Dicono che non si dovrebbe mai lasciare la strada vecchia per quella nuova e dicono anche che spesso potrebbe essere una decisione saggia tornare sui propri passi. Due detti che Giorgio Quadri, giovane imprenditore al volante dell’area commerciale per il nord Italia dell’impresa di famiglia, la Gommauto Ambrosiana Spa di Pioltello, uno dei più importanti punti di riferimento per il mondo dell’autotrasporto oltre che per molti automobilisti, ha seguito, anche se modificando un po’ il “percorso”: tornando sì, a distanza di 20 anni, sui propri passi per ritrovare la vecchia strada, ma solo perché così facendo ha potuto percorrerne una allo stesso tempo vecchia e nuova. Tenendo sempre fissi, oggi come due decenni fa, il punto di partenza e quello d’arrivo: il problema di garantire maggiore sicurezza sulle strade e una possibile, ottima, soluzione per ottenerla. Una soluzione che si chiama Securpneus, brand che “tradotto” significa una miscela di gas tecnici a base di azoto, utilizzata al posto dell’aria per gonfiare gli pneumatici.
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El camino de la muerte, la strada che ha il pericolo nel nome. Ma ce ne sono altre ad altissimo rischio
Se una strada si chiama “El camino de la muerte” non occorre essere Einstein per dedurre che quel percorso un bel po’ di automobilisti, motociclisti e conducenti di mezzi pesanti deve averli ammazzati. Più difficile immaginare che possa essere una trappola mortale un percorso dal nome anonimo e perfino rassicurante come Aout Dakota Highway 87 oppure Atlantic Ocean Road. Eppure anche loro sono entrate a far parte della classifica 2022 delle strade più pericolose del mondo, che comprende anche una strada italiana famosa, quella che conduce al Passo dello Stelvio. Un elenco di percorsi decisamente più rischiosi rispetto alla media di strade e autostrade che “parte” dalla Bolivia Continua a leggere
Tre settimane di controlli sui mezzi pesanti. Poi di nuovo tutti liberi di fare i delinquenti?
Quali caratteristiche deve possedere un’operazione di controllo perché possa risultare efficace? Un paio di risposte appaiono probabilmente immediate a chiunque, anche se non è Hercule Poirot o Miss Marple: che quel controllo avvenga a sorpresa, e dunque che il “controllato” non possa far sparire le tracce della propria eventuale colpevolezza (o che sparisca temporaneamente dalla circolazione…,) e che quei controlli vengano effettuati su vasta scala e numerosissimi. Esattamente il contrario di cosa accade con la campagna Truck and Bus, “operazione di controllo mirati su mezzi pesanti messo in campo da Roadpol, il network allargato delle polizie europee. Una campagna che non solo si svolge solamente in tre settimane durante tutto l’anno, ma che anticipa, con tanto di comunicato, le date dei controlli. Date che, per chi volesse far sparire calamite per taroccare gli orari di guida e riposo o qualsiasi altro “reato” dai propri camion, sono state ampiamente diffuse: Continua a leggere
Limite di velocità a 30 all’ora? “Basta con interventi scoordinati capaci di creare solo caos”
“Il limite di velocità a 30 chilometri all’ora introdotto a Bologna impone una riflessione a livello nazionale perché il rischio è di arrivare a emulare singole pratiche o a crearne di nuove e diverse creando il caos nelle città italiane”. Ad affermarlo è Paolo Uggè, presidente della Federazione degli Autotrasportatori Italiani (Fai) che sottolinea l’importanza “scelte sulla mobilità che devono tutelare la sicurezza nel quadro di un insieme di regole dettate dal dicastero competente” puntando nello stesso tempo l’indice accusatore contro “ Interventi scoordinati, fra cui anche l’ultima misura del Comune di Milano riferita agli angoli ciechi per i camion e bloccata dal Tar, che rispondono solo alla demagogia e al tentativo di apparire più rispettosi della sicurezza o dell’ambiente. Continua a leggere
Finte piste ciclabili? “Una striscia di vernice bianca è solo propaganda e aumenta il pericolo”
Cosa possono avere in comune oggi un rappresentante di un’associazione di autotrasportatori e un ex campione di ciclismo, esponenti di due mondi che sulle strade ultimamente si sono scontrati, e purtroppo in senso reale, sempre più spesso, con chi si muoveva pedalando che ha avuto sempre, ovviamente, la peggio, rimettendoci in più d’un caso la vita? Per esempio la convinzione che le piste ciclabili siano una cosa ottima quando però sono vere e non “di facciata”. Convinzione che Mattia Baldis, funzionario della Fai (federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo, uno che con i camionisti ci “vive” ogni giorno, condivide con un signore che in sella ci ha passato una vita: Silvio Martinello, vincitore di un titolo olimpico su pista, di cinque titoli mondiali, di 14 titoli nazionali e 21 corse su strada. Considerazioni che il campione della bicicletta, diventato opinionista Rai dopo aver lasciato l’attività agonistica, ha affidato tempo fa a un articolo messo on line su un sito messo in rete da un gruppo di persone a cui piace scrivere non solo per far leggere ma per far riflettere, per far crescere e imparare, Altropensiero.net. Un articolo, dal titolo che ha subito messo in chiaro le cose, “Basta con l’imbroglio delle finte piste ciclabili”, Continua a leggere
Scontro mortale treno camion: c’è l’ansia di consegnare in ritardo il carico di merci all’origine?
Un camion fermo sui binari, rimasto “intrappolato” fra le sbarre del passaggio a livello che si sono abbassate prima che l’autista, un ragazzo di appena 24 anni di origine marocchine, riuscisse a passare. Poi l’impatto, devastante, con il camion travolto dal treno in arrivo, il camion che ha preso fuoco senza lasciare scampo alla capotreno, Maria Pansini, 61 anni di Catanzaro lido, e all’autista del camion, Said Hannanaoi. Un bilancio terribile, quello dell’incidente avvenuto in località Thurio a Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza, forse provocato dal tentativo di riuscire a superare l”ostacolo” senza accumulare ritardi nelle consegne. Continua a leggere
Tragedia di Reggio Emilia: “Non chiamatelo camionista, ma criminale. E come tale trattatelo”.
Il responsabile di un incidente può essere un automobilista, un camionista, un conducente di pullman, un motociclista. Oppure, più semplicemente, può essere, prima di qualsiasi altra cosa, un “criminale”. Affermazione che probabilmente in moltissimi sarebbero pronti a sottoscrivere per il conducente di un camion che venerdì poco dopo le 18, mentre percorreva la strada provinciale 111 della Val D’Enza, in direzione di Campegine, all’altezza della frazione di Case Lago, in provincia di Reggio Emilia, ha improvvisamente perso il carico di componenti d’acciaio per ponteggi edili che trasportava e che è piombato addosso a una Citroën Picasso, che sopraggiungeva dal senso opposto, uccidendo due ragazzi. Con il responsabile dell’incidente che, invece di fermarsi a prestare i primi soccorsi, ha pensato solo a fuggire. Continua a leggere
Scoppio di uno pneumatico, l’incubo di molti camionisti può svanire in un solo gonfiaggio
Quando gli è stato proposto di far salire la sua impresa di autotrasporto “a bordo” di un nuovo grande progetto mirato alla sicurezza stradale, non ci ha pensato un solo istante e ha chiesto immediatamente un incontro per capirne di più. E una volta analizzato, insieme con un giovane ingegnere di Siad, colosso mondiale per la produzione di gas industriali, il “progetto Securpneus”, ha detto subito sì. Perché gli è apparso chiarissimo che quella nuova miscela di gas tecnici a base di azoto per gonfiare gli pneumatici rappresentava davvero una nuova importantissima strada per contrastare il rischio d’incidenti. Riducendo ai minimi termini o addirittura cancellando completamente potenziali pericoli sempre presenti invece su mezzi con le gomme gonfiate “normalmente” con aria, legati a possibili perdite di pressione, con la conseguenza di ridurre la tenuta di strada, ma anche a scoppi, particolarmente frequenti negli pneumatici dei camion come testimoniano tristemente le carcasse che capita di incrociare ai bordi di strade e autostrade. Continua a leggere
Milano è pronta a vietare l’area B ai camion che non “vedono” con i sensori l’angolo cieco
In futuro l’area B di Milano sarà vietata ai camion che non montano sensori per rilevare la presenza di veicoli o persone nell’angolo cieco? Una prospettiva più che realistica considerato che il Consiglio comunale del capoluogo di regione ha appena approvato all’unanimità un ordine del giorno che va esattamente in questa direzione prevedendo un possibile divieto dalle 6 alle 22 mentre nelle ore notturne potrebbero circolare tutti i veicoli. Continua a leggere
I camionisti continuano a morire sul lavoro, ma per lo Stato sono vittime “solo” di incidenti
“Fai Conftrasporto-Confcommercio non può, all’indomani della giornata in cui si celebra la festa del lavoro, non ricordare i tanti, troppi, conducenti dei mezzi pesanti, considerati vittime di incidenti anziché morti sul lavoro (quali sono). Così come non può non parlare degli episodi di sfruttamento che, con i controlli adeguati, se attuati come le leggi prevedono, si potrebbero evitare. La strada, come indicato più volte, è il rispetto delle regole accompagnato a controlli adeguati”. A pronunciare l’ennesimo appello a difendere con i fatti e non solo con belle parole i lavoratori, all’indomani della nuova tragedia che ha visto un camionista di soli 48 anni morire schiacciato fra due camion nel piazzale dell’Esselunga di Pioltello è il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè Continua a leggere
L’azienda che insegna agli autisti perfino a vedere un incidente prima che possa accadere
Di una storia può capitare, anche dopo averla ascolta con grande attenzione, di dimenticare ogni cosa, di non ricordare neppure un particolare. Oppure può restare impressa nella memoria in modo indelebile, in ogni singolo dettaglio. Avviene per le storie in cui ogni dettaglio è destinato a scrivere un capitolo affascinante, di quelli che si divorano pagina dopo pagina. Accade con la storia, e con i tanti dettagli indimenticabili, scritti dai titolari della Franchini Servizi Ecologici Spa, azienda bergamasca che ha mosso i primi passi negli Anni 30, con il fondatore, Luigi Franchini che eseguiva lavorazioni meccanico-agricole conto terzi, e proseguita nel tempo seguendo due strade principali: la capacità di adattarsi ai cambiamenti e alla domanda del mercato Continua a leggere
Esodo di Pasqua, 300 cantieri stradali “chiusi” per favorirlo. Ecco dove resteranno invece “aperti”
Trecento cantieri stradali “smantellati” per evitare di rallentare i viaggi degli oltre 15 milioni di italiani che, secondo le previsioni, si metteranno in viaggio nell ponte di Pasqua. La conferma è arrivata per voce dell’amministratore delegato di Autostrade, Roberto Tomasi, che ha voluto sottolineare come fra i cantieri rimossi ce ne siano “40 ad alto impatto sul traffico”. Una manovra decisa anche per ragioni di sicurezza, con l’obiettivo di prevenire possibili incidenti che, in oltre il 60 per cento dei casi, ha ricordato Roberto Tomasi, Continua a leggere
Malattie professionali, ecco tutti i principali nemici della salute di chi guida i mezzi pesanti
Ore e ore passate fermi, al volante, nella stessa posizione; vibrazioni del camion trasmesse a tutto il corpo; gli sforzi e i movimenti per caricare e scaricare le merci. E, ancora, il freddo o il caldo che deve sopportare chi, spesso, deve lavorare all’aria aperta, magari abbandonato a se stesso sui piazzali delle aziende committenti; il lavoro notturno che scombussola il sonno, il rumore, senza dimenticare l’aspetto psicologico, con ore e ore trascorse in solitudine nella cabina di guida. Sono moltissimi i “nemici” della salute del camionista che possono moltiplicarsi poi esponenzialmente in caso di cattiva alimentazione e di obesità, che, contribuendo alla comparsa di apnee notturne e, impedendo di riposare bene, determina sonnolenza e riduzione della capacità di attenzione. Il che, tradotto, significa possibili ‘colpi di sonno e incidenti stradali che restano il principale “nemico” della salute di chi conduce mezzi pesanti. Continua a leggere
Camionisti, trovare un posteggio sicuro a Verona adesso è diventato più facile
Poter contare su un parcheggio sicuro, dove non diventare facili vittime delle bande di “predoni dei tir”: un desiderio rimasto fin troppe volte irrealizzato per migliaia di camionisti in viaggio su strade e autostrade italiane. Un sogno destinato invece d’ora in poi a trasformarsi in realtà per i conducenti chiamati a percorrere un tragitto con tappa Verona dove, all’Interporto Quadrante Europa, è stata inaugurata una nuova area di sosta capace di offrire, su una superficie di circa 5.500 metri quadri, 42 stalli per mezzi pesanti. Un punto di riferimento in più per una categoria troppo spesso costretta, proprio dalla mancanza di aree dedicate, ad affrontare la notte in condizioni d’emergenza, ma soprattutto un “rifugio” sicuro Continua a leggere
Adesso vogliono far pagare ai camionisti la manutenzione e la sicurezza delle strade
Superstrada Firenze-Pisa-Livorno a pagamento per i camion che dal 2024 saranno chiamati a pagare il pedaggio a “Toscana Strade”, nuova società che con i 14 milioni di euro d’incasso previsti si impegnerà a occuparsi della manutenzione ordinaria, straordinaria e delle opere di adeguamento in maniera più puntuale grazie alle nuove entrate. Non sono previsti caselli per i mezzi pesanti, ma un sistema a flusso libero con controllo satellitare delle entrate e cinque portali localizzati lungo la superstrada. Una “novità” immediatamente e duramente contestata da Michele Santoni, presidente di Cna Fita Toscana che ha annunciato una manifestazione di protesta con i mezzi pesanti che marceranno a passo di lumaca sulla Fi-Pi-Li. Continua a leggere