Ferrobonus scomparso dalla manovra. “Senza incentivi la cura del ferro non guarirà i trasporti”

L’hanno chiamata la “cura del ferro” e il suo principale “principio attivo”, determinante perché possa aver effetto migliorando le condizioni dell’integrazione del trasporto fra strada e ferrovia, è il ferrobonus. Ovvero l’incentivo a favore delle imprese committenti di servizi ferroviari e degli operatori multimodali ferroviari previsto dalla Legge di Stabilità per il triennio 2016-2018 a sostegno del trasporto combinato e trasbordato su ferro, voluto per spostare una parte del traffico merci dalla rete stradale a quella ferroviaria. Un componente senza il quale la cura del ferro rischia di avere lo stesso effetto che su un raffreddore potrebbe avere l’Aspirina privata dell’acido acetilsalicilico. Continua a leggere



Logistica, Confetra chiede una svolta: qualcosa si muove, ma resta molto da fare

“Credo che oggi possiamo dire ‘eppur si muove’. Ma resta ancora molto da fare, serve uno scatto di reni, una terapia d’urto al cuore del problema”. Lo ha detto il presidente di Confetra, Nereo Marcucci, parlando del sistema della logistica alla 70ª assemblea della Confederazione dei trasporti e della logistica. Marcucci ha spiegato che “lo Stato non può continuare a intermediare con la tassazione il 50 per cento del Pil. Bisogna liberare risorse per investimenti, consumi, crescita e occupazione”. Continua a leggere



Problemi dell’autotrasporto, chi li conosce ne parli altrimenti stia zitto

“Se le imprese, che probabilmente Confetra rappresenta, riconoscessero i costi della sicurezza e pagassero come avevano tempo addietro annunciato entro 30 giorni, le imprese di autotrasporto avrebbero l’esigenza di interventi sull’Irpef più contenuti. Per quanto riguarda le riduzioni compensate dei pedaggi il presidente Confetra, non sa o finge di non sapere, che sono previste da una direttiva europea. Comunque, qualora volesse delucidazioni, sono sempre pronto a fornire elementi per una valutazione corretta”. Continua a leggere



Trattate gli aeroporti come i porti. Confetra: “Puntare su pochi hub strategici”

Adottare anche per gli aeroporti la stessa impostazione scelta per la riforma dei porti, con pochi hub logistici strategici per poter concentrare su di essi le risorse e gli investimenti infrastrutturali. È questa la richiesta che Confetra ha fatto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, con l’invito a non utilizzare “due pesi e due misure”.  Continua a leggere