’aggravante”, ha detto la Cancellieri. Continua a leggere



Morti sulle strade, in Italia 4.000 vittime l’anno. È il Paese peggiore d’Europa

Per aumentare la sicurezza sulle strade il cammino è ancora lungo. I dati, infatti, sono decisamente preoccupanti. Nel 2010 in Italia gli incidenti stradali hanno causato la morte di 4.090 persone, il numero più alto dei 27 Paesi dell’Unione europea. “È necessario intervenire in maniera decisa con misure che contrastano efficacemente questa strage”, ha detto il segretario generale della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, Umberto Guidoni. “Inoltre, nei casi in cui gli incidenti stradali sono causati da gravi violazioni delle regole della strada, si deve prevedere una fattispecie normativa che regoli il reato di omicidio stradale”.  Continua a leggere