Forum di Cernobbio, il punto di partenza per capire come viaggiare nell’Europa che verrà

La dimensione europea sarà il filo conduttore del Forum di Cernobbio organizzato da Confcommercio Conftrasporto  in programma l’8 e 9 ottobre a Villa d’Este. Una scelta, frutto della necessità di rapportarsi sempre di più, in prossimità delle prossime elezioni europee, con il vecchio Continente, il suo mercato e le sue regole, che ha ottenuto il patrocinio della Commissione trasporti europea oltre a quella del Parlamento, e che vedrà la partecipazione del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, della stessa Commissaria europea per i trasporti Violeta Bulc oltre che di diversi parlamentari europei. A testimonianza, effettiva e concreta, di come venga considerata, a livello internazionale, l’attività di Confcommercio/Conftrasporto. Continua a leggere

La produttività è in calo ma la logistica cresce. Qualcuno in Italia viaggia… controsenso 

Capita di leggere sempre più spesso analisi di esperti che si cimentano sul tema della logistica. Oramai tutti parlano di questo tema gettonatissimo, quasi come le condizioni dei ponti che sono in questi tempi oggetto di attenzione dei media (impegnatissimi invece a mettere in pagina o in onda tutt’altri argomenti quando Conftrasporto lanciava, prima di alcuni dei crolli avvenuti, ripetuti allarmi sulla tenuta e sulle ragioni dei possibili cedimenti, come per esempio il passaggio di moltissimi trasporti eccezionali da 108 tonnellate che in realtà – e per la legge – eccezionali non sono). In questi studi si sostiene che il settore della logistica, secondo le stime Istat del maggio 2018, sarebbe in crescita. Continua a leggere

Tragedia di Bologna, non raccontateci cosa è successo ma perché è potuto (e potrà) succedere

Le catastrofi non sono mai la conseguenza d’una causa al singolare….ma sono come un punto di depressione nella coscienza del mondo. Quello che Carlo Emilio Gadda scriveva nel suo romanzo “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”, vale perfettamente anche per la catastrofe di Bologna, dove l’esplosione di un’autocisterna di Gpl, avvenuta sulla tangenziale a Borgo Panigale dopo un violentissimo tamponamento con una bisarca, ha causato un morto e 67 feriti. Una tragedia che ha diverse cause (a partire da un’attenzione alla sicurezza stradale che esiste troppo spesso solo nelle dichiarazioni e quai mai nei fatti) e con una depressione nella coscienza collettiva che si può riassumere nell’incapacità di tutti, a cominciare dagli organi d’informazione, di saper distinguere l’episodio dalle ragioni, l’effetto dalle cause. Quello che lascia allibiti, all’indomani della tragedia, è leggere “soltanto” le cronache dell’accaduto, le ricostruzioni e le ipotesi su cosa possa essere avvenuto, in quella manciata de secondi che ha preceduto l’impatto, nella cabina dell’autocisterna guidata da un autista di 42 anni. Continua a leggere

Stragi per strada, la fatalità non c’entra. La colpa è di chi non garantisce controlli adeguati

A Bologna un’autocisterna che trasportava gpl salta per aria uccidendo due persone e ferendone una settantina di cui 15 in condizioni gravi; nel foggiano dodici persone perdono la vita in uno scontro tra un tir e un furgone carico di braccianti di ritorno a casa dopo una giornata trascorsa raccogliendo pomodori nei campi(e dopo un incidente analogo appena accaduto. Sull’autostrada A4 tra Grisignano e Padova ovest due persone restano carbonizzate dopo che un furgone e un camion si sono incendiati in seguito a uno scontro. Solo una giornata maledetta quella del 6 agosto 2018? Solo una serie di “tragiche fatalità” come si usa dire da sempre, spessissimo per nascondere la verità? Continua a leggere

Trasporto merci, l’immobilismo del Governo fa partire la protesta da Genova e La Spezia

Saranno i porti di Genova e La Spezia ad aprire “le danze” di una vertenza che doveva e poteva essere risolta da tempo e che invece è stata scaricata – ma questa non è una novità – sulle spalle degli operatori del trasporto. Le motivazioni? Certamente la lunga assenza di un governo alla guida del Paese non ha giovato, ma a leggere il documento diffuso dalle organizzazioni territoriali che hanno dato l’annuncio della fase conflittuale ci sarebbero responsabilità anche “precedenti” di chi è controparte degli operatori dell’autotrasporto e che avrebbe avuto l’onere di mantenere impegni assunti nel passato. Un colpevole immobilismo che ora sta trasferendo sugli autotrasportatori oneri che non dovrebbero essere caricati su di loro. Continua a leggere

Non solo immigrazione: Il Governo ora si occupi anche di far ripartire la politica economica

Finalmente la macchina della politica è pronta a partire, o almeno dovrebbe essere così visto che  le Commissioni parlamentari sono state insediate e i sottosegretari e vice ministri pure (anche se si attende ancora l’attribuzione delle deleghe). Una partenza attesa con trepidazione dalle imprese  che ora sperano si inizi finalmente ad affrontare i temi della politica economica. Certamente gli argomenti della sicurezza e dell’immigrazione sono punti centrali dell’attività del nuovo governo, in quanto si riversano sui cittadini e sul nostro vivere quotidiano, e le iniziative dunque, senza voler entrare nel merito, erano necessarie; ma ci sono anche altri temi importantissimi che esigono di riannodare rapidamente i fili del confronto con i corpi sociali per trovare insieme le soluzioni utili al Paese. Continua a leggere

Fermo ai tir e clienti “rubati” alle stazioni di servizio: è ora che l’Italia “fermi” l’Austria   

Porre forme di contingentamento ai Tir al Brennero, come il governo austriaco pensa di fare con una decisione unilaterale, non è possibile. Il ministro per le Infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli, assente “volontario” al summit austriaco-tirolese di Bolzano (probabilmente perché ha compreso che l’incontro sarebbe stato una trappola e forse anche per un atto di solidarietà con il collega tedesco che a sua volta ha disertato l’incontro organizzato per affrontare la sempre più delicata questione) sul punto è stato chiarissimo, ribadendo e rafforzando le posizioni già espresse con dichiarazioni che non lasciano spazio a dubbi o interpretazioni. Un buon inizio, che Fai-Conftrasporto ha subito riconosciuto, nella consapevolezza però che il problema rimane. Continua a leggere

Porti, l’Italia deve dire no ai monopoli e ai presidenti che seguono proprie “rotte”

Prima di lasciare la guida del dicastero per le Infrastrutture e i trasporti il ministro Graziano Delrio ha voluto costituire, con un decreto, il tavolo di partenariato, con lo scopo di creare uno strumento di coordinamento per consentire un confronto sulle politiche del trasporto e della logistica. Una buona iniziativa che ci si augura possa riportare a un “unicum” le diverse specificità del settore rappresentando così una nuova Consulta del trasporto e della logistica, organismo che in modo superficiale e improvvido venne sciolto dall’allora presidente del Consiglio professor Mario Monti. Conftrasporto non ha mai smesso di chiedere la ricostituzione della Consulta, con l’obiettivo di far comprendere a tutti (in particolar modo a chi non sembra proprio saper, o peggio voler, capire) quanto i trasporti e la logistica debbano essere vissuti come un sistema nel quale gomma, mare e ferro devono agire secondo una logica di sistema. Continua a leggere

Tagli alle accise sul gasolio? “Così si tagliano solo le possibilità di far ripartire l’economia”  

Forse nelle prossime settimane il nostro Paese potrebbe avere un Esecutivo che eviti un nuovo ricorso alle urne. Un traguardo che moltissimi si augurano venga raggiunto, a iniziare dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che ha nuovamente sollecitato nei giorni scorsi l’insediamento di un Governo per sterilizzare le clausole di salvaguardia su Iva e accisa (ovvero la norma che prevede l’aumento automatico nel caso lo Stato riesca a reperire le risorse pianificate) ed evitare possibili conseguenze negative che si scaricherebbero su cittadini e imprese, determinando una riduzione dei consumi e un ulteriore indebolimento di una ripresa economica che già arranca. “ Continua a leggere

Logistica e trasporti, perché far viaggiare la miglior soluzione è così complicato?

Far viaggiare un concetto, seppur chiaro, seppur facilmente comprensibile per chiunque in tutto il suo interesse per l’intero Paese, può risultare più difficile perfino del più complicato trasporto merci. Accade con un concetto di una semplicità estrema: ovvero che la logistica e i trasporti sono un sistema unico da coordinare secondo una logica di sistema. Concetto elementare quanto fondamentale  che sembra però ancora sfuggire a qualcuno. Per esempio a chi lancia proposte per costituire un ministero del mare, come ha fatto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Continua a leggere

Un “serbatoio di idee” farà viaggiare meglio l’Europa dei trasporti e della logistica

Viaggio nel mondo del trasporto e della logistica nell’Europa che verrà atto secondo. A distanza dalla “prima” di un anno fa, con la presenza eccezionale della Commissaria europea Violeta Bulc nella delegazione di Confcommercio Imprese per l’Italia, Bruxelles ospita infatti la “partenza” della nuova edizione del programma dedicato ai giovani che vogliono studiare le politiche europee del lavoro, dei trasporti e del mare grazie ai protocolli d’intesa siglati da Conftrasporto con il ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca e con la Regione Lombardia. Continua a leggere

Logistica, 15 anni fa l’Italia fu fermata da errori gravissimi. Ora deve ripartire senza ripeterli

La decisione del ministro per le Infrastrutture e i trasporti Graziano Delrio di costituire un tavolo di partenariato per consentire un ampio confronto su temi vitali per l’economia del Paese come i trasporti e la logistica, invitando a “sedersi” sia coloro che rappresentano la parte pubblica sia i rappresentanti degli interessi delle categorie, è una notizia di grande rilevanza perché riconosce la centralità di queste attività per la crescita del Prodotto interno lordo. Un riconoscimento che arriva finalmente, in risposta a una richiesta che Conftrasporto non ha mai smesso di sostenere, a invertire la strada sciaguratamente presa dal governo guidato dal professor Mario Monti che, “armato” di furia iconoclasta e di scarsa conoscenza della materia, aveva considerato superflua la Consulta dei trasporti e della logistica istituita dal Governo Berlusconi nel 2003. Continua a leggere

L’Italia del dopo voto potrà far ripartire il lavoro solamente a una condizione: la governabilità 

Le elezioni sono ormai alle spalle ma per comprendere chi si siederà alla guida del Paese c’è ancora da attendere. Alla luce dei risultati delle urne una maggioranza di Governo non sembra facile da costruire e comunque quella che emergerà dai confronti tra le varie forze politiche dovrà sempre rapportarsi con una situazione complessa e non è certo difficile pronosticare che rischierà di trovarsi spesso in bilico. Proprio quello di cui l’Italia non aveva necessità. Nessuno è in grado di sapere in quanto tempo si insedierà un governo e soprattutto quale sarà il programma con il quale si presenterà agli italiani. Continua a leggere

L’autotrasporto non deve lasciar guidare il proprio futuro a chi è capace solo di frenarlo

Tra cinque giorni gli italiani si recheranno alle urne e sceglieranno chi sarà chiamato a governare il Paese. La speranza è che dopo alcuni esecutivi non scelti dal popolo si creino le condizioni per avere un governo stabile che sappia dare le risposte ai problemi concreti dei cittadini e delle imprese. In queste ultime settimane Conftrasporto ha cercato e ottenuto incontri con le forze politiche in campo, facendo pervenire ai vari schieramenti un documento contenente le proposte elaborate dalla federazione per ripartire tutti insieme, ottenendo risposte, anche se non da tutti. Continua a leggere

Cavalcavia pericolanti, l’unica cosa che fa il Governo è sperare che non ne crollino altri

Mancano meno di due settimane alle elezioni e in parallelo al conto alla rovescia per l’appuntamento ai seggi continua la sua corsa anche l’elencazione, da parte di Conftrasporto a tutti i partiti politici, degli argomenti ritenuti di grande importanza per il settore. Temi come la paralisi dei trasporti eccezionali, scattata di fatto dopo i crolli di alcuni cavalcavia. Nessun passo in avanti è stato di fatto compiuto dopo la tragedia di Annone Brianza (ed è quasi trascorso un anno e mezzo): il Governo che verrà potrà davvero esimersi dal dare in tempi immediati una risposta funzionale su questa attività che impatta fortemente con il sistema produttivo? Continua a leggere