I numeri lasciano senza parole: i 482 episodi di pirateria stradale registrati nel 2009, le 91 vittime, i 592 feriti. Numeri impressionanti che raccontano di un’Italia costretta a convivere con un fenomeno in costante e preoccupante crescita. I dati sono stati raccolti dall’Osservatorio il Centauro-Asaps che traccia anche un identikit del pirata: uomo, di età compresa tra i 18 e i 44 anni (solo il 6 per cento le donne), spesso sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti. E le cose sembrano andare ancora peggio nel 2010, visto che fermandoci al 26 gennaio, l’Osservatorio ha già registrato 38 episodi con 11 morti e 42 feriti. Dalla ricerca Asaps, che comunque raccoglie solamente gli episodi più gravi, emergono anche elementi “positivi”: le tecniche investigative sono in continuo miglioramento e i pirati molto raramente riescono a farla franca. Continua a leggere
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Pirati della strada, l’Asaps:
I baristi: droghe e alcol provocano solamente il 3,8% degli incidenti
Di chi è la responsabilità degli incidenti stradali? Qual è la realtà e cosa pensa la gente? Sono queste alcune delle domande a cui ha cercato di dare delle risposte la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) che ha commissionato all’istituto Piepoli una ricerca sulle “Cause degli incidenti stradali: percezione versus realtà”. Dall’indagine emerge come droghe e alcol incidono solamente per il 3,8 per cento sugli incidenti stradali. Continua a leggere
Vittime della strada: la metà
sono centauri, ciclisti e pedoni
Motociclisti, ciclisti e pedoni. Per loro muoversi sulle strade italiane è molto rischioso. Circa il 50 per cento delle vittime della strada appartengono infatti a quelle che vengono definite utenze deboli. I dati, relativi al 2007, sono stati analizzati nel corso del convegno “Sicurezza Stradale: utenze deboli, soluzioni forti”, organizzato dalla Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale e Confindustria Ancma, in occasione di Eicma 2009 – 67° Salone del Ciclo e del Motociclo. Continua a leggere
Germania, limiti di velocità
in autostrada per ridurre lo smog
Potrebbero cambiare i limiti di velocità sulle autostrade tedesche. La proposta non è legata alla sicurezza stradale ma all’ambiente, e verrebbe adottata semplicemente per ridurre le emissioni inquinanti. Il provvedimento in questione, con un tetto a 120 km orari, è inserito in un pacchetto di proposte per la lotta ai cambiamenti climatici stilata dal Ministero dell’Ambiente, ma è osteggiato dal Cancelliere tedesco Angela Merkel. Continua a leggere
Diminuiscono i furti dei camion,
ma ne sparisce uno ogni due ore
I furti dei camion in Italia sono in diminuzione. Secondo i dati elaborati dall’Asaps nel 2008 il numero dei veicoli industriali è infatti calato del 16 per cento rispetto all’anno precedente. Un dato confortante anche se l’Italia è uno dei Paesi europei con il più alto numero di furti di camion. I veicoli rubati nel 2008 sono stati 3.905; di questi, 2104 sono stati ritrovati, quasi sempre senza carico. In pratica ogni due ore viene rubato un camion. Continua a leggere
Codice della strada, tutte le novità
spiegate punto per punto
Si è tenuta mercoledì la conferenza stampa indetta da ASC Guida Sicura Quattroruote (Automotive Safety Centre), finalizzata alla presentazione del nuovo Codice della strada e delle novità in tema di sicurezza, già approvate dalla Commissione Trasporti della Camera e sottoposte adesso all’approvazione del Senato.
Gli intervenuti, coordinati da Lorenza Moz, Direttore Responsabile di Tutto Trasporti, media partner dell’iniziativa, hanno presentato alla stampa alcune tra le principali novità contenute nel Codice della sicurezza stradale, suddivise tra norme nuove per tutti gli automobilisti e novità per il settore dell’autotrasporto. Ecco il testo integrale del comunicato, una succinta e precisa guida per non incorrere in contravvenzioni ed essere più sicuri sulla strada. Continua a leggere
Controlli sulle strade, crescono
le aggressioni alle forze dell’ordine
Fermare un’automobile può essere pericoloso. Anche per Polizia e Carabinieri. Sono infatti quasi mille gli agenti che nei primi sei mesi dell’anno sono stati aggrediti mentre effettuavano i loro normali controlli. I dati sono stati rilevati dall’osservatorio il Centauro-Asaps “Sbirri Pikkiati”, che tiene sotto stretta osservazione il fenomeno, semisconosciuto ai più, della violenza nei confronti di operatori di polizia durante il loro servizio di controllo sulle strade e sul territorio. Continua a leggere
L’Asaps: «Chi beve due bicchieri potrebbe essere ebbro alla guida»
Anche l’Asaps, l’Associazione degli amici della Polizia stradale, risponde al ministro Zaia, che aveva dichiarato a Quattroruote: «Lecito guidare dopo 2 bicchieri. Non è l’alcol la causa degli incidenti. Bisogna finirla di considerare ubriaco chi beve due bicchieri: è in atto una criminalizzazione del vino». «In effetti», scrive in una nota il presidente dell’Asaps Giordano Biserni, «il ministro ha ragione, chi beve due bicchieri di vino non deve considerarsi ubriaco, ma potrebbe essere invece ebbro alla guida. Infatti il codice della strada, all’articolo 186, parla di ebbrezza alla guida e non di ubriachezza, condizione molto diversa». Continua a leggere
Nei primi sei mesi del 2009
29 bambini sono morti sulle strade
Sono 29 i bambini che hanno perso la vita in incidenti stradali nei primi sei mesi del 2009. Lo ha comunicato l’Asaps, l’Associazione sostenitori della Polstrada, rendendo noti i dati di un osservatorio. Gli incidenti che hanno coinvolto i bambini da 0 a 13 anni sono stati 85 e oltre alle 29 vittime hanno causato 82 feriti. La maggior parte degli incidenti (il 66 per cento) è avvenuta nelle aree urbane, seguita dalle statali e provinciali (15 per cento) e dalle autostrade (13 per cento). Il primato negativo spetta all’Emilia Romagna, con 19 incidenti e otto morti. Ma attenzione, ben sette degli otto bambini deceduti nella regione sono rimasti coinvolti in incidenti autostradali. Continua a leggere
Caccia ai pirati, aumentati
i casi di chi investe e fugge
Di seguito riportiamo l’inchiesta realizzata da Roberto Zichittella pubblicata su Famiglia Cristiana del 9 agosto 2009. Nell’articolo si evidenzia che nei primi sei mesi del 2009 sono stati registrati 214 episodi, il 57 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2008. Alla fine, però, la Polstrada riesce ad arrestare molti colpevoli.
Anche in questi giorni di caldo rovente, all’incrocio tra via Nomentana e viale Regina Margherita, a Roma, ci sono sempre mazzi di fiori freschi. E le foto di due ragazzi sorridenti e felici sono appena un po’ sbiadite. Ritraggono i volti di Flaminia Giordani e di Alessio Giuliani. Avevano 22 anni. La sera del 22 maggio 2008 viaggiavano su uno scooter. A quell’incrocio maledetto, Stefano Lucidi, alla guida di una Mercedes, li investì, li uccise e poi scappò via. Continua a leggere
Chi uccide guidando ubriaco
è solo un omicida. Volontario
D’incidenti stradali si muore. Sempre più spesso ammazzati. E sempre più spesso da delinquenti che si mettono al volante ubriachi o sotto l’effetto di droga. Persone che, prima di bere o drogarsi, a mente lucida, sono perfettamente consapevoli di ciò che potrà accadere quando, fatti di cocaina, eroina, ectasy e alcol, si metteranno al volante. Ma nonostante questo lo fanno lo stesso. E nonostante questo continuano a essere trattati dalla (mala) giustizia italiana non come assassini volontari, quali in realtà sono, ma come colpevoli di omicidio colposo. Come una qualsiasi brava e onesta persona che si metta al volante sobria, senza aver mai provato in vita sua neppure uno spinello, con le cinture di sicurezza allacciate, rispettando i limiti di velocità, e per una sciagurata casualità resti coinvolta in un incidente. Persone oneste e delinquenti messi dunque sullo stesso piano, trattati allo stesso modo. E intanto i numeri degli incidenti causati dai killer del volante, continuano a salire.