Rappresentanza, la strada che collega le navi e i porti ai tir e alle piattaforme logistiche

Incrementa sempre più la presenza associativa di Confcommercio-Conftrasporto. A evidenziarlo sono stati diversi articoli pubblicati, ultimo, in ordine di tempo, quello nell’edizione di Affari & Finanza di lunedì 24 febbraio nel quale si legge che “con l’arrivo di Federagenti Conftrasporto si conferma il fulcro dell’espansione della confederazione guidata da Carlo Sangalli nel comparto della logistica e del mare”. Un’affermazione incontestabile che attesta un fatto di grande rilevanza nel mondo della rappresentanza del trasporto e della logistica: oggi, nonostante quello che si prova a far trasparire, l’unica significativa realtà associativa di sistema è Confcommercio che con Conftrasporto e altre rappresentanze dei servizi tecnico nautici estende la propria rappresentanza dai porti fino alle piattaforme logistiche. Continua a leggere



Confmare e il viceministro Rixi scrutano insieme le rotte per far salpare il “sistema porti”

Per decidere una nuova rotta da seguire occorre salire sul ponte di comando e scrutare l’orizzonte. È quello che Il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi ha voluto fare, presenziando alla riunione dell'”equipaggio” del coordinamento  di Confmare (che riunisce in Confcommercio  gli anelli della filiera logistico portuale nazionale, ovvero l’armamento di Assarmatori-Conftrasporto, gli agenti e raccomandatari marittimi di Federagenti, i piloti dei Porti di Fedepiloti, gli ormeggiatori e barcaioli di Angopi, gli operatori della logistica energetica di Assocostieri, i terminalisti e le imprese di logistica di Federlogistica-Conftrasporto) seduto al tavolo di lavoro organizzato per avviare un proficuo confronto sulle criticità del settore e sui necessari correttivi da apportare alla riforma della legge portuale varata dalla scorsa legislatura. Continua a leggere



La corazzata Confcommercio vara Confmare: “rappresenterà l’intera filiera marittima”

Confmare: la corazzata Confcommercio rappresenta così tutto il sistema marittimo. Ha scelto questo titolo il portale Mareonline per annunciare, sottolineando in un solo colpo sia la “stazza” dell’associazione sia l’importanza di fare squadra senza inutili e dannose divisioni, la nascita del  nuovo coordinamento della filiera marittima di Confcommercio Imprese per l’Italia. “Una regia che punta a rappresentare in maniera innovativa, unitaria e integrata gli interessi e le aspettative delle imprese del sistema marittimo portuale nel confronto con le istituzioni nazionali, europee e internazionali, realizzando a livello associativo il virtuoso processo di integrazione cha ha ispirato la recente politica di settore”, come hanno spiegato i vertici di Confcommercio, con in prima linea proprio il “comandante” Carlo Sangalli, a sottolineare che con questa nuova rotta strategica “Confcommercio conferma la propria rappresentanza in un’economia sempre più innovativa”.  Continua a leggere



I porti italiani sono “pesci piccoli”, solo uniti non verranno mangiati dagli “squali” asiatici

Un pesce grande che si mangia il più piccolo. Si è aperta con un’immagine eloquente l’assemblea pubblica di Federagenti, giovedì mattina a Roma. I giganti del trasporto mondiale, dalla Cina alla Corea, pronti a mangiarsi i “pesci piccoli” di un “non sistema”, spesso diviso. Ma una rimonta è ancora possibile, hanno concordato i relatori, e si chiama aggregazione: tanti piccoli pesci a formarne uno grande capace di invertire la rotta e competere con i “giganti”.

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Meganavi, ecco perché l’Italia rischia di perdere anche questo… treno

Mega navi e porti italiani inadeguati ad accoglierle: un tema di grande interesse quello affrontato nel convegno di Federagenti che si è recentemente tenuto a Roma e che ha fatto emergere una verità ineluttabile: lo sviluppo del trasporto marittimo, sempre più indirizzato verso il gigantismo navale, è strettamente dipendente dai fattori infrastrutturali. Con un’altra certezza: quando si parla di infrastrutture non è sufficiente pensare ai fondali, ciò che è essenziale è la funzionalità delle reti ferroviarie o stradali sulle quali trasferire i container appena sbarcati. Continua a leggere



Navi sempre più giganti in arrivo nei mari, ma non nei porti italiani

venezia-mediaNavi giganti? No grazie. È questo il titolo scelto dai responsabili della comunicazione di Confcommercio per sintetizzare quanto emerso dal convegno “Il confine dei giganti” organizzato da Federagenti per “navigare” alla scoperta del presente e soprattutto del futuro dei porti italiani. Un convegno che ha confermato come solo pochi porti italiani siano in grado davvero di ospitare cargo capaci di trasportare, lungo le autostrade del mare, fino a 15mila container e come nessuno scalo, invece, possa consentire l’ingresso di navi lunghe quattro campi di calcio di San Siro, larghe 60 metri e con uno scafo immerso per oltre 17 metri. In altre parole i nuovi colossi capaci di ospitare 21mila container. Continua a leggere



Riforma dei porti, il Governo ha gettato in mare troppe occasioni. Adesso rimedi

Se ne parla da troppo tempo, senza concludere molto. Il disegno di legge sulla riforma del sistema portuale è stato rimbalzato per almeno due legislature senza che il testo definito sia divenuto legge. La gran parte delle Autorità portuali sono commissariate e questo incide negativamente sia sulla funzionalità dei porti sia sulle economie delle città. Nei mesi scorsi sembrava finalmente che un accordo tra il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti di allora, Maurizio Lupi, e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, avesse prodotto passi significativi: un gruppo di esperti era stato insediato e un documento elaborato. Poi il nulla. Tutto è ritornato nel vago e ora il neoministro Graziano Delrio annuncia l’arrivo di stanziamenti per interventi sul sistema portuale e l’avvio di quella che a gran voce viene chiamata la logistica portuale. Ma con quale logica? Continua a leggere



Trasporto container, da febbraio Anita aumenta le tariffe del 10%

Anita ha inviato una comunicazione alle associazioni Assologistica, Confetra, Confitarma, Federagenti e Fedespedi annunciando che, a partire dal prossimo 1° febbraio, le imprese aderenti che operano nel settore del trasporto container applicheranno un aumento del 10 per cento sulle tariffe dei servizi attualmente praticate. È da tempo – riferisce Anita – che queste imprese assorbono aumenti generalizzati su importanti voci di costo come il gasolio e i pedaggi autostradali, determinati da fornitori che operano in regime assimilabile al monopolio. Continua a leggere