Disagi per i camion in autostrada,
class action promossa da Cna-Fita

La Cna-Fita (associazione che riunisce le imprese artigiane dell’autotrasporto) ha intrapreso, attraverso i propri legali, un’azione risarcitoria collettiva (“class action”) per i “pesantissimi e inaccettabili disagi subiti dalla categoria in occasione della nevicata del 17 e 18 dicembre scorsi”. La prima udienza è fissata per il prossimo marzo 2011. Cna-Fita chiede “per le imprese coinvolte una somma di almeno 10 milioni da Autostrade S.p.A. per il ristorno di tutti i danni materiali e morali subiti, singolarmente quantificati, in via equitativa come prevede la legge, in un minimo di 100 euro per ogni ora di sofferenza della persona, e un minimo di 300 euro orari per il blocco del mezzo nella rete viaria, oltre a tutti gli ulteriori danni singolarmente dimostrabili”. Continua a leggere



Ciucci: A3 pronta entro il 2013
se il governo protegge i cantieri

“Sono convinto che termineremo la Salerno-Reggio Calabria entro il 2013. Ma non dipende solo da noi”. L’ha dichiarato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il presidente dell’Anas Pietro Ciucci, che ricorda i 200 attentati subiti e torna a chiedere al governo l’intervento delle forze dell’ordine per “proteggere i cantieri del tratto reggino, da Gioia Tauro a Scilla e poi fino a Campo Calabro”. Continua a leggere



Trasporto merci, il committente deve pagare entro 60 giorni

Tra le norme immediatamente operative della legge 127/2010, in vigore dal 12 agosto 2010, quella forse più importante riguarda la fissazione dei  tempi massimi di pagamento dei corrispettivi. Per le prestazioni di trasporto effettuate da questa data, è stato difatti stabilito che queste vanno pagate entro 60 giorni dalla data di emissione della fattura, che il trasportatore avrà cura di emettere entro la fine del mese di svolgimento degli stessi trasporti. Continua a leggere



Anita: la legalità è fondamentale
per il rilancio dell’autotrasporto

Dall’assemblea di Anita arriva un richiamo alla legalità, definita “conditio sine qua non” per il rilancio. Secondo l’associazione aderente a Confindustria, evasione fiscale e contributiva, utilizzo di vettori irregolari, mancato rispetto delle regole sono i punti deboli del sistema che alterano le condizioni di concorrenza tra le imprese e minano la crescita. “Contrastare l’illegalità è un obiettivo primario non solo delle istituzioni, ma anche delle forze sociali e delle associazioni di imprese”, ha detto Eleuterio Arcese, presidente di Anita. Continua a leggere